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07/05/2014

In dissenso con Vincenzo Lacava

  

L'amico prof. Vincenzo Lacava mi invia una sua riflessione sui programmi delle liste candidate ad amministrare il Comune che, per la prima volta, mi trova in dissenso (non si può essere sempre d'accordo su tutto); un dissenso che cercherò di motivare in calce all'intervento di ViNcenzo che scrive:

Leggendo i programmi delle 3 Liste in gara per il Comune, ci si accorge che sulla annosa "Questione Bruciarello", solo le liste del Prof. Megali e di Pasquale Loria (rispettivamente alla pag. 4 e alla pag. 7 dei loro programmi) trattano della valorizzazione e della riattivazione della progettazione già esistente riguardante le Acque Termali, sulla scia di quanto era stato ottenuto e avviato dalle due precedenti Amministrazioni e che è poi è stato raticamente accantonato dal Sindaco Uscente. 
Megali e Loria pongono infatti l'accento sull'ovvio fatto che lo sfruttamento delle preziose acque sulfuree possa rappresentare un importante volano di sviluppo per il nostro territorio.
Non a caso, l’ex Governatore della Calabria Loiero, qualche anno fa, aveva definito questo luogo "una miniera d'oro" per il Comune in cui si trovasse.
Il programma del Candidato a Sindaco  Uscente, invece, ignora assolutamente (così come l'ha "coerentemente" ignorata nel programma  di 5 anni fa) l'esistenza di questo luogo!
Intanto Bruciarello giace, dimenticata e abbandonata all'usura del tempo e sepolta dalla colpevole non-curanza dell'Amministrazione Uscente.
Caccuri, 5/05/2014
Vincenzo Lacava

