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Oggetto: Quesiti sulla giornata annuale dedicata
al trapianto ed alla donazione degli organi
post mortem.
Gentile signor Ministro:
Le saremmo grati se ci aiutasse a trovare
delle risposte ad alcune domande che da tempo
ci poniamo sulla organizzazione e gestione
annuale della "Giornata per la donazione
degli organi
Per l'anno 2001 e successivi, una direttiva
del Presidente del Consiglio dei Ministri
demanda al Ministro della Salute l'individuazione
della data, per la Giornata, in un periodo
compreso tra il 21 Mazzo ed il 31 Maggio.
Come e' noto, da cinque anni un comitato
promotore, composto tra l'altro da alcune
associazioni e sostenuto da congrui contributi
da due Regioni capofila annualmente diverse,
provvede alla pratica gestione dell'organizzazione
delle varie iniziative di sensibilizzazione.
Ora, alcune associazioni (una, in particolare)
in seno al comitato, si sono sempre opposte
a che il Forum Nazionale delle Associazioni
dei Nefropatici, Emodializzati e Trapiantati
ne facesse parte. Al massimo il nostro Forum
(nonostante assuma rilevanza nazionale e
sia annoverato tra le associazioni di promozione
sociale), secondo il comitato promotore,
potrebbe "aderire" alla Giornata.
Allora, poiché si aderisce, in genere, a
qualcosa di esterno che si ritiene di condividere
ed approvare, perché noi dovremmo riduttivamente
"aderire" ad una giornata che,
invece, consideriamo ANCHE "nostra",
riponendosi essa
INTERIOR INTIMO NOSTRO?
La Giornata, cioè, non dovrebbe "appartenere"
a TUTTE quelle associazioni di volontariato,
nessuna esclusa, che promuovono la donazione
ed il trapianto?
Per quale motivo, dunque, alcune associazioni
valutano il comitato che la gestisce come
"cosa propria", arrogandosi il
diritto di considerare la sua composizione
fissa, immutabile ed immobile come le "tavole
della legge"?
Come mai si permette ad esse di autoeleggersi
le UNICHE rappresentanti LEGITTIME del volontariato
che agisce in tale campo, espropriando, così,
della Giornata altre associazioni?
Perché queste "ALTRE" (?), non
incluse nel comitato promotore, dovrebbero,
allora, agire a mo' di "operatori postali"
per la distribuzione di materiale informativo
recante marchi "ALTRUI"?
Non accettando noi il ruolo di "portalettere",
si e' consapevoli da parte del Ministero
che ciò potrebbe comportare un' inutile sperpero
di suddetto materiale che, a livello regionale,
potrebbe rimanere inevaso, finendo al macero?
Negli anni passati, intatti, ed anche per
quello corrente, il Forum Nazionale ha partecipato
alla Giornata, si, ma per proprio conto ed
a proprie spese (considerato che dalle Regioni
capofila non ha ricevuto nemmeno un Euro)
con un volantino comune alle sedici associazioni
che ne fanno parte. Le nostre associazioni,
comunque, sono ben libere di contattare sigolarmente
a livello locale, le proprie Regioni per
contributi , cosi come le associazioni tacenti
parte del comitato promotore che in questo
modo vengono a giovarsi di un duplice finanziamento!
E'lecito considerare equo tutto ciò?
E se le cose stessero come sin qui riportato,
qualsiasi convocazione da parte del Ministero
della Salute (C.N.T.) a noi rivolta per partecipare
a riunioni comuni e diretta "a tutti
i soggetti a diverso titolo coinvolti nell'organizzazione
della Giornata per fare il punto della situazione
e coordinare al meglio i contributi (sic!)",
non assumerebbe, per noi, il sapore di una
ulteriore "beffa"?... Altro che
par condicio!
La "questione", del resto, a parer
nostro, non andrebbe a risolversi nemmeno
facendo spazio nel comitato promotore ad
"altre" associazioni che verrebbero
presumibilmente "fagocitate" e
soffocate nei loro particolari e liberi "carismi".
E'nostra. opinione, invece, che, se c'e'
una soluzione, essa vada ricercata nel rispetto
della stessa normativa che in Italia disciplina
la promozione dell' informazione dei cittadini
su donazione e trapianto.
