FAINA

Caratteristiche - Diffusione - Habitat - Comportamento - Riproduzione - Bibliografia


 

Ordine: Carnivori

Famiglia: Mustelidi

Genere: Martes          

Specie:  Martes foina 

Nome dialettale: fuina

 

                                                       

Caratteristiche  

La faina (Martes foina) ha all’incirca le stesse dimensioni della martora (Martes martes), ma è più pesante; inoltre differisce da quest’ultima anche per la presenza di una larga macchia bianca sul petto e sulla gola, per la pelliccia più ispida e per avere la superficie plantare nuda. 

Molto particolari sono le orecchie a punta e la coda pelosa.

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Diffusione

La si trova in tutta l’Europa centrale e meridionale, ma è assente in Scandinavia, in Inghilterra ed Islanda. 

E’ presente in tutta Italia tranne che in Sicilia e Sardegna.

In Campania è presente sia nel Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano che in quello del Vesuvio.

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Habitat

Vive nelle foreste decidue, ma anche in aree collinose aperte e rocciose, e sulle Alpi raggiunge anche i 2400 metri di altitudine . E’ frequente presso le aree abitate dove può incontrare facilmente le sue prede.

Nelle Alpi, nei mesi estivi sale oltre il limite delle conifere, mentre d'inverno si ritira più in basso.

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Comportamento

E’ un animale principalmente solitario, ma nel periodo riproduttivo vive in piccoli gruppi familiari che si sciolgono alla fine dell’addestramento.

Spesso frequenta le abitazioni di campagna, insediandosi in solai, tetti, fienili e granai; altre volte si rifugia nelle cavità degli alberi, fra le rocce o nei cespugli di rovo.

Si muove soprattutto al crepuscolo e di notte per dare la caccia a topi, conigli, uccelli e ghiri; ma si nutre anche di insetti, anfibi, frutti selvatici e bacche. Inoltre si introduce nei pollai e nelle conigliere, saccheggiandoli e uccidendo quasi sempre tutti gli animali che vi si trovano.

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Riproduzione

Le faine (Martes foina) si accoppiano in tarda estate, ma lo sviluppo degli embrioni è ritardato, così che i cuccioli, da 3 a 5, nascono solo nella primavera successiva tra aprile e maggio.

Questo adattamento particolare, presente anche in altri Mustelidi, consente di ritardare la gestazione in modo che i piccoli vengano alla luce nel periodo più adatto al loro successivo sviluppo.

Comunque al momento della nascita vengono deposti in una soffice tana ricoperta di penne, peli e fieno dove vengono curati amorevolmente dalla madre che li allatta per 8 settimane.

Durante questo periodo, ed anche successivamente, ha luogo l’addestramento, durante il quale la femmina difende strenuamente i suoi piccoli, che diventano indipendenti all’età di 3 mesi.

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Bibliografia

Corbett & Ovenden - Guida ai mammiferi d'Europa, Murzio Editore, 1985;

De La Fuente F.R. - La Volpe. I piccoli carnivori. I taccuini di Airone n. 1-16, Mondadori, Milano 1983/84;

Toschi A. - Fauna d'Italia vol. VII, Calderini, Bologna 1965;

AA.VV. - L'Italia dei Parchi Naturali, Fabbri, 1999.

Referenze fotografiche

Da Italia Ornitologica 8-9\98 P. Castellanza

Note

Questa scheda è stata realizzata grazie alle ricerche dei soci P. Trematerra e M. Valore di Napoli.