Cerreto, stranezze rilevate dal Blocco - 15-10-03 - da Il Sannio Quotidiano

 

 

Il commissario prefettizio nel mirino del ‘Blocco’

Pubblicato il 14-10-2003

 

Varie stranezze rilevate intorno ad un’unica vicenda iniziata il 1° agosto 2003.

 

Questi i contenuti sostanziali di un articolo apparso su un volantino del Blocco per Cerreto, distribuito domenica scorsa nella cittadina titernina.

 

In quella data (1/08/2003) l’ingegner Letizio Napoletano, responsabile del settore tecnico del Comune di Cerreto, come primo atto della sua nomina, rese noto, in un avviso pubblico, che intendeva affidare ad un tecnico la progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva di alcuni lavori di messa in sicurezza dell’impianto di pubblica illuminazione, di messa in sicurezza e di adeguamento alla normativa igienico-sanitaria degli edifici pubblici.

 

I termini per la presentazione delle domande per la richiesta di affidamento scadevano l’8 agosto per un totale di 7 giorni di tempo. All’Ufficio Tecnico Comunale pervennero tre richieste di affidamento dei lavori. «Una richiesta era di un tecnico con 10 anni di esperienza, 35 opere realizzate e 2 interventi su edifici pubblici, un’altra mancante di alcune carte, l’altra ancora di un tecnico con 5 anni di esperienza, 19 opere realizzate e 3 interventi su edifici pubblici. L’affidamento dei lavori - si legge - venne conferito proprio a quest’ultimo richiedente, cioè l’ing. Antonio Napoli, di cui è noto in valle Telesina il sodalizio di lavoro con l’ing. Letizio Napoletano, responsabile comunale del procedimento per i lavori, sodalizio dimostrato, tra l’altro, anche dalla partecipazione in forma associata a gare di progettazione». Il Blocco si pone delle domande: «Cosa normale? Cosa strana? « alle quali risponde: «Davvero singolare e particolare di sicuro».

 

Il Blocco per Cerreto ha segnalato questa stranezza mettendo in evidenza anche che «il curriculum dei partecipanti era acqua fresca e che l’esperienza maturata e dimostrata col curriculum era irrilevante».

 

Il Blocco, a questo punto, si interroga sull’origine dell’affidamento dei lavori. Affidamento «che è stato possibile perché il Commissario Straordinario ha modificato in data 18 luglio 2003, con determina n. 17, il Bilancio Comunale di Previsione 2003 ed il Piano Annuale 2003/2005, approvati il 28 maggio scorso e redatti dall’Amministrazione Gagliardi, motivando e giustificando ciò con argomentazioni molto discutibili».

 

E, allora, si chiede ancora lo schieramento del Blocco: «E’ ordinaria amministrazione questa? Ci sembra proprio di no! Non era più rispettoso dei canoni della democrazia, in regime commissariale, attuare con i fondi della L.R. 51/78 una o più opere approvate dal Consiglio Comunale e previste dal piano delle Opere Pubbliche Annuale? Se proprio si riteneva atto di ordinaria amministrazione modificare il Piano delle Opere Pubbliche, sia Annuale che Triennale, perché non lo si è modificato nel senso pur previsto dalla L.R. 51/78 per l’annualità corrente, per poter realizzare opere di consolidamento strutturale degli edifici pubblici, in particolar modo delle scuole, al fine di elevare la resistenza delle strutture nei confronti degli eventi sismici?

 

E poi - continua il Blocco - si richiede la progettazione di messa in sicurezza senza chiedere ad un tecnico affidatario dell’incarico alcun prerequisito qualificante, alcuna specializzazione nella materia? Che bel modo di preoccuparsi della sicurezza dei cittadini!».

 

Ma la responsabilità vera e propria, alla fine dei conti, per il Blocco è dei nove dimissionari che decretarono la fine dell’amministrazione Gagliardi. «Ma se tutto ciò accade, se Cerreto è assente in tutte le vertenze ed istanze che contano, è perché manca un’amministrazione democraticamente eletta che fino al 23 giugno c’è stata. La responsabilità di ciò è dei famigerati 9 dimissionari! Di chi altro?».

 

Il 1° agosto 2003, il responsabile del settore tecnico del Comune di Cerreto, ing. Letizio Napolitano, di fresca nomina - in quanto incaricato nello stesso giorno - come primo atto determinava di affidare ad un tecnico, la progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva di alcuni lavori di messa in sicurezza dell’impianto di pubblica illuminazione, di messa in sicurezza e di adeguamento alla normativa igienico - sanitaria degli edifici pubblici, emettendo l’avviso pubblico relativo.

 

I termini per la presentazione delle domande per la richiesta di affidamento scadevano l’8 agosto. Solo 7 giorni ed un fine settimana compreso. Singolari erano i criteri per la scelta del tecnico che avrebbe dovuto progettare detti lavori.

 

Nell’avviso si prescriveva che il curriculum dei partecipanti era «acqua fresca» e che l’esperienza maturata e dimostrata col curriculum, era irrilevante. In data 8 agosto 2003 all’Ufficio Tecnico Comunale pervenivano tre richieste di affidamento dei lavori suddetti: una richiesta di un tecnico con 10 anni di esperienza, 35 opere realizzate e 2 interventi su edifici pubblici, un’altra mancante di alcune carte, l’altra ancora di un tecnico con 5 anni di esperienza, 19 opere realizzate e 3 interventi su edifici pubblici.

 

L’affidamento dei lavori veniva conferito proprio a quest’ultimo richiedente, cioè l’ing. Antonio Napoli, di cui è noto in Valle Telesina il sodalizio di lavoro con l’ing. Letizio Napolitano responsabile comunale del procedimento per i lavori, sodalizio dimostrato tra l’altro, anche dalla partecipazione in forma associata a gare di progettazione. Cosa normale ? Cosa strana ? Davvero singolare e particolare di sicuro.Ma facciamo un passo indietro. Questo affidamento dei lavori è stato possibile perché il Commissario Prefettizio ha modificato in data 18 luglio 2003, con determina n. 17, il Bilancio Comunale di Previsione 2003, ed il Piano Annuale 2003 e Triennale delle Opere Pubbliche 2003/2005, approvati il 28 maggio scorso e redatti dall’Amministrazione Gagliardi, motivando ciò con argomentazioni molto, molto discutibili.

 

E’ ordinaria amministrazione questa ? Ci sembra proprio di no !Non era più rispettoso dei canoni della democrazia, in regime commissariale, attuare con i fondi della L.R. 51/78 una o più opere approvate dal Consiglio Comunale e previste dal Piano delle Opere Pubbliche Annuale ? Se proprio si riteneva atto di ordinaria amministrazione modificare il Piano delle Opere Pubbliche, sia Annuale che Triennale, perché non lo si è modificato nel senso pur previsto dalla L.R. 51/78 per l’annualità corrente, per poter realizzare opere di consolidamento strutturale degli edifici pubblici, in particolar modo delle scuole, al fine di elevare la resistenza delle strutture nei confronti degli eventi sismici ?

 

E poi, si richiede la progettazione di messa in sicurezza, senza chiedere ad un tecnico affidatario dell’incarico, alcun prerequisito qualificante, alcun specializzazione nella materia ? Che bel modo di preoccuparsi della sicurezza dei cittadini !Ma se tutto ciò accade, se Cerreto è assente in tutte le vertenze ed istanze che contano, è perché manca un’amministrazione democraticamente eletta che fino al 23 giugno c’è stata. La responsabilità di ciò è dei famigerati 9 dimissionari ! Di chi altro ?