Caro Vincenzo, non mi straccio le vesti se la lista del sindaco uscente ignora il cosiddetto problema delle terme di Bruciarello, di quelle  faraoniche terme che, oramai da più di quarant'anni, vengono puntualmente tirate in ballo a ogni campagna elettorale come quel qualcosa che dovrebbe risolvere tutti i problemi di Caccuri. E' dal 1970 che sento parlare di queste terme da realizzare per la "Patria e per il re" e, da allora, ne sono passate di amministrazioni "sotto i ponti!", comprese le due nostre di sinistra e quasi un paio a testa delle quali facevano parte gli attuali candidati ad amministrare il paese, ma da allora nessuno ha mai fatto un bagno nelle fantomatiche terme, né lo farà per il semplice motivo che non saranno mai costruite e attivate. Ho criticato aspramente e continuerò a farlo anche in futuro sotto forma di giudizio storico l'Amministrazione in carica per le sue molte colpe che, a mio avviso, ha e che ho rinfacciato anche pubblicamente, oltre che vis a vis, ai suo esponenti di spicco, ma non posso attribuirle anche demeriti che non ha, se di demeriti si può parlare in questo campo e non addirittura di meriti. I demeriti, in questo caso (bada bene, solo in questo caso), li hanno quelli che su Bruciarello da quarant'anni e passa  hanno sempre fatto demagogia quando avrebbero dovuto sapere che non è compito di un comune (né qualsiasi comune italiano ha i mezzi per farlo) realizare e gestire un complesso termale o una  qualunque altra attività produttiva. Non è un compito istituzionale dei comuni che hanno, viceversa quello di gestire servizi e creare le infrastrutture, né mai alcuna amministrazione riuscirà ad avere disponibilità finanziarie colossali per realizzare un complesso termale efficiente, competitivo e, soprattutto, a gestirlo. Basta dunque con la demagogia e con lo sperpero di danaro pubblico come quello dilapidato per costruire un "casalino" che va in malora, com'era facilissimo prevedere, devastando uno dei siti più interessanti dal punto di vista geologico e naturalistico, demolendo, fra l'altro quelle storiche, care, curiose baracche nelle quali ci si facevano dei bagni meravigliosi, sin dalla fine dell' 800, dopo esserci ricoperti di fango caldo, senza uno straccio di indagine di mercato, senza la certezza di poter realizzare le indispensabili opere accessorie, senza porsi il problema di come poi, eventualmente gestirle. Ho sempre sostenuto che realizzare opere pubbliche o comprare catapecchie a Caccuri e in Italia è la cosa più facile di questo mondo alla portata di qualsiasi scamorza di amministratore, tanto basta fare un progetto e ti danno i finanziamenti dal momento che trattandosi di soldi pubblici, nessuno ti chiede mai se quell'investimento è utile alla collettività e produttivo e se hai la certezza che sarai in grado di gestire l'opera e se veramente serve a qualcosa (Spiruni 'e ri tui e cavalli ìe l'autri....). Non so con quali soldi sia stato costruito quel rudere a Bruciarello, quant'è costato all'erario, chi abbia avuto l'idea bislacca di costruirlo e chi quella altrettanto bislacca di finanziarlo, ma ho la certezza che non ospitarà mai un turista o un paziente, anche se avessimo il miglior sindaco e la migliore amminiistrazione del mondo. Evitiamo perciò di dilapidare altro danaro pubblico per concimare i rovi o costruire "ammasunaturi per zagarogne".  Ci hanno provato prima di noi nella stessa zona, con ben altri mezzi, anche altri, soggetti pubblici e, in epoca più antica (anni '60)  privati, bruciando solo risorse finanziarie. Bruciarello, a mio modestissimo avviso, può avere un grande futuro e può diventare davvero un volano per il turismo caccurese, come meraviglioso, unico, interessantissimo parco geologico - naturalistico (gli Avis e quella particolare flora non si trovano dappertutto), un'opera che richiederebbe solo qualche delibera, pocchissimi, ma davvero pochissimi soldi spesi e un po' di pubblicità per attirare turisti e studiosi e che potrebbe essere gestita facilmente dal WWf, da Legambiente o anche da qualche associazione locale se un giorno saremo capace di farla nascere in questo paese di individualisti. Il resto, col termalismo in crisi da quando lo stato Pantalone ha giustamente  tagliato "le vacanze termali" ai suoi dipendenti e in una regione con due grandi, consolidati e apprezzati stabilimenti termali, che operano da decenni e decenni, è solo vacua demagogia.  Non me ne voglia l'amico Vincenzo e gli altri amici, ma ho il maledetto viziaccio di dire sempre quello che penso e, tra le altre cose penso anche che i programmi amministratiuvi andrebbero fatti alla luce del sole e sollecitando l'apporto costruttivo di chiunque sia in grado di avere qualche straccio di idea. Ma per far questo ci vorrebbero i partiti e i partiti, si sa, sono strumenti del diavolo da distrugegre con ogni mezzo, lecito o illecito. E infatti a Caccuri ci siamo riusciti benissimo.

12/04/2014  

Un intervento di Vincenzo Lacava

Le coincidenze non arrivano mai per caso, ragion per cui può accadere che, appunto in questo periodo, capiti fra le mani l’opuscolo del Programma che la Lista “Nuovi Orizzonti”, cioè la lista dell’Attuale Amministrazione Comunale (quella uscente, per intenderci) ha presentato durante la Campagna elettorale del 2009.

Tra i punti programmatici se ne leggono alcuni davvero interessanti.

E’ tuttavia un peccato però che, dopo 5 anni, questi punti programmatici sono rimasti semplicemente tali, come risulta evidente dalle parti sotto riportate.

-  Pag. 3, Capitolo “Lavoro e occupazione: “Un’Amministrazione seria […] ha il compito di creare le condizioni ambientali ed infrastrutturaliaffinché il mondo imprenditoriale (Artigianale e commerciale) sia interessato a sviluppare attività già esistenti o ad aprirne di nuove creando così le opportunità di osti di lavoro”.

-    Pag. 4, Capitolo Giovani, cultura, tempo libero, sport e turismo: “I nostri giovani hanno diritto: Ad una biblio-mediateca con possibilità di accesso agli strumenti della cultura sia con metodi tradizionali (lettura di giornali e libri) che con metodi innovativi e multimediali (internet, dvd, etc.); […]; Ad avere un campo polifunzionale in erba sintetica a Caccuri e a Santa Rania”.

