Gli strumenti del comunicare
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Sintesi elaborata da:                                                                     

Mariani Francesca                                    

Pertica Chiara                                                                              

Verdina Erika

Vallarino Teresa

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Marshall Mc Luhan

GLI STRUMENTI DEL COMUNICARE

CONCETTI FONDAMENTALI

1. IL MEDIUM E’ IL MESSAGGIO

"Le conseguenze individuali e sociali di ogni medium, cioè di ogni estensione di noi stessi, derivano dalle nuove proporzioni introdotte nelle nostre questioni personali da ognuna di tali estensioni o da ogni nuova tecnologia". Infatti, lo stesso contenuto, produce effetti diversi a seconda del medium utilizzato per la trasmissione.

2. IL MEDIUM E’ UN’ESTENSIONE DEL NOSTRO CORPO

Ogni medium amplifica le potenzialità fisiche, intellettuali, sensoriali e cognitive dell’individuo modificando di conseguenza le strutture della società. In quanto estensioni del nostro sistema fisico e nervoso, i media costituiscono un sistema di interazioni biochimiche che deve cercare un nuovo equilibrio ogni volta che sopraggiunge una nuova estensione.

3. MEDIA FREDDI E MEDIA CALDI

Ciascun medium è caldo o freddo. Un MEDIUM è CALDO quando estende un unico senso fino ad un’alta definizione, cioè fino allo stato in cui si è abbondantemente colmi di dati. In questo modo non lascia spazio da colmare o completare e comporta perciò una limitata partecipazione che produce ipnosi. Un MEDIUM è FREDDO quando comporta una bassa definizione cioè quando fornisce una quantità limitata di informazioni. Implica quindi un alto grado di partecipazione o di completamento da parte del pubblico che può produrre allucinazione.

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4. EFFETTI DI INTORPIDIMENTO

La continua ricezione di tecnologie nella vita quotidiana sommato al fatto che si tende a considerare le estensioni dei nostri corpi come qualcosa di veramente esterno e indipendente da noi ci pone nella concezione narcisistica della coscienza subliminale e del torpore, ci poniamo cioè nei confronti delle tecnologie come i loro servomeccanismi (es. l’indiano è il servomeccanismo della sua canoa come il dirigente lo è del suo orologio). Per meglio comprendere che cosa Mc Luhan intenda si riporta il punto di vista di un saggio cinese:

"Quando Tzu-Gung viaggiava nelle regioni a nord del fiume Han vide un vecchio che lavorava nel suo orto. Aveva scavato un canale per l’irrigazione. L’uomo si calava in un pozzo, portava su a braccia un recipiente pieno d’acqua e lo versava nel canale. Compiva così sforzi terribili con risultati apparentemente mediocri. Tzu-Gung disse: "C’è un sistema con il quale potresti irrigare cento canali in un giorno con uno sforzo minimo. Non ti piacerebbe conoscerlo?". Il contadino si alzò, lo guardò e disse: "E quale sarebbe?". Tzu-Gung replicò: "Prendi una leva di legno, pesante dietro e leggera davanti. In questo modo potrai portar su l’acqua con la stessa rapidità con la quale la sgorga". Allora il vecchio si arrabbiò e disse: "Ho sentito dire dal mio maestro che chiunque si serve delle macchine fa il suo lavoro come una macchina e a colui che fa il suo lavoro come una macchina viene un cuore come una macchina e colui che ha in petto il cuore di una macchina perde la propria semplicità. Colui che ha perduto la propria semplicità diventa malsicuro nelle lotte dell’anima e l’incertezza nelle lotte dell’anima è qualcosa che non concorda con l’onestà. Non è che io non conosca queste cose; mi vergogno di adoperarle."

5. IL RUOLO DELL’ARTISTA

L’ artista è l’unico uomo che non è intorpidito dalla tecnologia ma è consapevole dell’adattamento dei diversi fattori della vita individuale e sociale alle nuove estensioni. "L’artista è sempre impegnato a scrivere una minuziosa storia del futuro perché è la sola persona consapevole della natura del presente."

