Bongiorni
Emilio Bongiorni era giunto al Torino all'inizio dell'ultima stagione, ingaggiato dopo laboriose trattative; la sua squadra, il Racing di Parigi - che è tra le più forti esponenti del calcio francese - non voleva infatti lasciarlo partire, considerandolo un pò come il suo miglior elemento. SulIe trattative giocò infine la decisione di Bongiorni, che altro non desiderava che poter stabilirsi nella sua Patria d'origine. Per quanto nato a Boulogne-Billancourt, appunto in Francia, il 19 marzo 1921, Bongiorni aveva infatti genitori italianissimi, di Udine.
Centravanti, capace però di giocare indifferentemente in tutti gli altri ruoli di attacco, Emilio Bongiorni era stato ingaggiato dal Torino nell'eventualità che si rendesse necessaria la sostituzione di Gabetto; animato da una precisa volontà, il buon Bongiorni era amareggiato dal fatto che, alle sue prime partite torinesi, non gil era stato dato di poter affermare tutte Ie sue innegabili qualità. Già riusciva difficiie trovare il collegamento coi nuovi compagni; ma appena questo venne, appena Bongiorni ebbe modo di comprendere i gusti di Ossola e di Menti e le astuzie di Loik e di Mazzola, allora si comprese che una volta di più il «Torino» aveva saputo scegliere bene. Prima di partire per il volo che doveva tragicamente terminare a Superga, Bongiorni aveva detto ad un amico di «sentirsi veramente felice», ora che egli aveva capito il gioco dei compagni, ed i compagni avevano compreso il suo: «Riuscirò a dare il meglio di me nel campionato 1949-50», affermava; ed il suo volto di fanciullone si illuminava di un fiducioso sorriso dicendo queste parole.
Per quanto proveniente dal «Racing», calcisticamente era stato prodotto da un'altra squadra, pur essa parigina: quella del «P.A.C.».
© Il Grande Torino 2003