Agosto 2004

7.8.2004

... Si viaggiare, rallentando per poi accelerare...E si, cari amici, sono andata in vacanza; una settimana fa ho buttato 4 stracci in valigia e  .... via ..... E ho viaggiato, per la prima volta dopo un tempo che mi è sembrato infinito, ho viaggiato, viaggiato col gusto di viaggiare, guardandomi intorno, gustando il paesaggio, fermandomi ad ammirare quanto di bello mi trovavo ad incontrare. Tutto l'opposto di quel muoversi per arrivare che rendeva un incubo i miei spostamenti. Bella l'Italia, bellissima nella sua afosa pianura, bellissimi gli appennini da attraversare tuffandosi nel verde e dolcissime le colline ... del cuore verde d'Italia! Si sono andata in Umbria e visto che quello che succede in alto succede anche in basso - come in cielo così in terra - e ciò che si manifesta nel macrocosmo si rispecchia nel microcosmo e viceversa, anch'io andando dritta al cuore di una terra sono andata in realtà al cuore di me stessa. Quel peso che da qualche tempo sentivo in mezzo allo sterno, a volte leggero e sordo, a volte forte e sfacciato non era il sintomo da raccontare a un illustre cardiologo ma era un messaggio profondo della mia anima, un'occasione da cogliere e io l'ho colta. Avvicinarmi alla sofferenza altrui, guardarla in faccia, toccarla con mano, ha significato in realtà far venire a galla la mia sofferenza, per scoprirmi più forte, coraggiosa e determinata..

8.8.2004

Belli i quaderni di Keith Haring: il mio ha un grande cuore sulla copertina formato da tanti "omini" con i loro cuoricini rossi. Grazie a chi mi ha fatto conoscere questo stupendo artista. Per ora, visto che non mi sono portata il pc portatile, queste pagine di una bella carta leggermente ruvida e la mia matita HB sostituiscono lo schermo e la tastiera. E devo dire che la cosa non mi dispiace: rende più che mai immediata l' "esternazione" dei miei "illuminati" pensieri. Pensieri: ma voi ci pensate quando pensate? Lo sapete che ogni vostro più piccolo pensiero crea un universo? E lo sapete che niente va perso nella grande memoria dell'universo? Che l'amore chiamerà altro amore? Che noi ci ritroviamo, di era in era, di vita in vita, come grappoli d'amore? Si dice che non ci possiamo scegliere i genitori e la famiglia in cui andremo a nascere ne la vita che faremo ma non è così. La nostra anima immortale, quando sente che è giunto il momento di reincarnarsi per avanzare nel suo cammino evolutivo, viene attirata dai legami instaurati nelle vite passate, sceglie quale sarà il destino che vorrà affrontare in quella vita, dove vorrà arrivare, fino a che punto sarà disposta a mettersi in gioco. Chi si trova a nascere come me in una famiglia "particolare", con una madre di cui prendersi cura quando le leggi di natura direbbero il contrario, si pone subito delle domande fondamentali perché è molto, molto arrabbiata con tutto l'universo: "perché doveva toccare proprio a me una cosa così?" si chiede. E poi comincia a dirsi che è sfortunata e ce l'ha con il mondo intero. So che si può rimanere incazzati così tutta la vita e morire incazzati per rinascere incazzati. Oppure ... " Dipende, tutto dipende,  da che parte guardi in mondo tutto dipende"  ... oppure si sceglie di guardare il mondo da un'altra angolazione. Anch'io ho cominciato a guardare il mondo da un'altra angolazione e tutto è cambiato. Allora, forse, io ho scelto questa vita perché è la strada migliore per capire cose che non avevo mai capito, per acquistare la forza che non ho mai avuto, per allargare la coscienza su piani inesplorati. Questo pensiero, questa sicurezza mi da una grande forza, fa si che usi al meglio al mia energia, che viva pienamente sentendomi al posto giusto nel momento giusto. Grazie, niente applausi.