6. LE 3 ERE DELLA STORIA UMANA

A) ERA TRIBALE: caratterizzata dal mondo caldo dell’orecchio, quest’era pone l’accento sulla parola orale, carica di sentimenti, emozioni e viva per colui che la riceve. L’uomo tribale, non letterato, vive in uno stato di intensa accentuazione dell’organizzazione uditiva di tutta l’esperienza: sente la parola come forza viva e ne esalta il suo potere magico. E’ fortemente coinvolto nella vita della società a cui appartiene.

B) ERA MECCANICA: caratterizzata da uno spirito scientifico e analitico, l’era meccanica è, con l’invenzione dei caratteri a stampa, l’era che maggiormente sintetizza l’estensione dell’occhio. L’uomo subisce una trasformazione radicale e passa dal mondo caldo dell’orecchio al mondo freddo e neutro dell’occhio. La parola diviene un semplice significato mentale spesso mancante di un destinatario preciso. L’uomo dell’era meccanica non partecipa all’intero processo sociale, ma soltanto ad un passaggio. Le tecnologie specialistiche dell’era meccanica de-tribalizzano.

C) ERA ELETTRICA: caratterizzata ad un ritorno allo spirito ed alle dinamiche sociali di tipo tribale, seppur su scala planetaria, tale era sintetizza l’estensione di tutti i sensi, in una sinestesia totale individuabile nel senso del tatto. La tecnologia elettrica non specialistica ri-tribalizza. L’uomo elettrico si ritrova a vivere in un unico spazio che risuona di tamburi tribali: il villaggio globale.

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ANALISI DEI MEDIA

MEDIUM

ESTENDE

CARATTERISTICHE

EFFETTI SULLA SOCIETA’

RAPPORTI CON ALTRI MEDIA

LA PAROLA PARLATA

L’orecchio

· Attraverso la parola gli uomini esprimono i loro sentimenti e le loro emozioni; infatti è inclusiva e partecipe;

· Le sue caratteristiche principali sono l’unicità e la discontinuità.

· Comporta un compatto tessuto famigliare e un pluralismo culturale;

· Le culture orali agiscono e reagiscono simultaneamente.

 

LA PAROLA SCRITTA (Un occhio per l’orecchio)

La vista

· Consente di esporre  chiaramente in sequenza;

· Comporta azioni separate e specializzate nelle quali sono scerse le occasioni e gli inviti ad una reazione (agire senza reagire);

· Le sue caratteristiche determinanti sono: l’omogeneità, che comporta atteggiamenti individualistici e la privacy, l’uniformità dei codici e la continuità nello spazio e nel tempo.

· Ha potere di divisione e di separazione e comporta un distacco dai sentimenti o dal coinvolgimento emotivo;

· Crea l’"uomo civilizzato", che ha fede nella logicità della sequenza e nella linearità;

· Dà all’uomo occidentale l’illusione di avere il potere di dominare la natura (aspetto che si intensifica con l’invenzione della stampa);

· Fornisce la libertà di crearsi una carriera individuale;

· Crea una menomazione alla vita fantastica, emotiva e sensoriale.

· La linearità della parola scritta porta alla costruzione di tubi, strade, catene di montaggio.

STRADE E PERCORSI (di carta)

 

· Ogni forma di trasporto traduce e trasforma mittente, ricevente e messaggio.

· Con l’aumentare della velocità di movimento dell’informazione dovuta ai trasporti stradali si sono alterati i raggruppamenti sociali e le comunità;

· L’effetto della ruota e della carta nell’organizzazione delle nuove strutture del poter non fu il decentramento ma la concentrazione. L’accelerazione nelle comunicazioni permette all’autorità centrale di estendere le proprie opinioni ai margini più lontani;

· Si passò dalla repubblica al feudalesimo quando i riferimenti di papiro cessarono perché si interruppero i rapporti tra Egitto e Roma.

