PARCO REGIONALE

ROCCAMONFINA E FOCE GARIGLIANO

 

 

 





FAUNA

I principali aspetti della fauna locale sono comuni a molte zone collinari e di bosco sub-montano della Campania. I monti di Roccamonfina, caratterizzati da zone boschive, presentano come tipici esponenti dell'avifauna: il cuculo (Cuculus canorus), il picchio (Dendrocopus sp.), la poiana (Buteo sp.), il gheppio (Falco tinniculus), la civetta (Athene noctua), l'allocco (Strix aluco), il gufo comune (Asia otus).

Nelle zone collinari sono presenti: il merlo (Turdus merula), il corvo (Corvus frugilegus), la gazza (Pica pica), il tordo(Turdus ericetorum) e molte specie di passeriformi.

Tra i mammiferi troviamo: il riccio (Erinaceus europaeus), la lepre (Lepus europaeus), il tasso (Meles meles), il toporagno (Sorex sorex), la volpe (Vulpes vulpes), la faina (Martes foina), la donnola (Mustela nivalis).

Tra i rettili è molto diffusa la vipera comune (Vipera aspis), la vipera dell'Orsini (Vipera ursinii), l'orbettino (Anguis fragilis), il pasturavacche (Elaphe quatuorlineata).

Tra gli invertebrati si nota la massiccia presenza di Ortotteri, Coleotteri e di Imenotteri. 


FLORA

La vegetazione dell'area in cui si estende il Parco, a partire da circa 400 m., è caratterizzata dalla presenza massiccia di "frutteti da castagno" (Castanea sativa) e da boschi cedui. Sulla sommità del Monte La Frascara (933 m), fustaie di castagno ricoprono una zona di notevole valore archeologico denominata "Orto della Regina". Il bosco di castagno associato spesso a cerro (Quercus cerris) ed acero (Acer acer), riveste le pendici del Monte Santa Croce e l'intera zona del Parco fino a Conca della Campania ed in direzione di Marzano Appio fino a Teano.

Se la flora arborea è piuttosto omogenea, il sottobosco diviene, durante il periodo primaverile, una esplosione di colori con crochi (Crocus vernus), bucaneve (Galanthus nivalis), primule (Primula primula), anemoni (Anemone virnalis), viole (viola viola) e sul finire della stagione primaverile fanno la loro comparsa le orchidee (Orchis orchis).

Particolare menzione merita la presenza di funghi, soprattutto porcini (Boletus edulis) ed ovoli (Amanita caesarea), che, nonostante la limitazione imposta dal comune di Roccamonfina, vengono raccolti senza riserve. A quote meno elevate, fino a circa 400 m. le associazioni vegetali del bosco di leccio (Quercus ilicis) hanno ormai, a causa della forte pressione antropica, lasciato il posto alla tipica alleanza delle coltivazioni a oliveti (Olea europaea) ed a vigneti (Vitis vinifera).

La macchia mediterranea è presente con forme arbustive come il corbezzolo (Arbutus unedo), il mirto (Myrtus communis), l'erica arborea (Erica arborea) ed al limite della zona di macchia e boschetto misto, costituito da roverella (Quercus pubescentis) e cerro (Quercus cerris), è presente il sorbo (Sorbus sorbus) molto diffuso in queste zone.

L'intera zona, dove il terreno è privo di coltivazioni, è ricoperta da arbusti di ginestra (Cytisus scoparius) e da cisto (Cistus sp.). Solitario si staglia qualche pino (Pinus marittima) mentre riuniti in piccoli boschetti spunatno i pioppi (Populus sp.).