Codacons: blackout, pagateci i danni - 09-10-03 - da Il Mattino

 

 

TUTELA DEI CONSUMATORI

«Blackout, pagateci i danni»

È partita la battaglia del Codacons contro l’ente fornitore dell’energia elettrica

Ancora echi del lungo blackout che due domeniche fa ha spento l’Italia. Nel Sannio gli effetti negativi non sono mancati e vengono lamentati, come annunciato nei giorni scorsi, dalle categorie mercantili e imprenditoriali, e ora anche dagli utenti.

Il Codacons di Benevento, con una nota diramata nella giornata di ieri, invita i cittadini sanniti a recarsi presso la sede locale dell'associazione, al viale Mellusi n.9, per la firma del modulo di richiesta indennizzo e/o risarcimento danni verificatisi in seguito al blackout occorso il 28 settembre scorso.

La sede locale dell'associazione nazionale che ha promosso, unitamente alle altre consorelle facenti parte dell'Intesa dei consumatori, l'azione nei confronti delle aziende fornitrici di energia elettrica, intende proporre, in alternativa all'azione individuale esperibile attraverso il modulo che sarà sottoposto agli utenti che vorranno rivendicare i loro diritti, un’azione collettiva, attraverso un unico reclamo firmato da tutti i soggetti danneggiati.

«Tale iniziativa - avvertono i responsabili del Codacons sannita - consentirà agli interessati di risparmiare innanzitutto le spese di spedizione della raccomandata. Occorre, infatti, semplicemente recarsi nella sede del Codacons, muniti degli estremi del contratto di fornitura elettrica, negli orari di ricevimento che sono compresi tra le 16 e le 20».

Il Codacons ha predisposto, intanto, una perizia, attraverso il proprio settore tecnico, a supporto della richiesta di danni ed a confutazione della presumibile argomentazione dell'Enel, fondata sulla sussistenza del fatto eccezionale ed imprevedibile.

«È possibile - prosegue la nota - richiedere un indennizzo automatico, fissato in Euro 25,82 per ciascuna utenza, oltre al danno patrimoniale, il più delle volte presumibilmente legato alla perdita delle vivande deperibili. Danni ulteriori potranno essere eventualmente comprovati».