· Prima del telegrafo era forte il rapporto tra le strade e la parola scritta: il termine comunicazione infatti è usato per indicare ponti, strade, fiumi, canali prima di trasformarsi con l’era elettrica in "movimento di informazioni";

· L’uso del papiro e dell’alfabeto stimolano a creare strade più veloci e questo fa nascere l’impero Romano a scapito delle città-stato e dei villaggi, forme che contengono tutti i bisogni e le funzioni umane.

NUMERO (Il profilo della folla)

Il tatto

· Nel mondo antico si associava magicamente il numero alle cose fisiche. Oggi la scienza riduce tutti gli oggetti a quantità numeriche;

· I numeri hanno una risonanza auditiva, ripetitiva e ciò crea un’immagine iconica: per questo sono l’estensione del tatto.

· La comparsa dei numeri crea in una cultura uno stress visivo;

· La matematica nasce dall’astrazione visiva dell’operazione tattile (contare sulle dita). Essa immette nelle nostre società i concetti di "corrispondenza" e "successione";

· Nel Rinascimento il calcolo infinitesimale permise all’aritmetica di imporsi su meccanica, fisica e geometria

· Solo con l’avvento della stampa i numeri assunsero una forma stabile e tralasciarono l’infinità di segni.

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L’ABBIGLIAMENTO

La pelle

· Immagazzina le energie (chi è più vestito ha meno bisogno di nutrirsi);

· È un meccanismo per il controllo della temperatura corporea e un mezzo per definire socialmente una persona.

· Nella società americana degli anni 50-60 il vestiario è iconico o scultoreo e tattile, mentre in Europa è visivo (effetto dell’industrialismo).

· C’è differenza tra abbigliamento e alloggio benché e entrambi siano un’estensione della nostra pelle: il vestiario è un’estensione più diretta della superficie esterna del nostro corpo, mentre l’alloggio estende i meccanismi interni per il controllo della temperatura.

 

GLI ALLOGGI (Nuovo aspetto e nuova prospettiva)

La pelle

· Sono un mezzo collettivo di controllo della temperatura del corpo, immagazzinano calore ed energia e li rendono disponibili per molti compiti;

· Sono media di comunicazione nel senso che plasma e modifica i modelli di associazione umana.

· Per le società tribali l’alloggio era un’incarnazione della parola, del mito divino, dell’aspirazione universale. Era un’estensione rituale del corpo. Nelle società alfabete hanno portato separazione e divisione degli spazi in compartimenti;

· La città è un’ulteriore espansione degli organi fisici per soddisfare i bisogni di gruppi più vasti.

· Il calore artificiale provoca una rivoluzione architettonica;

· L’illuminazione cambia gli spazi architettonici e urbani.

DENARO

 

Il potere del tatto e la portata della mano

· È un medium freddo;

· Ha funzione di magazzino e di mobilità (come la parola e la scrittura);

· È una materia prima, una risorsa naturale;

· È la forma esteriore dell’impulso di cambiare e scambiare. È una metafora, un traduttore, un agente specialistico di cambio, un trasformatore di valore;

· È un’immagine collettiva il cui status istituzionale dipende dalla società;

· Affretta e accelera le energie umane;

· È un magazzino di lavoro e un trasmettitore da un tipo di lavoro ad un altro;

· È il completamento della tecnologia specialistica alfabetica.

· Crea valori sociali e spirituali;

· Ha il potere di incanalare in nuove direzioni le energie umane e di separare le funzioni (separa il lavoro dalle altre funzioni sociali);

· Accelera gli scambi e i legami di interdipendenza di ogni comunità;

· I prezzi frammentano la vita interiore e riducono la vita morale;

· Dal lavoro come impiego si passa al lavoro come dedizione e impegno (come nelle tribù).

