Cusano, no alla soppressione del Saut - 04-09-03 - da Il Sannio Quotidiano |
«‘No’ alla soppressione del Saut»
L’assise era stata sollecitata dalla minoranza, preoccupata per il ridimensionamento del 118
Dopo un acceso dibattito, il Consiglio comunale chiede all’unanimità la permanenza del servizio in paese
Il Servizio Assistenza Urgenza Territoriale (Saut), detto anche servizio del 118, dal numero di telefono che si compone per chiamare la centrale operativa che dispone l’intervento urgente del personale addetto, da qualche tempo è stato ed è al centro di un acceso dibattito che ha visto e vede coinvolti amministratori locali e addetti ai lavori (personale medico e paramedico) a causa della sua collocazione a Cusano Mutri, ritenuta errata perché troppo decentrata rispetto al territorio interessato.
Il Saut è in pratica il servizio di pronto soccorso con ambulanza, medico e idonee attrezzature per malati e feriti gravi. Dopo la delibera del 29 maggio scorso, con la quale l’Asl ha disposto la sdoppiamento del Saut di Cusano Mutri, trasferendolo di fatto a San Salvatore Telesino, cioè più a valle, in una posizione più baricentrica rispetto al territorio interessato, e lasciando a Cusano solo una piccola unità operativa che, secondo gli addetti ai lavori (personale medico e paramedico), non potrà consentire né di svolgere il servizio di pronto soccorso e né quello di «continuità assistenziale» assicurato da una più comune guardia medica, i consiglieri di minoranza, preoccupati per tale situazione che si verrà a creare in caso di ratifica della delibera dell’Asl da parte della Regione Campania, hanno chiesto sull’argomento la convocazione del consiglio comunale, nell’intento, evidentemente, di chiedere alla Regione che non si giunga alla soppressione (di fatto) del Saut cusanese, perché ciò danneggerebbe gli abitanti di tutta quella vasta zona posta a monte e a notevole distanza dal punto in cui si vorrebbe localizzare il nuovo Saut».
Alcuni consiglieri comunali, dal medico Attilio Sabione alle infermiere Antonietta Civitillo, Concetta Di Biase e Angela Frongillo, con interventi più o meno marcati (e in modo più o meno appariscente) hanno infatti spiegato con molta chiarezza che, lasciando a Cusano Mutri con lo sdoppiamento del Saut un solo medico per turno (rispetto ai 3 attuali), non si riesce a garantire la «continuità assistenziale» ai malati e a coloro che avessero bisogno del pronto soccorso.
Peraltro, com’è stato evidenziato anche dalla dottoressa Caterina Felice Civitillo in chiusura del consiglio comunale convocato solo per questo argomento (con discussione durata circa 2 ore e mezza), se venisse sdoppiato il Saut, Cusano non avrà più l’ambulanza, ma solo l’automedica (una normale macchina) e per interventi di pronto soccorso bisognerà aspettare l’arrivo dell’ambulanza da San Salvatore Telesino.
L’assessore Fiorentino Di Biase, a conclusione del suo intervento contro la soppressione del servizio, ha precisato che la «guardia medica» non ha la stessa valenza del Saut ed ha accusato di egoismo, sia pure in maniera velata, i Comuni a valle, perché anziché battersi per la creazione di un nuovo Saut (in aggiunta a quello di Cusano), hanno condotto un’aspra lotta per lo spostamento dell’unico esistente.
Il consigliere Emidio Civitillo, dopo aver fatto notare che il vero problema è rappresentato dalla mancanza di un servizio aggiuntivo di «pronto soccorso» a disposizione delle strutture sanitarie (diversi ospedali, cliniche e unità operative di assistenza sanitaria) di Cerreto e di Telese: se questo fosse esistito, il problema dello spostamento del Saut cusanese non si sarebbe proprio posto.
Emidio Civitillo, al fine del mantenimento del Saut, ha proposto di far leva anche sul fatto che Cusano è sicuramente il Comune più importante del versante beneventano del «Parco del Matese». E se l’istituzione del Parco ha messo addosso agli abitanti di questa zona una camicia di forza che costituisce, almeno per ora, un grosso freno per l’economia locale, non è affatto inopportuno chiedere alla Regione di farsi carico di quanto necessario per mantenere anche a Cusano Mutri, in pieno Parco del Matese, nell’intento di favorire l’interesse per questa zona il Saut che, oltretutto, se eliminato creerebbe non pochi problemi anche alla gente del posto, vista la notevole distanza di questa vasta zona dal punto in cui si vorrebbe localizzare il nuovo.
Alla fine, dietro suggerimento del consigliere Pasquale Frongillo, d’accordo anche il sindaco Giuseppe Maturo, è stato deciso di unificare le varie proposte da mettere ai voti ed è stata approvata all’unanimità, dal Consiglio pressoché al completo, la proposta di chiedere il mantenimento a Cusano Mutri dell’attuale Saut.
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