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Heinz Von Albis Il mio nome è Enzo D’Albis, in arte Heinz Von Albis, classe 1945, batterista. La passione per la musica mi fu trasmessa da un prozio contrabbassista che visse in America negli anni d’oro della musica jazz (1930/40) e da uno zio, altrettanto appassionato di musica (acquistava dischi dall’America), col quale passai l’infanzia ascoltando jazz. Per me la musica non fu soltanto ascolto: mia zia era insegnante di pianoforte e con lei cominciai a studiare questo strumento sin dall’età di 5/6 anni. La svolta arrivò quando lo zio mi regalò un LP, importato dall’America, di Buddy Rich, uno dei migliori batteristi dell’epoca. Ascoltare quel disco fu un colpo di fulmine: sospesi le lezioni di piano per intraprendere quelle di batteria, prima con un’insegnante privato poi alla Scuola Musicale del Jazz di Milano del Maestro Pupo De Luca. La batteria mi era già entrata nel sangue. A 16 anni iniziai a suonare con alcuni compagni di scuola, uno di questi era un cantante di rock & roll che imitava Elvis Presley e sarebbe presto diventato famoso: Bobby Solo. Intrapresi quindi la carriera professionista collaborando con cantanti noti quali Bobby Solo, Milva, Ombretta Colli, Giorgio Gaber e Franco Battiato. Dopo un periodo di stasi, ripresi come semiprofessionista in band formate da ex professionisti quali Chuck Fryers (Ex Sorrow) e Trutz “Viking” Groth (Ex Kim & the Cadillacs). Con Chuck formammo una rock-blues band, Fryers & Friends, e incidemmo un disco autoprodotto: First. Dopo 12 anni di onorata carriera nei locali dell’alt’Italia, lasciai la band per trasferirmi da Milano a Rasai, un piccolo paese tra le prealpi feltrine. Qui suono molto meno (a parte qualche serata con Trutz) e posso dedicare il mio tempo libero all’altra passione trasmessami dalla mia famiglia: quella per le ferrovie. Mio padre e mio nonno erano Capostazione, mia madre era impiegata presso le Ferrovie Nord di Milano e il primo trenino elettrico Maerklin mi fu regalato a 8 anni. Da diversi anni lavoro alla costruzione di un plastico di ferromodellismo ispirato agli ambienti tipici della Svizzera. Questo è tutto, se a qualcuno interesserà leggere queste righe potrà conoscere una storia come tante di un musicista che ha passato la vita “On the roads” a percuotere quelle quattro pelli per fortuna sintetiche (sono animalista, vegetariano e contro la caccia).
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