 

· La credit card e un progresso verso lo scambio commerciale come movimento di informazione;

· La stampa ha portato all’uniformità delle merci ed al sistema dei prezzi fissi.

 

OROLOGI (Il profumo del tempo)

Il gesto

· Forniscono una successione uniforme del tempo (come la catena di montaggio);

· È un medium meccanico;

· Frantuma l’universo in segmenti visivi.

· Crea un tempo astratto (non si mangia quando si ha fame ma quando è l’ora di mangiare)

· Accelerano il ritmo dell’associazione umana e di conseguenza trasformano i compiti dell’individuo e creano nuovo lavoro e nuova ricchezza;

· Con l’era elettrica cerchiamo una molteplicità di ritmi anziché una ripetibilità.

· La misurazione meccanica del tempo unì le proprie forze alla stampa e alla catena di montaggio come mezzi di frammentazione uniforme dei processi;

· L’unione tra alfabetismo e orologi ha prodotto il tempo astratto.

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LA STAMPA (Come capirla)

La vista

· È una dichiarazione pittorica che può venire ripetuta con precisione all’infinito (almeno finché dura la matrice);

· Un tale procedimento meccanico porta alla segmentazione e alla frammentazione di un’azione totale;

· La xilografia fornisce pochi dati sulla collocazione nello spazio di un oggetto. Man mano che si intensifica l’impressione retinale gli oggetti cessano di aderire ad uno spazio di loro creazione e vengono invece contenuti in uno spazio continuo, uniforme e razionale.

· È il prodotto della necessità dell’occidente di ricorrere a una tecnologizzazione intensa in seguito all’esaurimento della manodopera schiavistica del mondo greco-romano.

· Prima di Gutemberg si stampava con le xilografie e l’oratorio, la musica, la pittura e la letteratura erano in stretto rapporto: infatti i caratteri erano accentuati plasticamente (oggi i giornali tendono a dare ai caratteri una forma quasi iconica vicino alla risonanza auditiva).

FUMETTI (MAD, anticamera della TV)

 

· medium freddo;

· forniscono un senso di continuità da un giorno ad un altro. La singola notizia ha un ridottissimo valore d’informazione e chiede di essere completata dal lettore (come Tv e telefono);

è una forma originale di esperienza che ha acquistato una vitalità sempre più vigorosa con il prosieguo dell’era elettrica.

 

· La stampa e i fumetti sono tappe utili per capire la Tv perché forniscono pochissime informazioni visive o particolari significanti.

· La Tv ebbe ripercussioni disastrose sui fumetti.

LA PAROLA STAMPATA (Architetto del nazionalismo)

I cervelli e le voci degli uomini su scala mondiale e nel tempo

· Vista semplicemente come un magazzino d’informazione o come nuovo metodo per un rapido recupero dell’informazione, la tipografia pose fine al tribalismo;

· Fu la prima meccanizzazione di un lavoro complesso e divenne l’archetipo di tutte le meccanizzazioni successive;

· Le sue caratteristiche principali sono la linearità, la precisione, la ripetibilità e l’uniformità;

· ha donato all’uomo il distacco e il non coinvolgimento, cioè il potere di agire senza reagire, la separazione tra pensiero e sensazione. Questo che era segno di una società erudita e alfabeta, con l’era elettrica viene sempre più rifiutata come specializzazione e frammentazione della sensibilità e della conoscenza;

· modificò sia i procedimenti dell’istruzione si quelli del mercato: il libro fu la prima macchina per l’insegnamento e anche la prima merce prodotta in massa;

· fornì una nuova e immensa memoria degli scritti passati rendendo inadeguata la memoria personale;

· portò ad una separazione delle funzioni a tutti i livelli (es. separò la parola dal canto);

· diede nuova intensità al punto di vista fisso e individuale al quale già il libro aveva dato avvio; questa estensione originò il nazionalismo, l’industrialismo, la produzione di massa, l’alfabetismo e l’istruzione universale. Lo stesso spirito che indusse gli artisti a coltivare l’espressione di sé, indusse altri a creare gigantesche imprese militari e commerciali;

