Portoni, portali, finestre e vignani |
A Caccuri, come in molti altri paesi della Calabria, era possibile
ammirare, fino a qualche decennio fa, numerosi artistici portali,
portoni, finestre, balconcini, vignani. Si trattava indubbiamente di
un'arte povera, ma che aveva un suo fascino particolare e che,
soprattutto, costituiva una preziosa testimonianza del nostro passato,
dell'operosità e dell'ingegno dei nostri antenati. Molto interessanti e
suggestive erano " 'a menzaporta". una porticina alta
circa un metro antistante la porta vera e propria che, a differenza
della porta, di giorno stava sempre chiusa, sia per impedire l'accesso
in casa di animali da cortile che nel XIX e nei primi anni del XX secolo
razzolavano spesso per le vie del paese, sia per consentire
l'illuminazione dei bassi spesso sprovvisti di finestre, e
le caratteristiche porte dei ricoveri per animali con le feritoie per la
fuoruscita dei miasmi maleodoranti. I portali lapidei erano
realizzati da scalpellini locali che utilizzavano la pietra delle cave
sparse intorno al paese, in zona Praci o in altre località. I portoni
erano fabbricati dai falegnami dell'epoca col legno dei nostri castagni,
dei nostri noci, dei nostri ciliegi, delle nostre querce e le tante
artistiche ringhiere in ferro battuto erano anch'esse opera dei grandi
fabbri caccuresi come mastro Peppino Gigliotti o altri suoi colleghi.
Balcone zona Portapiccola E. Marino - Porta in via C. Maddalena
Attenzione: pagina in costruzione - visitatela nei prossimi giorni
|