Ultimo aggiornamento:
17/04/2001

Spazio telematico indipendente - Mensile d'informazione tecnica e tecnologica - Anno Primo - N°1

Il motore…..ti ricerca

La cultura del restauro        architettonico sta da non molti anni generando riflessioni e prese di posizione che vanno senza dubbio analizzate. Considerazioni che soltanto adesso trovano la giusta dimensione grazie alla facilità di alcune operazioni tecniche e tecnologiche che certamente aiutano il suo diffondersi.
L'evoluzione di tale pensiero nasce dopo anni ed anni di sopravvivenza ad una cultura troppo ristretta e provinciale. Una cultura troppo racchiusa in vincoli e divieti che ha fatto si che gli interventi generati da essa non risultino degni di questo nome. Una serie sistematica di opere che molte volte non avendo nulla a che vedere con la struttura in se stessa, divenivano delle aggiunte più o meno occulte, oppure troppo evidenti e discostanti dall'oggetto di restauro (inteso in questo caso in senso lato). Tutto ciò rendeva la struttura monumentale tutt'altro che in armonia con il resto.
Nel corso degli anni questo tipo di cultura ha visto perdere di credibilità a causa sia della precarietà ed inadeguatezza dei

materiali utilizzati, ma soprattutto per la mancata comprensione storica ed artistica che un restauratore deve e può avere. In tale panorama cresce e si diffonde una cultura generata già da molto tempo fa grazie a Viollet le Duc e che vede oggi tra gli altri Paolo Marconi come uno dei suoi più fedeli paladini.
La riscoperta per il gusto della storia dell'architettura tecnica ha trovato nel pensiero dei nuovi restauratori una fonte inesauribile di idee e di soluzioni. La riscoperta della storia dell'arte e dei materiali sono alla base di tutto. Come quella di figure artigianali locali che riusciranno a trovare in questo modo risorse inaspettate dopo anni ed anni di crisi. L'insieme di tutte queste componenti guidate abilmente da un restauratore colto e preparato, sia dal punto di vista umanistico che tecnico e tecnologico, possono far si che un intervento potrà essere finalmente una vera a propria testimonianza del mantenimento sia della materia che del significato architettonico. Elementi fondamentali per la riuscita di restauri anche a volte

difficili e laboriosi.
Tutto ciò comporta dal punto di vista economico dei costi elevati in confronto ai metodi classici di conservazione e consolidamento ma, se si tiene conto delle lungaggini e complesse operazioni del cantiere, ci si rende conto che tali costi possono essere una garanzia di affidabilità soprattutto quando questo genere d'interventi hanno buone possibilità di essere definitivi. Del tutto opinabile invece se riferiti a interventi invasivi e sconvolgenti dell'assetto tecnologico e strutturale di un edificio in muratura.
L'individuazione delle condizioni essenziali per la riuscita di tale intervento risultano di facile individuazione. Prima di tutto la presenza, come già accennato, di strumenti idonei a gestire ed indirizzare gli interventi come i manuali. Poi la specializzazione della manodopera che deve ritornare ad essere più artigianale grazie ad una preparazione specifica e qualificata. Assieme ad essa la presenza di un tecnico restauratore che riesca a individuare grazie

E' ormai finito il tempo dei motori di ricerca destinati soltanto al mantenimento delle proprie funzioni. Di vecchi siti ancora limpidamente scolpiti nella nostra memoria. Sembra sia passata un eternità da quando ve ne erano alcuni che destinavano essenzialmente le loro attività alla semplice ricerca di milioni e milioni di pagine web. Erano chiamati propriamente "motori di ricerca". Eppure è bastato qualche anno per renderci o non renderci conto che le attività e gli interessi legati alla rete ci stavano scorrendo sotto i piedi, o meglio sotto il mouse.
Tramite un insieme di azioni di promozione, a volte fin troppo esasperate, ci hanno proiettato  verso un l'utilizzo frenetico del web e delle sue molteplici attività ed applicazioni. Il vecchio motore di ricerca allora ha subito un vero e proprio sconvolgimento. Rivoltato come un calzino si è tramutato d'incanto in un portale, in un banner o addirittura in un sito di commercio elettronico. Stravaganze ed evoluzione degli affari sulla rete si è detto. D'accordo ma il problema per gli utenti più tradizionali e, forse più sprovveduti, è coinciso con il vedersi recapitare, dopo una ricerca più o meno centrata, una quantità industriale di indirizzi di pagine web più a sfondo pubblicitario che effettivamente legate alla ricerca in questione. Certo il numero e l'abilità dei soggetti e dei manager di alcuni portali ha fatto evidentemente centro. Il vecchio motore di ricerca a questo punto non poteva mantenersi soltanto tale ma evolvere verso un servizio il più completo possibile.
Si è passati quindi da vecchi e pochi a molti e quasi identici. Da Yahoo, in passato soltanto in inglese, ad Altavista. E poi Virgilio, Lycos e così via tanti altri.
Se siete ancora tra i pochi da svezzare nella rete e provate a ricercare qualcosa o qualcuno a cui dedicare la vostra attenzione allora il buon vecchio motore addobbato a festa risulta il mezzo attraverso il quale indirizzarci. L'impatto inizialmente molto rapito da banner e affini ci distoglie in molti casi dal motivo per cui ci siamo collegati, ma dopo aver passato questa fase individuiamo la classica "casella" all'interno della quale scrivere le famose parole magiche
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