· ha donato all’uomo il distacco e il non coinvolgimento, cioè il potere di agire senza reagire.Questo che era segno di una società erudita e alfabeta, con l’era elettrica viene sempre più rifiutata come specializzazione e frammentazione della sensibilità e della conoscenza;

· il suo carattere fissile e uniforme portò alla graduale omogeneizzazione di regioni diverse, con la conseguente amplificazione di potere, energia e aggressività;

· sul piano psichico l’estensione visiva e l’amplificazione dell’individuo fecero si che le persone agissero come se l’immortalità fosse insita nella ripetibilità magica della stampa;

· portò all’idea di un tempo e di uno spazio come quantità misurabili continue; la nuova tecnica di controllo dei processi fisici attraverso la segmentazione e la frammentazione separò Dio dalla natura, la natura dall’uomo e l’uomo dall’uomo.

· l’alfabeto rese possibile la diffusione di un potere che è conoscenza e sconvolse i vincoli dell’uomo tribale facendolo esplodere in un agglomerato di individui. La scrittura e elettricità riversano continuamente su di lui le preoccupazioni degli altri uomini cosicché diventa nuovamente tribale;

· amplificando e estendendo la parola scritta, la tipografia rivelò e allargò la struttura della scrittura;

· esercitò una forte pressione per arrivare alla determinazione di una ortografia, di una sintassi e di una pronuncia corrette; nasceva così l’uomo di lettere;

· la spavalderia dei caratteri provocò una spavalderia nell’epressione.

RUOTA, BICICLETTA E AEROPLANO

I piedi

· furono il collare e i finimenti per cavalli a portare all’utilizzo della ruota nei carri;

· la ruota è lineare e deve essere completata dalla strada;

· la bicicletta è un allineamento della ruota e un’anticipazione dell’aeroplano.

· Con la ruota e il carro c’è un’esplosione: i contadini iniziano a vivere in città e a spostarsi nei campi per lavorare;

· La ruota con il suo utilizzo nei vari mezzi di trasporto modifica la struttura della città;

· La ruota dapprima crea nuovi centri e quindi è un fenomeno di accentrazione; poi porta ad un massimo di accelerazione e decentra (aeroplano).

· Con l’era elettrica il potere della ruota cessa;

· Le ruote stanno alla base del funzionamento delle cineprese;

· L’aeroplano toglie potere alla strada;

· Con l’aeroplano raggiungo in un attimo tutto il pianeta, proprio come con i mezzi elettrici.

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FOTOGRAFIA

(Il bordello senza muri)

Occhio nel tempo e nello spazio e all’esterno e all’interno di sé.

· Medium caldo;

· Isola nel tempo momenti singoli;

· Fissa le persone come se fossero oggetti e estende e moltiplica l’immagine umana alle proporzioni di una merce prodotta in serie (prostituzione);

· Al contrario di altri media non consente atteggiamenti di isolamento;

· portò all’attenzione dell’uomo il mondo subatomico dei batteri.

· Ha prodotto il distacco tra l’industrialismo puramente meccanico e l’era grafica dell’uomo elettrico (passaggio dall’uomo tipografico all’uomo grafico);

· L’era fotografica è diventata l’era del gesto, del mimo e della danza. La fotografia ha influito sul nostro atteggiamento esteriore e conseguentemente ha seminato germi di autocritica ed ha promosso il dialogo con noi stessi (Freud), perché la vista influisce sui nostri atteggiamenti mentali [è vero ancora oggi?];

· Ha rivoluzionato, per mezzo della sua "alta definizione", la pittura che da figurativa è diventata astratta;

· Cancella le barriere dello spazio e cioè le barriere nazionali e culturali coinvolgendo tutta l’umanità, indipendentemente da un punto di vista particolare;

· I media che consentivano la rappresentazione visiva precedenti (es. xilografia e incisione) avevano una forte sintassi (rete di razionalità), mentre la fotografia ha consentito agli uomini di presentare rapporti visivi senza regole;

· La fotografia come processo chimico, unita con la macchina, ha prodotto il cinema.

