Caccia: ripristinate le strutture faunistiche - 26-08-03 - Mario De Chenno

 

 

Mario De Chenno

Responsabile sezione WWF Sannio

 

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Caccia, il WWF alla Provincia: ripristinate le strutture faunistiche

 

L’associazione ambientalista chiede che le Oasi e le zone di ripopolamento tagliate dal Piano Faunistico Regionale, annullato dal TAR, siano formalmente confermate, in modo che la caccia possa aprirsi in un contesto di chiarezza e legalità.

 

La stagione venatoria sta per aprirsi nel segno della confusione e dell’incertezza su quali siano le aree protette e quali quelle in cui è consentito cacciare. E la Provincia di Benevento deve fare chiarezza, ripristinando le perimetrazioni delle strutture faunistiche con una formale deliberazione della Giunta. Lo chiede il WWF Sannio, con una lettera a firma del responsabile della sezione, Mario De Chenno, inviata oggi al Presidente della Provincia, all’assessore all’agricoltura, caccia e pesca e all’assessore all’ambiente.

 

Come si ricorderà. il Piano Faunistico approvato nel 1999 dalla Regione Campania prevedeva il dimezzamento delle aree protette istituite ai sensi della legge sulla caccia, accampando quale motivazione la violazione del “diritto alla caccia” costituita dal fatto che la maggioranza (oltre il 71%) del territorio regionale (il 75% di quello sannita) sarebbe stata “sottratta” all’attività venatoria. Tale impressionante cifra era stata artificiosamente costruita accorpando alle aree di protezione naturalistica (che in realtà costituivano circa il 25% del territorio) tutte le zone in cui la caccia è vietata per motivi di sicurezza (come strade e ferrovie).

 

In nome della strenua difesa dei cacciatori, e senza il supporto di alcun criterio scientifico, la Regione aveva così stravolto la pianificazione venatoria operata dalle Province. La provincia di Benevento risultava quella maggiormente penalizzata: oltre il 60% di territorio protetto in meno nelle Oasi di Protezione della Fauna (cancellate Cusano Mutri e quella individuata sul Calore-Serretelle, tagliata di un terzo l’Oasi di Torrecuso e di due terzi l’Oasi del Lago di Campolattaro); ridotte alla metà le Zone di Ripopolamento e Cattura, introducendo un inedito ed assurdo criterio di “rotazione quinquennale”.

 

Accogliendo il ricorso presentato dal WWF, il Tar Campania giudicò questa impostazione illegittima, e annullò il piano faunistico e i regolamenti attuativi. Il Consiglio di Stato confermò poi la sentenza. Non hanno quindi alcun valore le prescrizioni che il piano regionale impose alla Provincia di Benevento.
Annullate le modifiche introdotte dal Piano Regionale, resta invece in vigore il Piano Faunistico Provinciale di Benevento, che prevede 15 zone di ripopolamento e cattura (per un totale di 20.104 ettari) e cinque oasi di protezione della fauna (5.632 ettari), una delle quali ancora da istituire.

Il WWF chiede ora alla Provincia di ripristinare formalmente le perimetrazioni delle aree protette tagliate, in modo che la stagione venatoria si apra in un contesto di chiarezza e di legalità.