Nero Pastello Ala Grigia: facciamo pulizia di errate credenze!



Maschi nero pastello ala grigia bianco
(allevamento F. Chieppa - foto Alcedo)  Femmine nero pastello ala grigia giallo brinato
(allevamento F. Chieppa - foto Alcedo)
A sinistra: maschi nero pastello ala grigia bianchi; a destra: femmine nero pastello ala grigia giallo brinato.



Preambolo

Sul nero pastello ala grigia, affascinante e non facile canarino di colore melaninico, girano da tempo infondate dicerie inerenti la sua selezione. Ciò che è più grave è che spesso le inesattezze sono sostenute in guisa di insegnamento teorico, da esperti addetti ai lavori. La circostanza è decisamente negativa ai fini della valorizzazione di questo splendido canarino che dovremmo invece correttamente preservare e divulgare, mediante un rinnovato approccio tecnico e scientifico alla sua selezione. Facciamo dunque pulizia di consolidate false credenze. Consideriamo finalmente lo splendido tipo con una nuova mentalità che possa dare lustro alle selezioni italiane.

Accoppiare femmine brutte per produrre maschi belli e conformi allo standard di razza

Sonora inesattezza - a mio avviso - che se recepita e seguita dagli allevatori italiani, non potrà che portare a progressi selettivi stentati ed incerti e, nel complesso, ad una involuzione dei nostri ceppi di nero pastello ala grigia. Ma quandomai si è visto che per produrre maschi belli, occorre privilegiare femmine brutte!!! Ma quandomai da un padre bell'uomo e madre racchia escono fuori tutti figli maschi modelli da copertina di riviste di moda...??? Questo principio è una falsa leggenda metropolitana del passato, sulla quale ci sono inciampato anche io agli esordi del mio noviziato di allevatore di nero pastello ala grigia. E' una panzana antiscientifica, probabilmente diffusa "ad arte" da allevatori "ipercompetitivi", scarsamente sportivi e privi di scrupoli. Oggi va cancellata dal nostro bagaglio tecnico!!! Cosa intendiamo per "maschi belli"? Il soggetto magnificamente "lunettato", con una distribuzione uniforme ed abbondante di "occhi di pernice" sulla livrea. Ma questo carattere distintivo del nero pastello ala grigia è determinato dai cosiddetti "geni minori modificatori" che, agendo in sinergia con il gene maggiore "pastello", determinano la caratteristica "superbrinatura" o "pomellatura" del piumaggio (in specie dorsale), uniformemente estesa nei migliori soggetti su tutto il capo. L'espressione fenotipica di questo carattere di pregio che contraddistingue il tipo è di matrice genetica "quantitativa". Questi geni "modificatori" esprimono il carattere in proporzione alla loro quantità/concentrazione nel genotipo del canarino (ecco perchè "poligeni" "geni ad attività quantitativa"). Allora, se noi accoppiamo femmine disegnate (intermedie) e scarsamente lunettate o affatto lunettate, noi conferiamo da parte femminile ai canarini che andiamo a produrre, pochissimi o niente geni modificatori. Quindi non ci sarà - come sarebbe auspicabile - una cumulazione di geni modificatori di provenienza materna e paterna, bensì una minorazione per via materna. Non so se ho reso l'idea. E come potremmo mai produrre con simile schema genetico-selettivo miope, incongruo e fallace maschi di pregio? Neppure femmine, ovviamente!!! Io accoppio con ottimi risultati selettivi, i maschi più lunettati a femmine idem e solo così si ottengono campioni razzatori di gran preggio e di entrambi i sessi. Cumulando i geni modificatori additivi che agiscono fenotipicamente in sinergia con il gene maggiore "pastello", produrremo l'ottimo nero pastello ala grigia.

I ceppi di nero pastello ala grigia italiani sono mediamente scadenti perchè molto ricchi di feomelanina, in particolare i bianchi

Verissimo, ma questo è avvenuto nel tempo per un errato schema selettivo praticato da molti allevatori italiani. Assurdamente si è privilegiato l'accoppiamento tra brinati (in particolare nel bianco - soggetti in sostanza a piuma lunga e larga), al fine di avere rapidamente canarini molto lunettati. Questo perchè la lunettatura o "occhio di pernice" del nero pastello ala grigia si manifesta fenotipicamente meglio - specie nei bianchi - nella categoria brinato, su un substrato cioè di piume a struttura morfologica lunga e larga. Però noi sappiamo che il Nero tipo base ha più feomelanina bruna nei soggetti di categoria brinata e la stessa cosa sussiste nel mutante nero pastello ala grigia. Basta selezionare accuratamente, mediante corretti e congrui accoppiamenti di intensivo per brinato - soggetti a piuma stretta con altri a piuma larga - per vedere scemare dal ceppo la feomelanina in eccesso.

Le femmine sono più brutte e meno lunettate dei maschi

Questo oggi è un tabù selettivo superato, obsoleto. Oggi disponiamo di linee femminili fenotipicamente identiche alle migliori maschili. Sono certissimo essere una questione di carica melaninina (eumelanina nera). Le femmine fenotipicamente più simili ai maschi, spesso hanno notevole saturazione di eumelanina nera (zampe e becco molto ossidati) e con frequenza - quando fenotipicamente veramente tanto spinte verso il modello "maschile" - sono "pelle nera", cioè a metabolismo ipertiroideo e sessualmente sterili o pochissimo ed incostantemente fertili. Il ritardo nel raggiungimento del tipo selettivo ideale nero pastello ala grigia nelle femmine, nasce dalla connaturale minore dotazione genetica e fenotipica di eumelanina nera e - di converso - dalla maggiore saturazione in feomelanina bruna del piumaggio femminile dei canarini di colore neri. Compreso questo meccanismo, non è impossibile ottenere apprezzabili miglioramenti per via selettiva anche nelle canarine.


Francesco Chieppa
- allevatore amatoriale di nero pastello ala grigia





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