GIORNALI (Governare lasciando trapelar notizie)

La produzione e i commerci industriali.

· Medium freddo;

· È una forma di confessione di gruppo che presenta una partecipazione collettiva (al contrario del libro che invece ha un punto di vista). È il successore a mosaico della forma libresca;

· Contiene la storia segrete della comunità nelle sue azioni e nelle sue interazioni (infatti sembra che la vera notizia sia quella brutta);

· Amplifica la responsabilità e la partecipazione pubblica grazie alla flessibilità delle notizie che si lasciano scientemente trapelare.

· È una forma di "apprendimento pagato" perché mescola alla sua programmazione delle inserzioni. Infatti gli inserzionisti comprano "un pezzo del lettore";

· È essenziale al processo democratico perché con l’accelerazione della stampa e della raccolta di notizie, il giornale è divenuto un aspetto dominante dell’associazione umana, poiché la forma a mosaico non implica un punto di vista distaccato ma una partecipazione al processo e tollera la varietà dei punti di vista personali.

· Fu grazie alla raccolta di notizie eseguita dal telegrafo che si passò dai periodici illustrati (medium caldo) al giornale con la sua forma a mosaico;

· Mutò lo stile di scrittura: il telegrafo abbreviò le frasi, la radio abbreviò gli articoli e la TV gli diede un atteggiamento interrogatorio. Infatti il giornale oggi non è solo un mosaico di fatti, ma anche di tutte le tecnologie esistenti.

L’AUTOMOBILE

La pelle perché è un articolo d’abbigliamento.

· Medium caldo;

· È un medium esplosivo di comunicazione sociale;

· È il guscio protettivo che trasforma l’uomo urbano e suburbano in superuomo;

· È uno splendido esempio di meccanismo uniforme standardizzato in perfetto accordo con la tecnologia gutemberghiana e l’alfabetismo che hanno creato la prima società senza classi che sia esistita al mondo;

· Nell’era elettrica la sola costante è il mutamento quindi l’auto è già antiquata e verrà soppiantata dal suo sostituto elettrico.

· Le auto sono diventate la vera popolazione delle nostre città con conseguente smarrimento delle proporzioni umane nel potere come nella distanza. L’elettricità può riportarci proporzioni pedonali non tanto perché accorcerà le distanze (es. acquisti per via telematica), piuttosto perché la distanza non sarà più un problema a causa del mutare degli schemi di lavoro;

· È stata la grande livellatrice degli spazi fisici e delle differenze sociali;

· Negli anni 20 spezzò l’unità famigliare separando il lavoro dall’abitazione, fece esplodere ogni città in una dozzina di suburbi ed estese parecchie forme della vita urbana lungo le autostrade al punto che le strade parvero diventare città ininterrotte. Inoltre ha ucciso la campagna.

· L’auto è la risultante dell’incrocio tra l’elettricità, forma biologica, e la forma meccanica: fu grazie alla scintilla elettrica che il motore a benzina prevalse su quello a vapore;

· Con l’avvento dell’aereo, automobile e camion si allearono per distruggere la ferrovia;

· L’auto e la catena di montaggio erano le espressioni estreme dei processi uniformi e ripetibili applicati a tutti gli aspetti del lavoro e della vita; la Tv mise in dubbio i presupposti meccanici dell’uniformità e della standardizzazione.

LA PUBBLICITA’

 

· Sfrutta l’inconscio attraverso il meccanismo della persuasione per mezzo di un linguaggio iconico complesso che riassume produttore, consumatore, venditore e società;

· Le inserzioni sono pillole subliminali per il subconscio che cercano di esercitare una magia ipnotica.

