Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano


Sentiero n°1

“Le Gole del Calore” 


Caratteristiche

Durata

Difficoltà

Dislivello

1 ora e mezza A/R

facile

76 m. ca.


 Sviluppo dell’escursione  

L'escursione comincia dal comune di Felitto, raggiungibile dalla costa ed in particolare da Paestum mediante la statale n. 166, che lambisce il limite settentrionale del Parco, e quindi la provinciale n.488.

Il percorso in auto, che in 19 km porta da Paestum fino a Roccadaspide, tocca in successione le falde dei monti Polveracchio (909 m.), Soprano (1.062 m.) e Vesole (1.210 m.) tutti ancora ricoperti da una folta vegetazione nonostante lo sfruttamento intensivo da parte dei locali. Superato il centro abitato di Roccadaspide si prosegue lungo la statale per pochi chilometri fino al bivio dove si imbocca la provinciale n. 488 per Castel San Lorenzo, paesino famoso per l'ottima produzione vinicola, attraversato il cui centro si percorrono circa 11 km per raggiungere l'abitato di Felitto

Giunti a Felitto, all'altezza delle prime case, si imbocca la strada asfaltata, lunga 1 km che porta al fiume Calore; l'automobile si può quindi parcheggiare in un parcheggio delimitato da una staccionata. 

Il sentiero da percorrere a piedi parte in corrispondenza di uno sbarramento e si sviluppa interamente lungo la riva destra del fiume Calore, consentendo di ammirare uno dei tratti più interessanti ed accessibili dell'intero corso del fiume.

Si continua a costeggiare il fiume, che presenta continue cascatelle, per circa mezz'ora fin quando il sentiero comincia a salire allontanandosi un poco dalla riva. Quindi il sentiero tende a ridiscende fino a raggiungere le Gole del Calore, un anfratto che conserva ancora intatto tutto il suo patrimonio botanico.   

In questa vera e propria oasi naturalistica si possono ammirare alte pareti calcaree a strapiombo sul fiume, perennemente umide e poco soleggiate, ed una ricca vegetazione costituita da fitti boschi di aceri, roverelle, allori, frassini e ornielli. Molto presente anche la macchia mediterranea con fillirea, mirto, lentisco, corbezzolo e ginestre. 

Per il ritorno si ripercorre il sentiero fino al parcheggio.