Scuola, cominciamo proprio male - 10-09-03 - Rosa Buono

 

 

Mio figlio di 3 anni ha vissuto oggi, il primo giorno di scuola in maniera non positiva. E che c'è di strano? E' stato così per tutti; anche noi ... ai nostri tempi ... tutti ricordano le lacrime di qualche bambino che non si voleva staccare dai genitori davanti alla porta dell'asilo.

 

Oggi invece, la storia è un tantino diversa. Mio figlio piangeva perché non l'hanno fatto entrare. Possibile? Dopo la grande pubblicità della riapertura delle scuole in Campania il 10 settembre...

Eppure... mio figlio è tornato a casa come hanno fatto tutti gli altri bambini di Telese del primo anno della scuola materna.

 

I bambini delle prime della scuola materna non dovevano cominciare oggi ma ... il 15; tutti gli altri hanno frequentato il primo giorno di scuola. E' stato tale il mio nervosismo che non ho saputo rispondere a mio figlio quando mi ha chiesto "mamma voglio andare a scuola; perché torniamo a casa e mi togli il grembiulino?".

 

La risposta di una maestra all'ingresso della scuola è stata questa: "Le insegnanti delle prime classi non ci sono perché impegnate alla scuola elementare a fare l'accoglienza". Cosa? cos'è l'accoglienza e perché non ci avete avvisato? Certo che per noi è stata proprio bella l'accoglienza!

 

La stessa storia raccontata a me, la maestra all'ingresso della scuola l'ha dovuta ripetere chissà quante volte, ad ogni coppia di genitori che sotto la pioggia portavano i propri figli a scuola.

Dopo aver lasciato il mio bambino al nonno, sono andata a chiedere spiegazioni alla direttrice.

 

Anche altri genitori avevano avuto la stessa mia idea. Nell'atrio delle scuole elementari, sede della segreteria, chiediamo spiegazioni sul disguido e sul perché non siamo stati avvisati per tempo

 

La dirigente, dopo avere ascoltato le nostre rimostranze fa scaricabarile e afferma guardandosi intorno: "Ho dato disposizioni di mettere l'avviso già il 2 settembre".

 

Un genitore accanto a me la interrompe e le chiede: "Ma avete verificato come capo d'Istituto se avevano avvisato i genitori? E perché quando ho telefonato in segreteria il 3 settembre mi è stato confermato l'inizio per il 10 settembre?" Lo stesso genitore chiede "Possiamo avere una copia del calendario scolastico?" La direttrice: "No non è ancora pronto".

 

Possibile che il 10 settembre non sia stato ancora stabilito il calendario? A questa mia richiesta la direttrice risponde: "E' un po' di anni che facciamo così. Il primo giorno non entrano le prime della scuola materna".

 

E allora perché non ce l'avete detto al momento dell'iscrizione ad inizio del 2003, oppure quando ci siamo informati telefonicamente sul giorno d'inizio? E il giorno di congedo per assistenza al figlio che ho preso al lavoro come lo giustifico? E lunedì? dovrò prendere un altro giorno al lavoro? Penso che in questa mia situazione si siano trovati parecchi genitori.

 

Ma, la perdita di un giorno di ferie è poca cosa di fronte alla delusione di mio figlio che era stato preparato oggi a vivere il primo giorno importante della sua vita, perché non era mai andato a scuola, nemmeno all'asilo nido.

 

per la giornata di oggi era stato preparato da mesi; si è alzato senza fare storie, si è vestito da solo, si è lavato la faccia da solo perché avvertiva l'importanza del momento, ha indossato il grembiulino ed ha notato l'allegria dell'ambiente familiare stranamente insolito.

E invece, ha dovuto rimandare la conoscenza della nuova maestra, dei compagni e della scuola; una grande delusione; per fortuna i bambini hanno grandi capacità di ripresa.

 

Peccato, è già da un anno che la scuola gli viene presentata come una terra promessa, come un luogo bello, gioioso dove potrà apprendere tante cose e divertirsi. Fortuna che conosco gran parte delle maestre, brave e quindi nutro fiducia nel loro operato ma... l'organizzazione e la comunicazione "a monte" dell'Istituto dovrebbero migliorare.

 

Certo, oggi la dirigente scolastica non ha fatto una bella figura; non è da professionista, non è da educatrice colpevolizzare gli altri giustificandosi con scuse; l'avrei apprezzata se invece avesse  chiesto "comprensione" ai genitori ed avesse ammesso la lacuna comunicativa.

In fondo, può capitare un disguido organizzativo e noi genitori possiamo anche accettarlo ma... non ci va di essere presi in giro anche dopo l'errore con l'atteggiamento del dirigente che non sbaglia mai.

 

 

Aggiunta di Giovanni Forgione

Non sono riuscito a trattenere la signora Rosa Buono, mia moglie, nel pubblicare questo intervento e poi, perché farlo? ViviTelese raccoglie le opinioni dei cittadini ed è il posto giusto per chiedere alle Istituzioni una maggiore attenzione verso l'utenza.

 

Da sottolineare che anche il comunicato stampa odierno del municipio telesino parla di positivo inizio dell'anno scolastico e non fa alcun riferimento all'inizio posticipato per la scuola Materna.

 

Io stesso, insegnante, ho cercato di giustificare la scuola per "deformazione professionale". All'inizio dell'anno scolastico ancora non abbiamo acquisito il ritmo giusto; c'è chi ha bisogno di pochi giorni e chi di settimane per carburare.

 

Un fatto è certo: un Istituto di Istruzione, deputato ad insegnare conoscenze, modi di vivere, modi di comunicare non può fare questi errori così banali. Spesso la comunicazione non viene messa tra le qualità importanti da trasmettere ai discenti; questo è sbagliato.

 

La cultura è inutile se non si sa come comunicarla. E' come essere proprietario di una automobile e non possedere la patente. Del resto, la filosofia di ViviTelese non è altro che questo: comunicare, informare, esprimersi liberamente, rispettare il prossimo. Sotto questo profilo, da due anni ViviTelese è diventata una istituzione.