Enzo Loria Caccuri - Castello - 5-17 agosto 2006 |
Tra
le tante iniziative che caratterizzano l’agosto caccurese, tra gli
innumerevoli appuntamenti che richiamano in paese turisti, visitatori e
intellettuali, va segnalata, per spessore culturale, la personale
d’arte di Enzo Loria - pittore caccurese affermato, pur se schivo e
restio ad ogni logica di mercato - inaugurata lo scorso 5 agosto nelle
splendide sale del castello di Caccuri. Enzo
è nato a Caccuri nel 1948, ma, da moltissimi anni, vive a Mogliano
Veneto. In questa cittadina ha avuto l’opportunità di frequentare
l’”Artis Domus” , un’accademia frequentata da molti pittori
affermati, tra i quali Vittorino De Pieri. Successivamente è entrato a
far parte del Centro Artistico G. Piranesi. L’artista Caccurese ha
esposto a Mogliano veneto, Padova, Venezia, Treviso, Stoccarda, Monaco
di Baviera, Weissensteim, oltre, che, naturalmente, nella stessa Caccuri
e a San Giovanni in Fiore. Alcuni suoi quadri fanno parte di collezioni
private in Italia, Germania, Svizzera e Austria. Enzo, nel corso della
sua carriera, ha attirato l’attenzione di numerosi critici d’arte,
da Plinio Cagnin a Luigi Scala, a G. Mugnone. che hanno avuto per lui
giudizi molto lusinghieri.
Secondo Plinio Cagnin “Nei paesaggi di Loria regna un silenzio
d’altri luoghi, un sospeso richiamo colmo di malinconia. La Laguna si
perde in una profondità luminosa verso un infinito che è solo un
sentimento e un presagio e si trascina dietro le presenze dolci delle
case e delle isole” e Luigi Scala osserva che “Quello che Enzo Loria
dipinge nei suoi quadri non è tanto il paesaggio lagunare veneziano,
quanto il sentimento che esso suscita nell’autore.”
Osservando
attentamente i quadri esposti in questa occasione e che rappresentano
scorci, angoli suggestivi della
laguna veneta (amati
dal grande Heminway che vi si recava a cacciare gli uccelli acquatici),
riprodotti con una tecnica che definirei mini invasiva, con
delicatezza, sfumandone i contorni per renderli quasi impalpabili,
placidi, silenziosi, non ho potuto fare a meno di richiamare alla mente
i versi sublimi de “L’infinito” del Leopardi,
i “sovrumani silenzi e profondissima quiete” che danno pace e
ristoro all’animo umano oggi
così turbato e scosso dalle vicende quotidiane. Le opere di Enzo Loria,
con quelle “pennellate riprese dal divisionismo che si mantengono su
toni chiari ricchi di sfumature che danno l’idea di una nebbiolina che
toglie il senso del tempo”, per dirla ancora con Luigi Scala, con quel
rispetto per la natura e per le cose che traspare da ogni sua tela, per
il lirismo che sanno esprimere, conciliano l’uomo con se stesso e con
la natura e infondono nell’animo sentimenti di
pace, serenità e amore per il bello e per il giusto.
La personale del pittore caccurese rimarrà aperta fino al 17
agosto. |