· Per diminuire l’importanza del prodotto in sé, le inserzioni hanno la tendenza a creare richiami pubblicitari che corrispondano sempre più alle motivazioni ed ai desideri del pubblico;

· La pubblicità facendo leva sui luoghi comuni, afferma uno stile di vita che è per tutti e per nessuno;

· Da un punto di vista di ricerca sociologica, i team pubblicitari valgono più dei team di ricercatori nella raccolta e nell’elaborazione di dati sociali utilizzabili.

· La tendenza all’immagine iconica ha indebolito l’industria dei periodici in genere e delle riviste illustrate in particolare;

· Gli effetti della pubblicità arrivarono ai massimi livelli con l’invenzione della fotoincisione che ha permesso grandi tirature;

· Con la radio si espresse in forma di canzoni;

· Con il cinema l’intero schema della vita americana si trasferì sugli schermi come un’inserzione continua;

· Con l’avvento della Tv gli uomini cominciano ad avere una consapevolezza del proprio inconscio, fatto che smorza gli effetti persuasivi delle forme aggressive di presentazione pubblicitaria del giornale, della rivista del film e della radio, e che mostra la pubblicità per ciò che è: una forma distruttiva di pubblico divertimento.

 

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GIOCHI

La reazione popolare allo stress.

· Sono media di comunicazione, manifestazioni d’arte popolare, reazioni sociali, collettive, all’impulso o all’azione principale di una cultura;

· Nel gioco e nel divertimento ritroviamo l’integrità della persona che nel mondo del lavoro quotidiano o nell’esercizio della professione può utilizzare soltanto un piccolo settore del proprio essere; i giochi sono dunque revulsivi, cioè modi di adattarsi allo stress;

· Più in generale sono modelli drammatici delle nostre vite psicologiche e ci aiutano a liberarci da tensioni particolari; con i giochi interpretiamo e completiamo il significato delle nostre vite quotidiane e escogitiamo modi di partecipazione non specialistica al dramma più vasto della nostra epoca.

· Sono situazioni artificiose e controllate, estensioni della consapevolezza collettiva, che permettono una tregue dagli schemi consueti . Sono un modo attraverso il quale l’intera società parla a se stessa;

· Nelle società tribali il gioco è una virtù, è lo spirito d’iniziativa del singolo. Al contrario nelle società alfabetizzate l’iniziativa individuale del gioco sembra minacciare l’intera struttura sociale;

· Per la nostra vita interiore è importante la forma di un gioco, non i giocatori o l’esito (il contenuto apparente è una cullante distrazione necessaria a far si che la forma strutturale superi le barriere dell’attenzione consapevole).

· Le usanze sociali di una generazione tendono a codificarsi nel "gioco" della successiva e ciò vale particolarmente per i periodi nei quali, a causa di qualche tecnologia radicalmente nuova, gli atteggiamenti sociali subiscono una modifica improvvisa.

TELEGRAFO (L’ormone sociale)

Ha dato inizio all’estensione o all’esteriorizzazione del sistema nervoso centrale (che è un campo unificato praticamente senza segmenti).

· Medium freddo;

· È uno dei primi strumenti di comunicazione tecnologicamente legato all’applicazione dell’energia elettrica; pertanto ci costringe a reagire al mondo nella sua totalità (quindi è profondamente tattile e organica);

· Apparentemente ha esteso i poteri di organizzazione spaziale, ma in realtà la sopprimono ristabilendo rapporti personali diretti(l’organico soppianta il meccanico).

· Con il telegrafo è finita la separazione degli interessi e la divisione delle facoltà e sono giunte l’insistenza integrale e la totalità. L’elettricità da voce poderosa alla dimensione dell’interesse umano, cioè quella della partecipazione immediata all’esperienza altrui;

· Indebolì rapidamente lo schema centro-marginale e aumentando la quantità di notizie indebolì enormemente il peso delle opinioni espresse negli editoriali.