- Pag. 5: “E’ necessario: […] Istituire un Cine–teatro Comunale”.

-  Pag. 6, Capitolo Urbanistica, viabilità e lavori pubblici: “E’ necessario […] interessarsi per il ripristino e l’allagamento della strada che collega Santa Rania alla Statale 107”. […].

Ulteriori Priorità:

Pavimentazione rione Croci. […].

Rifacimento del terreno di gioco del campo sportivo e dell’impianto di illuminazione;

Realizzazione di un parco giochi per bambini;

Ristrutturazione dell’ex mattatoio da adibire a scopi culturali-ricreativi;

[…]

Prolungamento del Belvedere”

-    Pag. 8, Capitolo Ambiente, ecologia, turismo e agricoltura: “Ripristinare le strade inter-poderali”

Vincenzo Rocco Lacava.Caccuri, 11/04/2014

05/04/2014

Vincenzo Lacava ci invia in intervento e alcune foto che pubblichiamo, come facciamo per tutti,  qui di seguito solo parzialmente, per problemi di spazio web.
                             CONTRO-MANIFESTO FOTOGRAFICO: IL LATO B DI CACCURI. 

L'attuale Amministrazione Comunale ha mostrato fin qui talento: opere pubbliche di forte impatto estetico, pubblicizzate da manifesti istituzionali. Qualcosa, tuttavia, non torna.
Un architetto che si rispetti, nel progettare una casa, parte dalle fondamenta, non dal tetto né dai cornicioni.
Davanti a questa propaganda istituzionale, buona parte della cittadinanza non plaude, non osanna, è stufa dell'overdose pubblicitaria di buone opere e... "omissioni".
Attraverso proclami ufficiali, il nostro Sindaco uscente cerca di distogliere l'attenzione dell'opinione pubblica dalle mancanze che nei manifesti propagandistici sono ovviamente omesse.
D'altronde, la strada interna di una zona periferica e "fuori mano", EPPURE ABITATA DA CITTADINI UGUALI AGLI ALTRI, non fa notizia e, al pari delle strade di campagna, passa inosservata.
Nel frattempo intere zone del paese, mostrano il ventre squarciato da anni di incuria e disinteresse.
Ora, Caro Sindaco, mi raccomando, dopo questa segnalazione, dacche' le elezioni sono all'orizzonte e fioccano quindi le opere pubbliche, metta una pezza anche su queste strade, ricordandosi magari anche di quelle interpoderali.

27/03/2014

Una lettera di Vincenzo Lacava

MANIFESTI-PROPAGANDA, SOLUZIONI MIRACOLOSE...
Sicuramente "qualcuno" etichettera' (come è già successo nel Social Network) il mio ennesimo intervento come "stupido" e provocatorio ma nella democrazia, purtroppo o per fortuna, la critica dialettica "dal basso", ossia il controllo critico, pubblico e trasparente degli amministrati sugli amministratori è il fondamento di una società di cittadini anziché di sudditi, con buona pace di chi è insofferente al pluralismo.
Innanzitutto, pongo il seguente problema di metodo:  il manifesto-propaganda, apparso per le vie del paese il 25 marzo, più che il manifesto del Comune, mi sembra un proclama di parte. Esso, in effetti, si riferisce in modo inequivocabile ai "meriti" dell'Amministrazione e del suo Sindaco in carica, che è soggetto (capolista) di parte in competizione nella campagna elettorale ORMAI IN CORSO.
Per quanto riguarda le questioni di merito, non c'è che dire: siamo nel tradizionale solco dei proclami (a cui siamo abituati già da 5 anni) delle "magnifiche sorti e progressive", tanto cari al nostro Sindaco.
SI VA, INFATTI, DAL ROBOANTE SLOGAN "MAI PIÙ SENZA ACQUA" (come se Caccuri fosse una riarsa città del Sahel! Tra l'altro, se la memoria non mi inganna, nello scorso mese di agosto, per qualche sera, l'erogazione dell'acqua è stata interrotta) ALL'ACCENNO AI PANNELLI FOTOVOLTAICI, CHE PERÒ (dettaglio non trascurabile) si trovano sul tetto di un edificio dismesso dall'Amministrazione poco dopo l'istallazione dei pannelli! Vorrei precisare a questo punto che ci sono paesi vicini, come Verzino, dove i pannelli producono energia e fungono da esempio educativo proprio perché coprono i tetti di scuole FREQUENTATE E VISSUTE dagli studenti!
Tornando al manifesto elettorale, vi si parla addirittura di opere attivate niente di meno che "dopo oltre 20 anni"! Insomma, Caccuri , dopo oltre venti anni di limbo amministrativo, sembrerebbe aver trovato finalmente l'uomo (anzi la donna) della Provvidenza.
Caccuri, 25/03/2014
Vincenzo Rocco Lacava