9.8.2004

Wok! Ma voi ce l'avete il wok? L'anno scorso mio marito, unico, supremo, intoccabile cuoco di casa, ha detto che proprio non si poteva proprio più stare senza! Ma voi lo sapete cos'è il wok, vero? Beh, se ci fosse ancora qualcuno che ha qualche dubbio, il wok è una via di mezzo tra una padella alta e una casseruola bassa, anzi neanche tanto bassa, con il fondo piatto e i bordi che vanno verso l'esterno. Ma si quelle pentole che si vedono nei film sulla guerra in Vietnam, intorno alle quali si affannano - mica poi tanto, le donne orientali non si affannano mai .... mah!  - bellissime ragazze che rimestano riso basmati, pollo a pezzi e verdure! Ecco quello è il wok. Vuoi vedere che mio marito con tutti i film sul Vietnam che ha visto spera che prima o poi appaia miracolosamente nella sua cucina una di queste bellezze orientali? Immagino che ci siano tante misure di wok... noi sicuramente abbiamo la più grande! L'unico posto in cui lavarlo agevolmente dopo l'uso è la vasca da bagno. Io che lo lavo nel lavello accuratamente sgombrato; allago comunque metà del pavimento di cucina! Però ci si cucina così bene..... e poi vuoi mettere poter dire: buono vero, sai è cotto col wok, il calore si distribuisce meglio! L'importante quando lo acquistate assicuratevi che stia nel cestello della lavastoviglie.

10.8.2004

Sono trascorsi esattamente 21 anni da quell'estate del '83. Eppure sembra ieri! Si, stesse montagne verdi, fresche, odorose di terra e di muschio, umide e ombrose. Ci sono tornata la scorsa estate nel nostro bosco, appena sopra il paese, su per quella mulattiera dove noi correvamo la notte tenendoci per mano, al buio, ridendo, ansimanti, eccitati per lo sforzo, la paura di essere scoperti, la voglia di baciarci e di toccarci. Mi stupisco quando sento che c'è chi ancora chi pensa che fare l'amore sia una copula furtiva e annoiata unione di sessi stanchi. No, fare l'amore è tutta un'altra cosa e noi, là, nel nostro bosco facevamo l'amore, senza unire i nostri corpi di ragazzini. Noi facevamo l'amore baciandoci, sfiorandoci, abbracciati in preda all'eccitazione che inumidiva i nostri indumenti del nostro sudore e dei nostri umori. Per poi correre giù per quelle strade antiche al rintocco della campana della chiesa, che come una moderna Cenerentola mi riportava alla quotidianità, lontana dal nostro sogno. Sono tornata anche giù al fiume, oltre il mulino, sull'enorme masso che ostruendo come una diga il ruscello che non sa ancora di diventare fiume, forma una bella pozza, limpida, abbastanza profonda per  tuffarsi e nuotare. Mi sembra di sentire le nostre risate e le canzoni di Baglioni e poi, via, sulla tua 500 "decappottabile". Come ti ho amato D., come ti ho amato. E anche se non ho condiviso la mia vita con te, come allora credevo, la bella e serena amicizia che con intelligenza siamo riusciti a mantenere mi fa ricordare quei tempi ormai lontani con una dolce malinconia che mi scalda il cuore, certa di aver vissuto in pienezza quei bei momenti, senza rimpianti, avendo detto e fatto tutto ciò che in quel momento il cuore mi suggeriva. Quando ti ho rivisto, ormai 3 anni fa, quasi 40 enne funzionario di banca, sposato e per  scelta senza figli,  mi ha fatto piacere rivedere quella scintilla nei tuoi occhi neri come la pece e penetranti come 2 spilli, quella scintilla che mi ha fatto rivedere ai tuoi occhi la ragazzina che so che tu hai amato tanto.

