Mistero, anziani desaparecidos - 23-09-03 - Giuseppe Sangiovanni

 

 

Liberi- (Caserta)

I MISTERI DEL MONTE MAGGIORE

IL CASO

Cinque persone anziane scomparse nel nulla negli ultimi quattro anni

DESAPARECIDOS MA TARTASSATI DALLO STATO

Una comunità sconvolta dal dolore e dalla paura, beffata dal comportamento dello Stato

La gente: “Siamo cittadini di serie B, casi subito archiviati”

di Giuseppe Sangiovanni

Una storia difficile da raccontare, una storia difficile da decifrare. Un giallo maledetto.

Lo Stato non li cerca, non paga le pensioni, ma pretende dai desaparecidos l’Ici!

 

Oltre al dramma, alla psicosi, ormai a livelli di guardia, la beffa di uno Stato vampiro e assente, sotto accusa per non aver fatto nulla di concreto per scoprire la dinamica delle misteriose scomparse. Per arrestare il triste fenomeno, che ha colpito finora sempre persone appartenenti alla terza età. Per trovare i loro corpi, consentendo così ai familiari di poter piangere e deporre un fiore sulla tomba dei loro cari, dissoltisi nel nulla.

Teatro dell’inquietante e paradossale vicenda, la zona del Monte Maggiore, “l’Aspromonte casertano”- piccola catena montuosa, raggiungibile dalla città della Reggia in cinquanta minuti: che nell’arco di quattro anni, ha inghiottito inspiegabilmente cinque anziani, quasi tutti del luogo.

Scomparse inquietanti avvenute tra Villa degli Schiavi, Liberi, Profeti, Formicola, Sasso: i nomi altrettanto “inquietanti” delle frazioni dei desaparecidos.

Una montagna che trasmette ogni giorno di più paura e angoscia. Una delle oasi di tranquillità (perduta) della provincia di Caserta con criminalità zero, che incrementa sempre più un primato davvero negativo: cinque persone scomparse misteriosamente in quattro anni. Storie apparentemente diverse, ma anche con molte analogie e con un dato finale uguale per tutti: la scomparsa, di cui non esiste più traccia.

All’iniziale stupore, sorpresa, incredulità- si è aggiunta l’angoscia.

Gente del posto, in fibrillazione dopo l’ennesima scomparsa di un anziano- Antonio Isolda- volatizzatos tra i boschi del Monte Maggiore, dal 29 novembre dello scorso anno. Vale la pena ripetere: il quinto in quattro anni. Tanti per una piccola comunità.

SETTE SATANICHE

Si è parlato di sette sataniche, traffico di organi e di altro- ipotesi poco credibili, ma gli abitanti della non più tranquilla comunità, sono convinti che dietro la scomparsa dei cinque anziani, ci sia comunque, qualcosa di violento, di misterioso- che ormai da quattro anni attenta la loro tranquillità, che ha cambiato improvvisamente vita ed abitudini, soprattutto alle persone anziane del luogo.

Gente che riponeva le speranze, nel ritrovamento dell’ultimo sparito. Per dormire sonni meno agitati. Così non è stato. Svanito anch’esso nel nulla.

CITTADINI DI SERIE B

Abitanti della piccola comunità, che si sentono discriminati, per la chiusura di casi “che riguardano anziani”, gente senza diritti- perché appartenenti alla terza età- residenti “nell’altra Italia”. L’Italia della disoccupazione, l’Italia senza servizi, con enti ed istituzioni alla finestra, che non riescono a garantire nemmeno l’ordinario.

“ Cittadini di serie B- incalza un giovane del posto- profondo Sud e zona interna della provincia di Caserta, ignorata. Se fosse successo in una grande città o nel Nord Italia, gli inquirenti forse non avrebbero chiuso i casi così velocemente. Bruno Vespa, avrebbe dedicato dozzine di puntate di Porta a Porta, alle misteriose e sconcertanti scomparse, come successo per il delitto di Cogne. Il professor Bruno e la Palombelli, ingaggiati da mammarai a vita: giornalista e criminologo- “investigatori”, pagati profumatamente, con i soldi degli abbonati.

Un interesse mediatico- che recriminiamo, continua rincarando la dose il nostro interlocutore- perché poteva fare da volano, alla riapertura delle indagini, bloccate troppo in fretta. Archiviazione verosimilmente “causata” dall’età delle persone scomparse, nulle per la società, senza più diritti, compreso quello di esistere”- le parole amare del giovane- che invita il cronista a riportare interamente il suo pensiero.

L’ESCALATION DELLE SCOMPARSE

La prima scomparsa che suscitò tanto scalpore, anche perché la prima risale al 2 ottobre del 1999. Maria Cirillo 69 anni una mattina uggiosa esce per la solita passeggiata in paese, a Profeti una frazione del comune di Liberi ma per il pranzo non rientra. Nella serata scattano le ricerche, qualcuno avrebbe visto la donna in località Fratte fuori del centro abitato poi, di lei nessuna traccia nonostante le ricerche sia pur limitate e con scarsi mezzi non danno nessun esito;

18 ottobre 1999 a Cisterna una frazione di Castel di Sasso, intorno alle 8.30 del mattino, mentre scende dal primo piano in strada, nel giro di 15 minuti, in un paesino di poche anime, Giacinto Maioriello, 69 anni scompare per sempre. Inutili, le ricerche gli avvistamenti che lo danno nel cimitero di Grazzanise nei giorni dei morti i parenti arrivano sul posto ma non trovano nulla.Di lui non si saprà più nulla;

12 agosto 1999 Vincenzo Santillo, 67 anni all’epoca della scomparsa da San Prisco, paese originario va con un nipote ad una festa in piazza a Formicola. Nel corso della serata scompare, nemmeno il nipote riesce ad accorgersi della sua sparizione.Di lui non si hanno più notizie né un segnale, un sospetto, un indizio;

Il mistero di San Valentino!