 

20/03/2014

Pasquale Loria sulla toponomastica

 Caro professore Marino,
 le tue proposte sono come al solito interessantissime, d'altronde  il tuo livello culturale, rende impossibile non discuterne. Sul tema della toponomastica sono d'accordo con la tua proposta  in quanto io stesso abito in una strada dal nome troppo complicato:  via Campo III trav,  4.
   Non ho problemi a promettere l'immediato interessamento sulla questione in modo da completare la toponomastica  come hanno appena fatto a Castelsilano.  Lo dobbiamo alla memoria dei tanti caccuresi illustri che hanno onorato il paese. Per la scelta delle personalità alle quali intitolare le strade si potrebbe nominare una commissione di esperti della storia del paese che proceda alla stesura di un elenco di personalità del passato che hanno dato lustro a Caccuri  da proporre al Consiglio comunale.
   La scelta dovrà comunque coinvolgere quanto più possibile i cittadini, che saranno sempre e comunque interpellati per ogni iniziativa.
   Con affetto
Pasquale Loria

Un grazie a Pasquale Loria per avere risposto, cosa assai insolita di questi tempinei quali i politici si chiudono nel loro guscio dorato.
Peppino Marino

20/03/2014

Alcune considerazioni sulle opere pubbliche

Chissà perché molti degli impegni assunti dall'Amministrazione Comunale "si concretizzano", come per magia, soprattutto quando all'orizzonte incombono le elezioni... Chissà perché, solitamente (fatto che non a tutti passa inosservato, per fortuna), però, la realizzazione di questi impegni (alcuni dei quali sono ancora progetti, cfr. Centro Sociale) riguarda opere di forte impatto estetico-visivo...Chissà perché nessun accenno di intervento riguarda la messa in sicurezza o la ricostruzione di alcune strade inter-poderali che accedono agli uliveti  e che sono letteralmente distrutte da almeno 2 anni (causa alluvione del febbraio 2012)...Mah... forse perché la costruzione di un centro sportivo o il progetto di restauro di un centro sociale fa più notizia della ricostruzione di una strada di campagna? Ecchissenefréga se dall'Agricoltura dipende una buona fetta dell'economia del Paese??? 
19/03/2014
Vincenzo Rocco Lacava
 

05/03/2014

Una domanda ai canditati a sindaco

Conosciamo già l'opinione del Sindaco relativamente al progetto di ri-destinazione e riuso dello storico edificio scolastico di Via Adua (le vecchie scuole elementari).
Secondo il nostro Primo Cittadino (fonte: post del 10/11 novembre sul suo profilo facebook), affidare l'edificio scolastico a privati, al fine di aprirvi una struttura sanitaria convenzionata, è una buona opportunità occupazionale, come se gli ospedali, invece che fungere principalmente da centri di cura e assistenza per i pazienti, fossero prioritariamente centri di collocamento lavorativo (non molto tempo fa, appunto, l'ex governatore della Calabria A. Loiero disse che "la Sanità in Calabria è come la Fiat a Torino"!). Vorrei ora sapere la posizione ufficiale dei candidati antagonisti al Sindaco uscente in merito allo spostamento della scuola elementare dalla storica sede di Via Adua e, quindi, riguardo alla sua futuribile "ridestinazione occupazionale".
L'edificio di Via Adua era a norma circa la Legislazione sulla sicurezza dei bambini, invece nelle aule della nuova sede non è rispettato lo standard minimo di 1, 8 mq per alunno, sicché i bambini vi sono costipati come le sardine. La vecchia scuola inoltre, coi pannelli fotovoltaici del tetto, era per i bimbi un esempio educativo concreto di sviluppo sostenibile.
Gentili candidati a sindaco, che cosa ne pensate a proposito?
E'  giusto, secondo voi, che lo Stato -per risparmiare- da una parte chiuda interi reparti degli ospedali pubblici (come é successo e sta succedendo, per esempio, a S. Giovanni in Fiore, a Crotone ecc.) e dall'altra finanzi con i soldi pubblici strutture sanitarie private.  
               