11.8.2004

Ieri, San Lorenzo, notte di stelle cadenti, di desideri nascosti, urgenti da realizzare. Io ho sempre avuto l'abitudine di coricarmi nel prato e rimanere lì, a volte sola, a volte in compagnia, ad ammirare la volta celeste, qui tra le mie montagne, dove la notte di San Lorenzo è la notte della festa attesa tutto l'anno e dove l'inquinamento luminoso non esiste e anche un neofita astronomo può individuare senza difficoltà l' Orsa maggiore e l'Orsa minore, la Via Lattea, dove Venere appare lucente come non mai. Quest'anno no, ho guardato il cielo ma non ho cercato stelle cadenti perché mi sembrava inopportuno chiedere più di quello che avevo avuto. Ho espresso un desiderio, grande, importante, fondamentale e sono stata esaudita. Questo per ora mi basta. Ricordo di aver letto una volta che le nostre preghiere vengono sempre ascoltate se formulate col cuore e nel modo giusto ma che spesso noi siamo imprecisi, non ci rendiamo conto fino in fondo della portata e delle conseguenze della realizzazione di questi desideri. o i nostri tempi non si rivelano i tempi che il cosmo ha previsto e ciò che vogliamo arriva troppo presto, quando noi non siamo ancora pronti o troppo tardi quando ormai si sembra inutile e allora noi non ci accorgiamo che quello che abbiamo chiesto è li tra le nostre mani. Ma io sono stata esaudita, per una via strana che nemmeno la mia fervida fantasia avrebbe potuto immaginare ma il risultato è qui e la mia vita ne è la testimonianza viva. Io, per quest'anno, non mi sento di chiedere altro.  

12.8.2004

Ci sono canzoni che le senti e ti portano la nostalgia del futuro, sono come presagi vaghi a cui non sai dare una definizione precisa. "Rimmel" me la fece ascoltare D., 21 anni fa e mi disse :- è una canzone importante, mi ricorda il mio primo amore R. - Perché lo raccontava a me, cosa c'entravo io con quel amore finito? Ma lui me l'ha data come un tesoro prezioso, consolazione per i momenti tristi, risorsa contro la solitudine dell'abbandono. La dono a voi... Rimmel - Francesco de Gregori

E qualcosa rimane, fra le pagine chiare e le pagine scure. E cancello il tuo nome dalla mia facciata, e confondo i miei alibi e le tue ragioni, i miei alibi e le tue ragioni. Chi mi ha fatto le carte, mi ha chiamato vincente, ma uno zingaro, è un trucco. E' un futuro invadente, fossi stato un po' più giovane l'avrei distrutto con la fantasia, l'avrei stracciato con la fantasia. Ora le tue labbra puoi spedirle a un indirizzo nuovo la mia faccia sovrapporla a quella di chissà chi altro. Ancora i tuoi quattro assi, bada bene di un colore solo, li puoi nascondere o giocare come vuoi, o farli rimanere buoni amici come noi. Santa voglia di vivere, e dolce venere di Rimmel. Come quando fuori pioveva e tu mi domandavi, se per caso avevo ancora quella foto, in cui tu sorridevi e non guardavi. Ed il vento passava sul tuo collo di pelliccia e sulla tua persona, e quando io, senza capire ho detto "si", hai detto: "é tutto quel che hai di me", è tutto quel che ho di te. Ora le tue labbra puoi spedirle a un indirizzo nuovo, la mia faccia sovrapporla a quella di chissà chi altro. Ancora i tuoi quattro assi, bada bene di un colore solo, li puoi nascondere o giocare con chi vuoi, o farli rimanere buoni amici, come noi.

13.8.2004

Quando d'estate vado in riviera e faccio la canonica, irrinunciabile passeggiata serale, normale conclusione della giornata del perfetto turista vacanzista dai lidi ferraresi a Cattolica, passo davanti  al Roxy Bar... La prima volta che ci sono passata davanti avevo su per giù 17 anni e la radio passava proprio quella canzone di Vasco e io mi immaginavo a 30, 35 anni dove sarei stata? Cosa avrei fatto? E i miei amici che fine avrebbero fatto loro? Alcuni si sono persi, qualcuno è morto ma io G. e S. anche questa estate eravamo là, con la nostra birra, seduti al Roxy Bar ... i ragazzi di allora....

