Puglianello / Il piccolo Comune si fa spazio tra i
grandi ed ora è al vertice dell’importante organismo
Il neo eletto: «Non precustituiti rapporti di forza ma continua
ricerca di larghe convergenze»
Tonino Bartone, sindaco di Puglianello, è il nuovo presidente del
consorzio intercomunale gestione rifiuti Bn2. Lo ha eletto
all’unanimità l’assemblea dei sindaci di qualche giorno fa convocata
presso la sala consiliare del Comune di Puglianello, dopo che tutto
il centrosinistra aveva raggiunto l’intesa sul suo nome. Bartone
subentra ad Enrico Striani che ha guidato l’ente per un quinquennio.
All’ordine del giorno della riunione anche la nomina del
vicepresidente andata al sindaco di Montesarchio, Antonio Izzo e
quella di un componente del consiglio d’amministrazione: Mario
Caruso, assessore alle attività produttive al Comune di Telese è
subentrato al sindaco di Cerreto, decaduto.
Una nomina, quella di Bartone, che senz’altro meraviglia (la rappresentanza del Comune,
viste le sue ridotte dimensioni, in seno all’ente è alquanto
ridotta) anche se qualche segnale che poteva far intendere
un’evoluzione in tal genere lo si era colto.
Il sindaco Bartone
coglie l’occasione per ringraziare tutta l’assemblea dei sindaci e
dei delegati che lo hanno voluto gratificare in un ruolo «che mi
auguro possa interpretare in modo dignitoso legittimando e
rispettando tutte le componenti che sono rappresentate in questo
consorzio.
Non è il mio un atteggiamento buonista - ha precisato
Bartone - che inevitabilmente accompagna l’avvio di una esperienza.
E’il mio un convincimento che porta a sostenere che un consorzio in
quanto manifestazione di volontà per la gestione associata di più
servizi non può prescindere dall’apporto e dal contributo di ogni
singolo ente può e deve dare».
Il sindaco riferendosi alla ridotta
rappresentatività del suo Comune in seno all’ente che in ogni caso è
stata in grado di «controllare» il vertice del consorzio, ha
dichiarato: «Riconosco che all’interno dell’assemblea è prevalsa la
logica del confronto rispetto alla logica dei numeri».
Sul suo
impegno futuro, Bartone si è detto convinto che l’avvio di un
percorso corretto può determinare condizioni di sviluppo e
condizioni ottimali dei servizi, realizzando quelle economie di
scala che consentono di offrirli in termini di economicità,
efficacia efficienza.
«Credo sinceramente - ha continuato Bartone -
che si debba lavorare all’interno del consorzio per arrivare ad una
forte convergenza evitando percorsi che portano al consolidamento di
rapporti di forza precostituiti. Nella misura in cui sapremo
resistere a queste ultime tentazioni, si creeranno quelle condizioni
ottimali per affrontare in modo forte i problemi che oggi
interessano la provincia di Benevento in modo marginale ma che
domani potrebbero produrre effetti indesiderati.
Il perdurare dello
stato di crisi dell’attività di smaltimento dei rifiuti solidi
urbani in Campania ha portato ad una serie di provvedimenti che
potrebbero avere effetti inquietanti e preoccupanti per il nostro
territorio.
Il riferimento è all’ordinanza n. 3286 del 9 maggio 2003
(disposizioni urgenti in relazione all’aggravamento del problema
dello smaltimento rifiuti, ndr). Partendo dalla constatazione che i
sindaci della Regione Campania, con il loro potere interdittivo
hanno vanificato ed hanno determinato un grave ritardo
nell’attuazione degli interventi di carattere emergenziale (vedasi
iprblemirelativi al termovalorizzatore di Acerra e Santa Maria
la Fossa), ha determinato un rafforzamento del commissario delegato
Bassolino, ravvisando la necessità e l’opportunità di concentrare in
un unico centro di responsabilità i poteri relativi alla grave
problematica dei rifiuti.
Infatti il presidente della Regione può
autorizzare in deroga agli strumenti urbanistici vigenti negli enti
locali i siti di produzione e di stoccaggio del combustibile
derivato dai rifiuti nonché impianti di compostaggio ed aree di
trasferenza.
Con queste considerazioni - ha concluso Bartone - non
voglio creare allarmismi inopportuni ed ingiustificati ma voglio
sottolineare l’opportunità e l’importanza del ruolo consortile
all’interno delle complesse problematiche che ancora accompagnano la
gestione del ciclo integrato di rifiuti.
Con queste considerazioni
voglio rilanciare, unitamente al nuovo CdA il lavoro dell’ente per
far riappropriare a tutta la classe politica una nuova e rinnovata
coscienza su tale problematica».
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