A tal proposito desideriamo sottolineare
che l'articolo 2 della legge n.91/99, al
comma uno, così recita: "IL MINISTERO
DELLA SANITÀ', d'intesa con i Ministeri della
pubblica istruzione e dell'università' e
della ricerca scientifica e tecnologica,
sentito il Centro nazionale per i trapianti...,
IN COLLABORAZIONE CON gli enti locali, le
scuole, LE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO e
quelle di interesse collettivo, le società
scientifiche, le aziende unita' sanitarie
locali, i medici di medicina generale e le
strutture sanitarie pubbliche e private,
promuove, nel rispetto di una libera e consapevole
scelta, iniziative di informazione dirette
a diffondere tra i cittadini ..........
L'intendimento del legislatore sembra chiaro:
il sistema di informazione dovrebbe coinvolgere
tutti, istituzioni e volontariato senza distinzioni,
attraverso un coordinamento affidato al Ministero
della Salute.
Ci domandiamo: come mai , nel caso della
Giornata della donazione, appuntamento clou
dell'anno dedicato alla informazione, si
e' lasciato tale ruolo completamente "nelle
mani" del comitato promotore a tal punto
che nella presentazione annuale ai mass media,
in Campidoglio, il Ministero appare come
"ospite"? Il primo è il più autorevole,
certamente, ma comunque un "ospite"?
Occorrerebbe. invece. che il Ministero .
fedele alla ratio legis. assumesse quel ruolo
che la norma nazionale gli assegna.
Come Istituzione super partes il Dicastero
preposito alla salute potrebbe evitare. cosi'
ogni discriminazione tra soggetti interessati
garantendo. altresì. che tutte le associazioni
siano protagoniste in egual misura.
Da ultimo, in riferimento al Decreto 5/11/01
, nella parte in cui si afferma che per individuare
la data per la celebrazione della giornata
per l'anno 2002, da parte del Ministero erano
state "SENTITE LE ASSOCIAZIONI INTERESSATE",
vorremmo sommessamente di nuovo (cfr. nostro
fax del 5/12/01) rammentarLe, signor Ministro,
che il nostro Forum Nazionale non e' stato
consultato, pur essendo naturaliter interessato.
In questo caso non si e' tenuto conto dei
principi di PLURALISMO rappresentativo, costituzionalmente
tutelati, che tendono ad assicurare , come
la giurisprudenza amministrativa ha più volte
rammentato, partecipazione alla gestione
di interessi comuni a categorie di associazioni
che agiscono in un particolare ambito e materia:
la disparità di trattamento che viola la
pari condizione tra le Associazioni appare,
dunque, evidente.
Ancor più' se si considera che "l'idea"
di una giornata da dedicare annualmente alla
donazione ed al trapianto era stata da noi
suggerita, in sede di audizione in commissione
sanità' del Senato della Repubblica, già'
dalla ormai lontana dodicesima legislatura!
Ci si permetta di concludere questa lettera
con citazioni, che facciamo nostre, tratte
da editoriali del "Corriere della Sera
", in cui Giuseppe De Rita invitava,
in altri contesti, alla riscoperta di una
cultura politica "capace di capire la
molteplicità". Occorrerebbe, infatti,
secondo il sociologo , rilanciare "il
primato della rappresentanza e della partecipazione,
in coerenza con una società in cui sempre
più coesistono tanti soggetti e tanti interessi
e che quindi vive di molteplicità' e non
di verticalizzazione, di diversità' e non
di uniformità decisionistica, di voglia di
contare e non dì assistere".
"La perdita delle differenze",
infatti, cito sempre De Rita, "produce
o certifica solo risentimento reciproco e
intossicazione emozionale, aprendo solo una
prospettiva di rivalità' fra simili".
Le chiediamo, dunque, signor Ministro. di
riconoscere, anche istituzionalmente, ciò
che intimamente già ci sentiamo di essere:
no "ospiti" ma" padroni di
casa" della Giornata.
dr Pio Bove
Coordinatore del Forum Nazionale
delle Associazioni
dei Nefropatici, Emodializzati e Trapiantati.
Santoro Giovanni
Presidente Generale ATO Onlus Regione Puglia
ABBIAMO UN GRANDE DUBBIO SU QUESTA STORIA
!