CONOSCIAMO UN PO' DI SIGLE


A.V.I.S.
Associazione Volontari Italiani Sangue


Il sogno ebbe inizio - Nel 1900 Karl Landsteiner dimostrò come e perché i vari tipi si sangue umano non sono tra loro compatibili: la scoperta agli inizi del secolo dei gruppi sanguigni 0 (zero), A,B e AB e, nel 1940, dei gruppi RH, permise di realizzare trasfusioni sicure ed efficaci. Fin dal 1913 le trasfusioni si effettuarono sempre direttamente da braccio a braccio: il sangue prelevato doveva essere iniettato direttamente prima che coagulasse. Una cannula collegava la vena del donatore a quella del ricevente e in taluni casi le vene venivano addirittura cucite. Successivamente, durante la prima guerra mondiale, il dott. Jeanbrau ebbe l'idea di raccogliere il sangue dei soldati donatori in una soluzione di citrato di sodio che ne impediva la coagulazione: grazie a questa scoperta e ai suoi costanti miglioramenti, il sangue potè essere immagazzinato e trasportato.

Le associazioni dei donatori - Il primo centro trasfusionale fu fondato in Francia nel 1923. La prima associazione italiana di donatori volontari nacque l'anno dopo, in Ancona, dove si svolse, nel 1925, un convegno sulla trasfusione di sangue. Lo studio ematologico milanese del dott. Formentano fu fondato nel 1927. Da queste prime esperienze prese corpo il nucleo originale dell'AVIS, associazione che nacque ufficialmente l'11 novembre 1929 ad opera dello stesso dott. Formentano che, insieme ad altri volontari, ne redasse lo statuto.


A.D.M.O.
Associazione Donatori Midollo Osseo


L'Associazione Donatori Midollo Osseo (ADMO) ha come scopo principale quello di informare la popolazione italiana sulla possibilità di combattere la leucemia e altre neoplasie del sangue attraverso la donazione e il trapianto di midollo osseo. Sono molte le persone che ogni anno in Italia necessitano di trapianto, ma purtroppo la compatibilità genetica è un fattore molto raro, e ha maggiori probabilità di esistere tra consanguinei. Per coloro che non hanno un donatore consanguineo la speranza di trovare un midollo compatibile per il trapianto è dunque legata all'esistenza del maggior numero possibile di donatori volontari tipizzati, dei quali cioè sono già note le caratteristiche genetiche, registrate in una banca dati. Si valuta che in Italia siano necessari circa 1.000 donatori effettivi all'anno. Una stima che è destinata a subire un notevole aumento, se si tiene conto che il trapianto delle cellule staminali presenti nel midollo osseo è attualmente al centro di ricerche anche nel campo dei tumori solidi, mentre stanno diventando di routine alcune applicazioni in campo genetico, come è il caso delle talassemie. In questo panorama, ADMO svolge un ruolo fondamentale di stimolo e coordinamento: fornisce agli interessati tutte le informazioni sulla donazione del midollo osseo e invia i potenziali donatori ai centri trasfusionali del Servizio Sanitario Nazionale, presso i quali vengono sottoposti alla tipizzazione HLA, che avviene con un semplice prelievo di sangue. I dati vengono poi inviati al Registro Italiano Donatori Midollo Osseo (IBMDR), nel più assoluto rispetto della normativa sulla Privacy (Decreto Legislativo 196/03). Nel 1990, anno di nascita di ADMO, i donatori italiani erano 2.500: oggi sono oltre 310.000.

A.I.D.O.
Associazione Italiana Donatori di Organi

L'Associazione Italiana Donatori di Organi, nata nel 1973 per opera di volontari, è un'associazione apartitica, aconfessionale e interetnica, senza fini di lucro informata ai principi dettati dall'ordinamento giuridico dello Stato. Presente su tutto il territorio nazionale, conta a tutt'oggi oltre 950.000 iscritti. Finalità dell'Associazione sono: promuovere il rafforzamento della solidarietà umana e determinare la coscienza della necessità della donazione di parti del proprio corpo, dopo la morte, per i trapianti terapeutici; inoltre compito dell'Associazione è anche quello di partecipare alle fasi di programmazione sanitaria relativa ai trapianti.

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