Blues Brothers di Caiazzo a Can.5 - 22-09-03 - Giuseppe Sangiovanni

 

 

 

Ufficio Stampa

“Blues Brothers To Clone”

Giuseppe Sangiovanni

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Hanno superato brillantemente il provino per “ I Raccomandati” e “La Corrida”

I BLUES BROTHERS CAIATINI CONTESI DA RAIUNO E CANALE 5

E il sogno catodico continua, per i Blues Brothers To Clone, quattro vulcanici ragazzi nativi di San Giovanni e Paolo, piccolo borgo del Comune di Caiazzo.

 

Tre i provini televisivi effettuati negli ultimi tre mesi: tutti superati brillantemente, dal gruppo caiatino, nato per gioco, meno di un anno fa.

Fantasia, simpatia e talento- il mix che ha colpito i responsabili delle audizioni organizzate da produzioni televisive nazionali.

 

Quattro volti che bucano il video. Il clamoroso en plein nei provini, la riprova.

Prescelti per programmi di successo, prossimamente in onda su RaiUno, RaiDue e Canale 5.

Un tris televisivo di tutto rispetto. In meno di novanta giorni, i magici provini, con cui hanno sbaragliato migliaia di concorrenti, presentatisi da tutta la penisola per le selezioni.

Stagione televisiva incandescente, quindi, per gli emuli-ballerini dei mitici Blues, sicuramente protagonisti in trasmissioni come “ I Raccomandati”, in onda in prima serata su RaiUno (dal 25 settembre); “Una Pedana Ti Aspetta”, spettacolo itinerante, in onda su RaiDue, condotto da Eduardo Romano, esilarante comico dei TreTrè; “La Corrida”, condotta da Gerry Scotti, in onda su Canale 5.

 

I ballerini caiatini, apprezzati musicisti e cabarettisti, mimeranno il duo imbranato del famoso film di Belushi: un balletto effervescente della durata di due minuti

Paradossalmente, potrebbe sorgere qualche problema di esclusiva, richiesto dalla tv di Stato e rete ammiraglia di Mediaset: a caccia di personaggi nuovi, mai esibitisi in tv.

Problemi di abbondanza per gli increduli Blues, che per ora si godono i tre provini superati: tra Rai e Mediaset, il grande imbarazzo della scelta.

 

Com’è nata l’idea di formare il gruppo?

“L’ispirazione, l’idea, nata per gioco, qualche anno fa, al tavolino dell’unico ritrovo del posto - davanti a quattro fumanti caffè- precisa Enzo Califano, componente del gruppo.

Ai quattro “cavalieri”, studenti-modello e talentuosi musicisti, l’idea di passare una serata in discoteca, trasgressiva.

 

Al look da jena, il deus ex machina della band, aggiunge altro accessorio d’abbigliamento- il cappello.

Vestiti, cravatte, cappelli, scarpe ed occhiali, rigorosamente neri, camicia bianca. Tanta simpatia e voglia di divertirsi: qualche esecuzione suonata e ballata, con personalissime ma sincronizzate coreografie di artisti come James Brown e Cab Calloway.

Nascono così, The Blues Brothers to Clone, che preparatisi a puntino- infiammeranno poi la serata in discoteca.

 

Un gran successo, acclamati dal pubblico, come autentici divi: animatori sfrenati dell’evento di fine anno.

Ragazzi decisi, intelligenti, rimasti con i piedi per terra, che hanno continuato a studiare, preparandosi a “metabolizzare” verosimili delusioni – classiche per chi orbita nel pianeta spettacolo.

 

Edmondo Mone, Enzo Califano, Pasquale De Marco e Paolo Sangiovanni, i nomi dei Blues - molto ammirati, negli spettacoli dal pubblico femminile presente nei locali in cui si esibiscono.

 

Giovani animatori, che allungano la lista di sosia, nativi di Caiazzo, autentica fucina di emuli.

 

Sosia di Amadeus, Causio e Mister “Triangolo”, approdati persino a Domenica In, Miss Italia, Furore e tante altre trasmissioni televisive.

 

La microscopica frazione di Caiazzo, quindi autentica fabbrica di “gemelli”, terra di sosia.

Belle o brutte copie, secondo i punti di vista: sosia con investiture ufficiali avvenute tra migliaia di aspiranti emuli.Vanità, narcisismo: l’essere in vista, guardato, notato, forse ammirato-i meccanismi che conducono i “disturbati” della personalità (detto simpaticamente) a diventare “cloni” di personaggi famosi, personaggi del tubo catodico.

 

Un fenomeno, quello dei sosia, molto in voga negli ultimi tempi. Successo spiegato dal fatto, che è meglio avere una copia, che avere niente -come succede per i falsi d’autore- è meglio un’immagine del personaggio, che l’assenza totale dello stesso, dovuta a costi altissimi -in mancanza dell’originale, il sosia “clonato”, con professionalità, può essere eletto a star-   regalare emozioni, destare curiosità, specialmente tra il popolo della notte. In Italia, il sosia “vive” di ospitate televisive, passaggi in discoteca, nei party, per eventi mondani- vita legata a doppio filo, ai successi delle star, con cui il sosia condivide in scala, impennate e cali di popolarità.

Sosia, anticipazione del clone.