VILLENEUVE DIPINGE DI VIOLA LE SUE AMBIZIONI
"Williams migliore, è presto per rassegnarsi"



SILVERSTONE - Un bel viola shocking. Questo è il nuovo colore dei capelli di Jacques Villeneuve. Con questa acconciatura che provocherebbe ondate di terrore scaramantico nei teatranti di tutto il mondo, il pilota della Williams si è presentato ieri nell'atmosfera molto british della Brooklands suite dell'autodromo di Silverstone per ricevere il premio "Mike Hawtorn" che ogni anno viene assegnato al più meritevole pilota inglese, o del Commonwealth, e che, negli ultimi anni era stato appannaggio esclusivo di Damon Hill.
Anche Mike Hawtorn era un tipo eccentrico, correva con la cravatta a farfalla e si divertiva molto a fare il suo mestiere. La passione per le auto, però gli fatale: morì nel '59 al volante della sua Jaguar Mk 1 a Guilford, a pochi chilometri da Londra, mentre stava ingaggiando un amichevole duello sull'asfalto bagnato con un suo collega a bordo di una Mercedes 300 Sl.
Oggi, capelli viola a parte, i piloti sono gente molto più professionale. Ma proprio per questo ogni tanto qualcuno si chiede: ma si divertiranno ancora a fare questo lavoro?

Ieri a Silverstone questo quesito un po' fuori tempo è rimbalzato tra le facce accigliate di Schumacher, Villeneuve, Hill e Herbert. Hanno reagito come se l'argomento non li riguardasse, una cosa a cui non si pensa quasi più.

"Divertirsi guidando?" - si è chiesto anche Villeneuve - certo, le corse dovrebbero essere un piacere. Ma è sempre difficile, le macchine cambiano continuamente, sono delicate, difficili da mettere a posto, c'è sempre una cosa che qui va bene e la settimana dopo è un disastro. "L'anno scorso - ha continuato il canadese - erano larghe e avevamo le slick. Adesso sono più strette e con le gomme rigate. Ecco, se potessimo tornare alle slick forse l'aria cambierebbe e ci si divertirebbe. Forse".

Villeneuve l'anno scorso, qui, era al centro dell'attenzione: si spostava circondato da una mischia si microfoni e telecamere. Vinse il Gran Premio d'Inghilterra e poi anche il titolo. Perché questo ragazzo con i pantaloni sdruciti e i capelli viola è il campione del mondo, dopotutto. Anche se ogni tanto parla come se fosse una vecchia gloria: "La macchina dovrebbe andare meglio che a Magny Cours - dice Villeneuve - anche se sarà difficile apprezzare il miglioramento delle Goodyear se la temperatura resta così bassa. Vorrei tanto riuscire a lottare per un buon posto ma se quelli, Ferrari e McLaren, non faranno errori, sarà difficile vedere il podio. Ma ci sono ancora molte corse, è presto per rassegnarsi".

E il futuro? Villeneuve non ha ancora deciso. "Cambiare squadra tanto per fare una cosa diversa non ha molto senso, nella nuova scuderia della Bar ho degli amici, potrei forse correre per loro ma dovrei essere certo del loro potenziale vincente, altrimenti il rischio è grosso. Ma se resti troppo a lungo in una squadra va a finire che poi trovi tutte le porte chiuse. Ci penserò."

Tratto da "La Gazzetta dello Sport" Luglio 1998


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