Josè Soriano

Josè Soriano si dimostra diverso dagli individui fino ad ora incontrati nel nostro primo giorno nella Repubblica Dominicana, tanto che condanna l'atteggiamento invadente di coloro che abbordano i turisti, rilevando che sono disposti a tutto pur di intascarsi quattro spiccioli…

E' culturalmente preparato, elegante, ha viaggiato parecchio, non beve, non fuma, non gli piace la confusione del centro, mentre ama la tranquillità della zona universitaria. Ci descrive i posti migliori dell'isola e noi gli illustriamo il nostro programma di viaggio, che lui ritiene improponibile senza l'ausilio di un'auto, a causa dell'inefficienza dei collegamenti pubblici. Noi, del resto, sprovvisti di patente internazionale, avevamo già rinunciato al noleggio di un'auto.

Josè ritiene, al contrario di quello che pensavamo, che la patente europea è tranquillamente valida fino a tre mesi di permanenza nella repubblica, e se lo dice lui che è avvocato…

Si offre quindi di mettere in contatto una sua amica presso la quale sarebbe possibile un noleggio a tariffe certamente inferiori a quelle turistiche: si tratterebbe di 200peso il giorno invece di 1000peso. A questo punto decidiamo di contattarla e per questo ci avviamo insieme con lui.

Lungo la strada attraversiamo la zona universitaria (molto più ordinata e vivibile), costeggiamo la residenza presidenziale e ci confrontiamo con lui su come sia difficile trovare qualcuno disposto ad aiutarti in amicizia. Dice inoltre che a luglio sarà in Italia e vorrà poterci contattare; ci parla poi della sua famiglia cui è molto legato, di suo padre chirurgo e sua madre farmacista, di sua figlia ventenne che purtroppo vive con la madre da cui è separato, e c'invita a cena da lui per quella sera.

Dopo aver camminato tre quarti d'ora abbondanti, ci fermiamo ad una cabina telefonica da cui chiama la sua amica per spiegarle la situazione e, dato che lei parla italiano, me la passa così posso spiegarle che l'auto ci servirebbe per una decina di giorni.

L'auto sarebbe disponibile e mi dice di richiamarla fra una ventina di minuti per la conferma. Vogliamo offrire qualcosa da bere a Josè, anche perché fa molto caldo e intanto riprendiamo a camminare. Josè, spesso e simpaticamente, cerca la stretta di mano, come per consolidare l'accordo d'amicizia intrapreso… preferisce in ogni modo non portarci direttamente all'autonoleggio perché non vedano che siamo turisti.

Passiamo sotto al cavalcavia J.F. Kennedy e raggiungiamo una "cafeteria" per bere qualcosa e, grazie al cielo, l'aria condizionata ci rinfresca. Qui ci facciamo segnare sulla cartina i posti secondo lui migliori da visitare, scattiamo una foto con l'autoscatto e gli chiedo l'email per potergliela inviare: mi scrive sul foglietto "ww.soriano.con " !!!

Torniamo in strada e al primo telefono pubblico parla non più di un minuto col suo interlocutore, il quale gli avrebbe dato disponibilità per una Toyota Corolla con cambio meccanico; che strano però: in quel minuto ha parlato solo lui…

Contento per noi, ci assicura che tra quindici minuti avremo la macchina, con l'unico inconveniente però, che per avere il prezzo vantaggioso dovrà essere lui a ritirare e a riconsegnare l'auto (anche questo gli sarebbe stato detto nell'ultima telefonata!).

Saliamo al volo su un'auto pubblica e partiamo costeggiando il precedente cavalcavia; dopo pochi minuti siamo imbottigliati nel traffico delle 18 e, visto che siamo quasi arrivati, proseguiamo di nuovo a piedi.

Giunti presso un incrocio ci chiede di aspettarlo in modo che lui abbia il tempo di stipulare il contratto facendosi includere, eccezionalmente per noi, l'assicurazione "full".

Scompare dietro l'angolo e appena rimasti soli si avvicina un ragazzino dalla pelle molto scura che probabilmente vuole qualche spicciolo, ma non riusciamo a capirlo. In quel momento mi rendo conto che siamo molto in periferia e la totalità delle persone sono nere e ci squadrano da capo a piedi.

Non passano più di cinque minuti e Josè ritorna con la buona notizia che il contratto è a posto, solamente che gli avrebbero chiesto una cauzione di 1000peso oltre ai 2000 del noleggio. Gli chiediamo in ogni caso di portarci all'autonoleggio e c'indica approssimativamente un posto in lontananza presso il quale inverosimilmente sarebbe potuto andare in quei soli cinque minuti… Accortosi del nostro dubbio si giustifica dicendo di aver corso, ma ormai la questione incomincia a farsi sospetta.

Prima di raggiungere il posto indicato ci dice che avrebbe bisogno i soldi per trattare direttamente e ritirare l'auto e che sarebbe sempre meglio che noi non ci facessimo vedere; lì più avanti lo starebbero aspettando con l'auto e il contratto.

Vicinissimi ormai ad un bell'imbroglio, gli diciamo che non avremmo pagato prima di aver visto il contratto e l'auto, e dopo una breve discussione, indispettito per la nostra mancanza di fiducia nei suoi confronti, si allontana frettolosamente dicendo che a questo punto non se ne faceva più niente.

Scampata la truffa, ci accorgiamo di essere parecchi chilometri lontani dal centro e ci avviamo nuovamente a piedi di ritorno verso l'albergo.

- fine-