Bartone presidente del Consorzio Bn2 - 12-08-03 - da Il Sannio Quotidiano

 

 

Bartone presidente del Consorzio Bn2
Pubblicato il 12-08-2003
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Puglianello / Il piccolo Comune si fa spazio tra i grandi ed ora è al vertice dell’importante organismo

Il neo eletto: «Non precustituiti rapporti di forza ma continua ricerca di larghe convergenze»



Tonino Bartone, sindaco di Puglianello, è il nuovo presidente del consorzio intercomunale gestione rifiuti Bn2. Lo ha eletto all’unanimità l’assemblea dei sindaci di qualche giorno fa convocata presso la sala consiliare del Comune di Puglianello, dopo che tutto il centrosinistra aveva raggiunto l’intesa sul suo nome. Bartone subentra ad Enrico Striani che ha guidato l’ente per un quinquennio.

 

All’ordine del giorno della riunione anche la nomina del vicepresidente andata al sindaco di Montesarchio, Antonio Izzo e quella di un componente del consiglio d’amministrazione: Mario Caruso, assessore alle attività produttive al Comune di Telese è subentrato al sindaco di Cerreto, decaduto.

 

Una nomina, quella di Bartone, che senz’altro meraviglia (la rappresentanza del Comune, viste le sue ridotte dimensioni, in seno all’ente è alquanto ridotta) anche se qualche segnale che poteva far intendere un’evoluzione in tal genere lo si era colto.

 

Il sindaco Bartone coglie l’occasione per ringraziare tutta l’assemblea dei sindaci e dei delegati che lo hanno voluto gratificare in un ruolo «che mi auguro possa interpretare in modo dignitoso legittimando e rispettando tutte le componenti che sono rappresentate in questo consorzio.

 

Non è il mio un atteggiamento buonista - ha precisato Bartone - che inevitabilmente accompagna l’avvio di una esperienza. E’il mio un convincimento che porta a sostenere che un consorzio in quanto manifestazione di volontà per la gestione associata di più servizi non può prescindere dall’apporto e dal contributo di ogni singolo ente può e deve dare».

 

Il sindaco riferendosi alla ridotta rappresentatività del suo Comune in seno all’ente che in ogni caso è stata in grado di «controllare» il vertice del consorzio, ha dichiarato: «Riconosco che all’interno dell’assemblea è prevalsa la logica del confronto rispetto alla logica dei numeri».

 

Sul suo impegno futuro, Bartone si è detto convinto che l’avvio di un percorso corretto può determinare condizioni di sviluppo e condizioni ottimali dei servizi, realizzando quelle economie di scala che consentono di offrirli in termini di economicità, efficacia efficienza.

 

«Credo sinceramente - ha continuato Bartone - che si debba lavorare all’interno del consorzio per arrivare ad una forte convergenza evitando percorsi che portano al consolidamento di rapporti di forza precostituiti. Nella misura in cui sapremo resistere a queste ultime tentazioni, si creeranno quelle condizioni ottimali per affrontare in modo forte i problemi che oggi interessano la provincia di Benevento in modo marginale ma che domani potrebbero produrre effetti indesiderati.

 

Il perdurare dello stato di crisi dell’attività di smaltimento dei rifiuti solidi urbani in Campania ha portato ad una serie di provvedimenti che potrebbero avere effetti inquietanti e preoccupanti per il nostro territorio.

 

Il riferimento è all’ordinanza n. 3286 del 9 maggio 2003 (disposizioni urgenti in relazione all’aggravamento del problema dello smaltimento rifiuti, ndr). Partendo dalla constatazione che i sindaci della Regione Campania, con il loro potere interdittivo hanno vanificato ed hanno determinato un grave ritardo nell’attuazione degli interventi di carattere emergenziale (vedasi iprblemirelativi al termovalorizzatore di Acerra e Santa Maria la Fossa), ha determinato un rafforzamento del commissario delegato Bassolino, ravvisando la necessità e l’opportunità di concentrare in un unico centro di responsabilità i poteri relativi alla grave problematica dei rifiuti.

 

Infatti il presidente della Regione può autorizzare in deroga agli strumenti urbanistici vigenti negli enti locali i siti di produzione e di stoccaggio del combustibile derivato dai rifiuti nonché impianti di compostaggio ed aree di trasferenza.

 

Con queste considerazioni - ha concluso Bartone - non voglio creare allarmismi inopportuni ed ingiustificati ma voglio sottolineare l’opportunità e l’importanza del ruolo consortile all’interno delle complesse problematiche che ancora accompagnano la gestione del ciclo integrato di rifiuti.

 

Con queste considerazioni voglio rilanciare, unitamente al nuovo CdA il lavoro dell’ente per far riappropriare a tutta la classe politica una nuova e rinnovata coscienza su tale problematica».