"e poi ci troveremo come le star a bere del whisky al Roxy Bar, o forse non ci incontreremo mai ognuno a  rincorrere i suoi guai, ognuno col suo viaggio, ognuno diverso, ognuno in fondo perso dentro i fati suoi..."

Vasco Rossi - Vita Spericolata

15.8.2004

Buon Ferragosto! Una frase banale, detta con sincerità, con amicizia, con semplicità a volte può assumere i significati più strani e dolorosi. Dedico questa canzone a Bishop, cui il 15 agosto di 6 anni fa ha cambiato la vita, augurandogli di riuscire a viverla al meglio questa nuova vita, questa seconda occasione che gli è stata donata. Un bacio.

Vivere
è passato tanto tempo
Vivere!
è un ricordo senza tempo
Vivere
è un po' come perder tempo
Vivere.....e Sorridere!.......
VIVERE!
è passato tanto tempo
VIVERE!
è un ricordo senza tempo
VIVERE!
è un po' come perder tempo
VIVERE....e Sorridere dei guai
così come non hai fatto mai
e poi pensare che domani sarà sempre meglio
OGGI NON HO TEMPO
OGGI VOGLIO STARE SPENTO!
Vivere!
e sperare di star meglio
Vivere
e non essere mai contento
Vivere
come stare sempre al vento
VIVERE!......COME RIDERE!!!
VIVERE!
anche se sei morto dentro
VIVERE!
devi essere sempre contento!
VIVERE!
è come un comandamento
VIVERE..... o SOPRAVVIVERE....
senza perdersi d'animo mai
e combattere e lottare contro tutto contro!.....
OGGI NON HO TEMPO
OGGI VOGLIO STARE SPENTO!.....
VIVERE
e sperare di star meglio
VIVERE VIVERE
e non essere mai contento
VIVERE VIVERE
e restare sempre al vento a
VIVERE.....e sorridere dei guai
proprio (così) come non hai fatto mai
e pensare che domani sarà sempre meglio!!!!!

Vasco Rossi

16.8.2004

A tre anni Lei si guarda e vede una Regina.

A otto anni Lei si guarda e vede Cenerentola.

A quindici anni Lei si guarda e vede una Brutta sorella (mamma non posso andare a scuola con questo aspetto qui).

A vent'anni Lei si guarda e si vede troppo grassa/troppo magra/troppo bassa/troppo alta/con i capelli troppo lisci/troppo arricciati ma decide che uscirà di casa lo stesso.

A trent'anni Lei si guarda e si vede troppo grassa/troppo magra/troppo bassa/troppo alta/con i capelli troppo lisci/troppo arricciati ma decide che non ha tempo di risistemarsi e che uscirà di casa lo stesso.

A quarant'anni Lei si guarda e si vede troppo grassa/troppo magra/troppo bassa/troppo alta/con i capelli troppo lisci/troppo arricciati; ma dice: almeno sono pulita ed esce di casa lo stesso.

A cinquant'anni Lei si guarda e si vede esistere e se ne va dovunque abbia voglia di andare.

A sessant'anni Lei si guarda e ricorda tutte le persone che non possono più nemmeno guardarsi allo specchio. Esce di casa e conquista il mondo.

A settant'anni Lei si guarda e vede saggezza, capacità di ridere e saper vivere, esce e si gode la vita.

A ottant'anni non perde tempo a guardarsi. Si mette in testa un cappello color porpora, esce per divertirsi con il mondo.

Questa sera ho infilato il mio cappello color porpora sotto lo sguardo divertito di un gruppo di 16enni e ho ballato tutta la sera. Infilatevelo anche voi: credetemi vi starà benissimo.