Filastrocca della lana,
stanotte arrivava la Befana
volando in cielo di tetto in tetto
quando ogni bimbo dormiva nel letto,
poi s’infilava attraverso i camini
per consegnare i suoi doni ai piccini
e, alla luce fioca dei lumi,
riempiva le calze di dolciumi.

Caramelle, confetti e torroni
Portava in dono ai bimbi buoni,
ma bimbi buoni eran tutti quanti
ché non esistono bimbi birbanti
e, a quelli un po’ speciali,
portava in dono anche altri regali:
cavallucci, balocchi e trenini
per la gioia di grandi e piccini.

Ora però, la vecchia col sacco
di regali ne porta un bel pacco:
IMU, IRPEF e patimenti,
CIG, accise e licenziamenti,
e la benzina che costa un occhio
per cui si torna a viaggiare col cocchio.

Aumentano gli indici catastali,
i pedaggi autostradali,
la luce, il gas, i medicinali,
le addizionali regionali
e noi, da questi aumenti oberati, 
pensiamo ai poveri deputati
che hanno scoperto, per gli dei!,
d’essere i più poveri fra gli europei.

Pensiamo alle schiere di milionari
che di Ferrari son proprietari
in quel di Cortina perseguitate
dalle agenzie delle Entrate
sol perché al fisco han dichiarato
un reddito da povero disoccupato.

Che tempi grami, cara Befana,
altro che sacchi e sacchi di doni!,
con la pensione non indicizzata
anche per te sarà mal’annata.

Coraggio, amici,
non lasciatevi abbattere dalla crisi; a tutto si rimedia.  Ricordate l'insegnamento dei nostri vecchi. Questa notte, a mezzanotte precisa, le pietre sui sentieri si trasformeranno in pepite d'oro; approfittatene e visto che anche stavolta per le olive è stata mal'annata, ricordatevi che alla mezzanotte dalle fontane pubbliche sgorgherà olio extra, extra vergine; fatene una bella scorta alla faccia dello spread, dei tagli e delle banche . E non dimenticatevi di "abbuttare" gli animali, "ca si restanu riuni ve malericianu!"
Buona Epifania a tutti.
   Peppino Marino

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