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Ordine: Carnivori Famiglia: Mustelidi Genere: Lutra Specie: Lutra lutra |
La lontra comune o di fiume (Lutra lutra) può essere lunga 120 cm, compresi i 45 cm della coda, ed è caratterizzata da testa tondeggiante ed allungata, muso arrotondato e occhi piccoli, le orecchie sono corte e tondeggianti quasi del tutto nascoste dal pellame.
Le zampe sono cortissime e palmate, mentre il pellame è folto e corto di colore bruno. Possiede lunghi baffi sensibilissimi che le permettono di localizzare pesci e anguille individuandone anche i movimenti più lievi.
Ha i sensi acutissimi ed in particolare vede, fiuta e sente ottimamente.
Le lontre dedicano molto del loro tempo al gioco, che viene per importanza subito dopo la caccia e il nuoto.
Vive in tutta l'Europa, l'Asia continentale e insulare e l'Africa nord-occidentale.
In Italia la sua popolazione è stimata in un centinaio di individui, concentrati per il 70% nei corsi d'acqua di Basilicata, Campania e Puglia. Altri nuclei minori si trovano in Abruzzo, Calabria, Molise, Lazio e Toscana.
In Campania è presente nella maggior parte dei corsi d'acqua del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano ed in particolare nei fiumi Calore, Tanagro, Bussento, Lambro e negli affluenti dell'Alento, del Bodolato, del Palistro e del Mingardo. Un'altra colonia di lontre è presente, al di fuori del Parco, lungo il corso del Sele.
Per vivere ha bisogno di acque pulite e non frequentate dall'uomo, con le rive coperte da ampi tratti di foreste, dove vive scavando gallerie sotterranee che sboccano sempre sott'acqua, in genere a un metro e mezzo circa di profondità. Da questo sbocco parte una galleria lunga circa due metri che salendo obliquamente nel terreno conduce alla camera principale della tana, che è sempre assai spaziosa e tappezzata di erba asciutta. Una seconda galleria più stretta conduce dalla camera principale all'aperto sulla riva del fiume, favorendo il ricambio dell'aria.
Gli esemplari adulti vivono isolati, tuttavia le femmine tengono presso di sé la prole per molto tempo.
In genere dopo il tramonto và a caccia di pesci, in particolare trote, e continua la sua attività tutta la notte. Divora anche granchi, rane, topi d'acqua e piccoli uccelli.
Nei mesi invernali, quando l'acqua è gelata, cerca i buchi che si aprono nel ghiaccio e vi si infila per scendere in acqua alla ricerca di cibo.
La lontra ormai è giunta sull'orlo dell'estinzione a causa dell'azione devastante dell'uomo che, cementificando ed inquinando i fiumi, costruendovi ponti, case, strade e ferrovie ha ridotto drasticamente il suo habitat.
Inoltre, a causa dei danni che provoca alla fauna ittica, in quanto ottima pescatrice, è stata sempre perseguitata dall'uomo e anticamente venivano offerte ricompense ai cacciatori semplicemente per il suo abbattimento. Oggi è molto ricercata la sua pelliccia, usata per preparare vari capi di vestiario, mentre con i peli della coda si fanno pennelli e con la parte lanosa del pellame si confezionano copricapo.
Si stima che prima della sua protezione, avvenuta nel 1977, solo nel decennio 1963/1973 siano state abbattute in Italia 660 lontre.
Corbett & Ovenden - Guida ai mammiferi d'Europa, Murzio Editore, 1985; AA. VV. - Il mondo degli animali, Rizzoli, 1970. AA. VV. - L'Italia dei Parchi Naturali, Fabbri, 1999. |