DIO è l’interno della nostra anima , un pensiero silenzioso  che ogni uomo porta dentro di sè,

un tesoro immenso, qualcosa di solenne , un tempio, un rifugio.

Bisogna parlare di DIO, bisogna pensare a Dio perché è Lui che illumina la nostra anima

e rende abitabile la nostra terra, che ci fa stare in piedi , ci fa camminare , ridere ,parlare

e ci tiene in vita .

 Sento che Lui c’è da qualche parte , invisibile e onnipotente.e questo mi dà un senso di sicurezza e di pace .

Pace . Ogni giorno sento pronunciare questa parola  , in questi giorni ancora più di frequente

Perché sono giorni di guerra .

LA GUERRA secondo me è la  CULTURA Della MORTE , Il delirio di onnipotenza degli oppressori e dei violenti ,

i quali calpestando ogni normale diritto civile e col pretesto della difesa dell’onore territoriale, etnico o personale,

rendono altri  uomini disposti e ansiosi di andare a farsi massacrare.

Noi ragazzi sui libri di storia abbiamo studiato molte guerre .

Gli intellettuali e soprattutto gli scrittori ci hanno sempre descritto le vittorie “gloriose” degli oppressori sugli oppressi

o viceversa , di tanti carnefici passati per eroi .

I nostri testi di storia non ci hanno mai narrato come viveva la gente comune ma come combattevano i “valorosi” guerrieri

(in realtà molto spesso solo bestiali scannatori di professione, con mire di possessi feudali e di titoli usurpati);

e gli stessi libri di scuola ci hanno illustrato nei minimi particolari come i sovrani ( spesso solo capi sanguinari e corrotti )

 facevano e disfacevano i popoli, spostavano i confini a loro piacimento e distruggevano i nemici,

imponendo loro la pace del piu’ forte .

Sono passati migliaia di anni e ci sono state non so quante guerre eppure non si è capito ancora

che nessuna guerra mai potrà offrire un criterio di giustizia soprattutto perché, lì dove esiste un qualsiasi modo di confrontarsi

basato sulla violenza fisica o verbale , non vince chi è nel giusto ma chi è più forte o più potente

Non c’è altro da fare che sperare in un cambiamento di mentalità .

La vera pace o sta nel cuore o non sta da nessuna parte, perché se anche tacessero le armi ma rimanesse armato il cuore,

non si potrebbe parlare di pace ma solo di non belligeranza.

La pace non è solo assenza di battaglie; la pace è un’armonia, un’amicizia dei popoli .

Perciò bisogna arrestare le armi ma, nello stesso tempo convincere le persone che ogni armonia sociale si conquista

sviluppando la cultura del rispetto .

In effetti l’educazione alla pace si raggiunge educando al rispetto e all’amore ogni creatura.

Solo l’umiltà  e il desiderio di vedere tutti come fratelli può farci desiderare la concordia sopra ogni cosa.

Quindi essere in pace con se stessi significa aver sviluppato la capacità di essere in pace con tutto il mondo .

Attualmente c’è una guerra in atto ,  (ma non è la sola,) una guerra della NATO contro i terroristi

sostenuti dai Talebani che si trovano in Afghanistan . IL popolo afghano è povero , stremato da tanti anni di guerra

contro la Russia , e adesso ancora duramente colpito da un’altra guerra .

Ci sono tanti popoli oppressi dalla dittature come in Iraq o in Africa centrale , paesi dove i cittadini non votano ,

non c’è democrazia , non c’è libertà e non c’è diritto .

Non ci può essere pace nell’oppressione; la pace è solo nella dignità .

La dignità richiama la giustizia, la libertà ed il rispetto dei diritti.

La vera pace nasce solo dall’accettazione della diversità di opinioni, di usi e costumi.

La vera pace nasce dall’offrire il massimo della libertà di espressione.

La vera pace è frutto della giustizia che ridistribuisce diritti e doveri in parti uguali.

La vera pace nasce dal senso del rispetto portato ad ogni singola creatura .

Questo bisogna capirlo prima o poi .

Non si può essere stolti tutta la vita senza sentirsi in colpa.  

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