14 febbraio 1999 Raffaele Izzo, 86 anni di Savignano, una frazione del comune di Pontelatone esce per la sua consueta passeggiata domenicale dopo pranzo. A piedi come faceva solitamente, nonostante avesse spesso vuoti di memoria, si reca in una frazione vicina, Treglia. Qualcuno asserisce che lo avrebbe visto all’altezza del campo sportivo, intorno alle 17 dello stesso giorno.Poi di lui, dopo continue ricerche rimane solo il ricordo.

L’ultimo caso è la scomparsa di Antonio Isolda, 65 anni di Profeti, una piccola frazione del comune di Liberi, con problemi di alcool che il ventinove di novembre 2002, esce di casa per non farvi più rientro. Inutili, le ricerche dei Vigili del Fuoco e del nucleo di Protezione civile di Liberi che prosciugano anche un pozzo, dopo aver trovato nei pressi i suoi vestiti bagnati.

Da tre mesi nessuno lo ha più visto.

TUTTI ANZIANI

Ma perché tutti anziani? Perché tutti scomparsi nel nulla, senza che di loro non si hanno più tracce, nemmeno un segno, se si fa solo eccezione per Maria Cirillo che fu trovata pochi mesi dopo a brandelli nel bosco dove era stata cercata per giorni? Perché tutti in questa zona? Sarà davvero una zona maledetta? Una serie di interrogativi ai quali è difficile rispondere.Resta di fatto che a Monte Maggiore scatta una sorta di psicosi perché quattro persone non rispondono più all’appello.

MONTEMAGGIORE TRA MISTERI, SILENZI E FINTE RICERCHE

Cinque persone: tre maschi e una donna, spariti nel nulla tra l’omertà il silenzio delle istituzioni e ricerche-fiction. Le ricerche più continue effettuate grazie al buon cuore di volontari della zona.

Il Monte Maggiore non è l’Aspromonte teatro di mille sequestri e mille anfratti alcuni dei quali impenetrabili. Monte Maggiore ha conformazione diversa eppure nell’Aspromonte, quasi tutti si ritrovano vivi o morti.

A Montemaggiore su cinque solo una ridotta a brandelli, è stata trovatarecuperata dopo alcuni mesi .E allora c’è qualcosa che non funziona. Le istituzioni, la Protezione civile, le unità cinofili, gli elicotteri sono tutti scomparsi? Qualche apparizione e via, ai volontari la “delega” per cercare gli scomparsi. Rabbia, disperazione, sconforto, sfiducia in uno Stato che puntuale consegna le schede elettorali, senza cercare le “persone” scomparse in questa comunità.

IL DOLORE DELLE FAMIGLIE

Cinque famiglie nel dolore, senza rassegnazione per una scomparsa o per una morte. Per lo Stato lo scomparso non è morto. Si, perché le pensioni non sono più pagate, ma i figli o gli eredi sono costretti a pagare l’ICI perché la proprietà è dello scomparso e se è scomparso ha il dovere di pagare ma non il diritto ad essere cercato. Cose assurde, tutte italiane, come sono assurde le ricerche che in questi casi, sono affidate ai cittadini comuni, ai volontari senza conoscenze tecniche, senza mezzi: sollecitate dal dolore dei parenti che dopo qualche giorno rimangono soli sprofondati nel dolore e assaliti da quella sort di tarlo nel cervello perché non sanno se rassegnarsi o cercare. Poi, sulle loro disgrazie cala il silenzio.

“Un mistero snobbato anche dalla TV di Stato-dedicati solo pochi minuti alla triste e inquietante vicenda, che ignora inspiegabilmente gli scomparsi del Monte Maggiore- sottolinea un residente- probabilmente i “nostri vecchi” fanno meno audience di anziani residenti altrove”.

“Qualche frame targato Raitre per passare velocemente ai casi misteriosi, alle scomparse di alcuni decenni fa, quelle impossibili, magari al mostro di Firenze, onninpresente da vivo e da morto sulle reti nazionali- centinaia di reportage televisivi, interi vagoni di giornali, magari si pensa anche ad un film.

Come dire, se i cinque scomparsi non tornano a casa non è solo colpa del “Mostro di Montemaggiore” è soprattutto colpa di Liberi, troppo piccola, pochi elettori, non fa testo, ma soprattutto sono loro ad essere sfortunati perché si chiamano Cirillo, Maioriello, Santillo, Izzo o Isolda, e non Contessa Agusta.Questa è la drammatica realtà di chi muore o scompare in Italia, o meglio a Liberi, Formicola o Pontelatone. Nell’altra Italia.

ANTONIO ISOLDA, L’ULTIMO SCOMPARSO: PARLA LA NIPOTE

“Noi siamo certi che nessun gesto estremo, un suicidio o quant’altro possa essere alla base di questa scomparsa. Siamo invece convinti che sia precipitato in qualche burrone, magari un malore”.