Rubano: «I Ds non dicono il vero»  - 07-09-03 - da Il Sannio Quotidiano

 

 

Il forzista replica alle affermazioni della Quercia

Discarica in località Trocchia, Rubano: «I Ds non dicono il vero»

(vipa) Polemica tra Fi e Ds sulla discarica in località Trocchia, Lucio Rubano, ex amministratore di Cerreto ed attuale consigliere provinciale per Forza Italia, ha accettato di rispondere ad alcune domande.

E' vero che l'isola ecologica fu individuata dall'amministrazione Barbieri?

«Gli ex comunisti di Cerreto ancora una volta tentano di nascondere la verità dei fatti con mezze verità ed artifici dialettici, pensando cosi di ingannare l'opinione pubblica. L'isola ecologica in località Trocchia fu individuata dal Consiglio il 13/07/'98 (delibera n° 53) a voti unanimi tra cui quello di Manganelli, all'epoca all'opposizione.

Sicuramente la scelta fu giusta altrimenti la minoranza non l'avrebbe condivisa e, in 4 anni, l'amministrazione Gagliardi l'avrebbe cambiata. Con la stessa delibera fu approvato anche il regolamento dell'isola ecologica dove si richiedeva: la pavimentazione dell'area, la recinzione, la schermatura (per evitare l'impatto ambientale) e la vigilanza onde consentire il conferimento dei rifiuti ad orari prestabiliti. In ben 4 anni Gagliardi non ha mai attivato l’isola così come previsto dalla legge, consentendo che l'area si trasformasse in una discarica abusiva .»

Ma l'unità di base dei Ds di Cerreto sostiene che vi è stata la manutenzione dell'isola...

«Niente di più falso! Infatti la recinzione fatta dall'amministrazione Barbieri fu divelta e l'area è stata sempre utilizzata in modo abusivo. Fu ripulita una sola volta, nel settembre 2002, alla vigilia della sagra dei funghi che si tiene a Cusano Mutri, su richiesta dell’amministrazione di questo paese sollecitata, quest'ultima, dai giovani di Fi di Cusano Mutri. Dal settembre 2002 all'intervento del commissario (agosto 2003) non vi è stato alcun interessamento da parte di Gagliardi».

I diessini sostengono, però, che Gagliardi si era attivato dopo le segnalazioni della polizia provinciale.

«Se così fosse avremmo dovuto vedere qualche risultato e non ci sarebbe stato bisogno di richiedere l'intervento del commissario. A parte il fatto che l'indecente spettacolo era sotto agli occhi di tutti, nessun documento che attesti l'attivismo di Gagliardi mi è stato consegnato dalla polizia provinciale ne i Ds hanno documentato e provato, cosi come ha fatto Fi, nessuna delle loro affermazioni che sono frutto solo della necessità di giustificare la loro inerzia.

La verità invece è che l'amministrazione Gagliardi in quattro anni, e soprattutto negli ultimi sei mesi, nonostante le sollecitazioni, non è stata in grado ne di sanificare l'area ne di recintarla, mentre in pochi giorni, su intervento del commissario, l'area è stata ripulita e l'ufficio tecnico, diretto nuovamente dell'ingegnere Napoletano, ha già disposto, con propria determina, l'affidamento alla Coop Azzurra della recinzione e la totale bonifica dell'area.

Questa è la realtà dei fatti, il resto sono solo chiacchiere e tentativi di mistificazione della realtà e denigrazione gratuita dell'avversario! E a proposito di atti utili a '...tutelare l'affare dell'amico’ spieghino i comunisti di Cerreto perché nella giunta Gagliardi è stato presente come assessore un dipendente dello studio di 'famiglia', e come mai in una commissione delicata come quella del terremoto fu nominato un dipendente dello studio tecnico di un altro assessore diessino?

Per quanto riguarda poi le frequentazioni con l'ex. assessore all'Ambiente Del Vecchio mi preme ricordare ai comunisti di Cerreto, di memoria corta, che io e Del Vecchio siamo stati sempre all'opposizione l'uno dell'altro e che questi è stato scelto non da me, ma dall'ex sindaco Gagliardi a ricoprire il ruolo di assessore e che per ben 4 anni ha governato, se non ricordo male, insieme a chi oggi lo critica.

Se Del Vecchio ha lasciato la maggioranza, determinando lo scioglimento anticipato del consiglio, è stato perché, come da lui chiaramente affermato, era stanco delle «porcherie» del sindaco. I comunisti di Cerreto, così attenti alle questioni, morali, perché non si preoccupano di fare chiarezza su queste affermazioni di fronte ai cittadini che hanno diritto di conoscere la verità

Insomma, polemica tutt'altro che conclusa.