4/03/2014 Vincenzo Rocco Lacava

11/11/2013

Progresso sociale?

Ho già espresso (sul social network) al Sindaco le mie perplessità in merito al trasferimento dei bambini della Scuola Primaria presso i locali della Scuola Secondaria di Primo Grado e le voglio ri-esprimere sul forum dell'Isola Amena, sperando di non apparire come un marziano, visto che (quasi) tutti i Cittadini sembrano aver salutato il fatto come un buon cambiamento nel senso della razionalizzazione logistica e, soprattutto, economica:
"Una casa di cura privata e sostenuta dai soldi pubblici in vece della scuola elementare? E i bambini della scuola elementare costipati come tante sardine in locali progettati per ufficio, nei quali non è rispettato lo standard di sicurezza legislativo di 1,80 mq per alunno?" E questo un cambiamento da salutare come progresso sociale? E' questa una buona decisione amministrativa?
V.R. Lacava, 13/11/2013

11/11/2013

"Lungi da me la polemica politica locale, non mi interessa, ma non credo che la nuova collocazione della scuola elementare possa essere considerata solo positivamente. Ben vengano i risparmi, soprattutto di questi tempi, ma c'è anche il rovescio della medaglia da considerare, s'è stato possibile accorpare le due scuole è solo perchè le nascite si sono terribilmente ridotte, i giovani non sono più nelle condizioni di sposarsi e mettere su famiglia, molte famiglie vanno a trovare fortuna in altri lidi. I nostri paesi stanno morendo, le nostre scuole stanno morendo. A Castelsilano e Cerenzia alcuni genitori hanno iscritto i figli presso le scuole medie di San Giovanni in Fiore per evitare la frequenza nelle pluriclassi, a Santarania, ad Altilia e in tanti altri piccoli centri, sono state soppresse le sezioni della scuola materna ed è auspicabile che tra non molto toccherà anche alle sezioni della scuola primaria. Le scuole che ancora non sono state coinvolte nel dimensionamento sono quelle i cui iscritti sono in gran numero extracomunitari. Inevitabilmente tutto questo investe anche la scuola superiore di secondo grado, dove tipologie di istituti diversi vengonio accorpati solo ed esclusivamente seguendo la logica dei tagli alla spesa pubblica. Vi sembra una vittoria questa? Che i politici, oltre a far quadrare i conti, si facciano anche un esame di coscienza e inizino seriamente a trovare soluzioni efficaci affinchè tutti i cittadini possano ricominciarea a vivere dignitosamente!"
Risparmiare va benissimo, ma dietro alla nuova ubicazione della scuola primaria c'è una triste verità, la gente non fa più figli perchè non può mantenerli, i giovani non possono sposarsi e mettere su famiglia, c'è un'ondata di nuova emigrazione. Svegliamoci, i nostri paesi stanno morendo, le nostre scuole stanno morendo, ecco perchè si accorpano!
    Angela Sgro

O magari c'è anche altro. Chissà che succederà se fra qualche anno ci sarà, come tutti ci auguriamo, una inversione di tendenza verso un incremento demografico con una discreta crescita della popolazione scolastica? Beh, comunque la cosa non ci riguarda, la testa se la gratteranno gli amministratori del futuro. L'importante è che ognuno realizzi i propri sogni.
Peppino Marino

 

                                                     

 

1 1 <script>
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2  http://s5.histats.com/stats/r.php?371533&100&25&urlr=&www.webalice.it/giuseppe.marino50/Forum/Dibattiti.htm