· Nelle prime fasi era subordinato alla ferrovia ed al giornale;

· Rivoluzionò il modo di raccogliere e presentare le notizie e le conseguenze sul linguaggio, sullo stile letterario e sugli argomenti scelti furono spettacolose;

· Potendo rilevare le linee di forza meteorologiche ha dato avvio alle rubriche di previsione del tempo.

LA MACCHINA DA SCRIVERE (L’età del ferreo capriccio)

La voce del poeta

· Stabilì una stretta associazione tra scrittura discorso e pubblicazione (effetti di implosione che mostrano il carattere di medium freddo della macchina da scrivere);

· Ha staccato la donna dalla sua casa per trasformarla in una specialista d’ufficio;

· Ha portato la tecnologia gutemberghiana in ogni angolo della nostra cultura e della nostra economia;

· La macchina fonde la composizione con la pubblicazione determinando un atteggiamento nuovo verso la parola scritta e stampata. Infatti ha avuto un effetto immediato nel regolare la grammatica e l’ortografia (provocando un incremento nella vendita dei dizionari);

· L’eleganza delle dattilografe rese possibile una rivoluzione nell’industria dell’abbigliamento;

· Permise una grande libertà d’eloquio;

· Fornisce alla poesia una sorta di spartito musicale in modo che possa essere letta in coro.

IL TELEFONO

L’occhio e la voce che è un’estensione extrasensoriale

· Medium freddo;

· Non permette la visualizzazione perché esige una partecipazione completa (medium uditivo a bassa definizione che non può essere utilizzato come sfondo –al contrario della radio-);

· È una forma di partecipazione che esige un partner;

· È una forma intensamente personale che ignora tutte le pretese di privacy visiva dell’uomo alfabeta.

· ha eliminato le case di piacere determinando l’apparizione della ragazza squillo;

· ha smembrato la divisione in compiti e la delegazione dei poteri della struttura piramidale aziendale sostituendola con una rete senza giunture di schemi intrecciati nell’apparato direttivo e amministrativo delle imprese.

 
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IL GRAMMOFONO

La voce

· Medium caldo;

· Amplifica la voce.

 

· Ha ridotto l’attività vocale dell’uomo proprio come l’automobile ha ridotto l’attività pedonale.

· Durante la seconda guerra mondiale la radio mise in crisi il mondo del grammofono .

CINEMA (Il mondo in bobina)

L’occhio: è aperto, neutrale e associativo.

· Medium caldo

· È un fantastico connubio tra la tecnologia meccanica e quella elettrica;

· Compito del regista è di trasportare l’utente dal suo mondo a quello creato dal film. È un fatto così ovvio e si verifica in modo così completo che coloro che subiscono questa esperienza l’accettano senza esserne consapevoli (infatti offre un’immagine ad alta definizione.

· Offre una grande inserzione pubblicitaria per i beni di consumo ed offre il più magico dei beni di consumo: i sogni;

· Per le società fortemente alfabetizzate il passaggio dal film muto a quello parlato è stato un completamento del prodotto visivo, mentre per le società non alfabetizzate il film parlante è frustrante perché non consente la partecipazione alla visione del film con canti e urla.

· I film presuppongono un alto livello di alfabetismo sconcertando i non alfabeti: lo stretto rapporto tra cinema e l’esperienza fantastica individuale della parola stampata è condizione necessaria per accettare la forma cinematografica.

· Rispetto alla stampa il cinema immagazzina e trasmette una grande quantità di informazioni: così lo scrittore per sopravvivere ha ridotto le descrizioni e si è mosso verso un simbolismo di profondità.

RADIO (Il tamburo tribale)

Orecchio: intollerante, chiuso e esclusivo

· Medium caldo;

· Ha il potere di coinvolgere e isolare completamente le persone: oggi la radio è un’esperienza privata;

· È una profonda esperienza arcaica: fa sentire contemporaneo il proprio passato.

· L’esistenza politica di Hitler deriva dalla radio e dal suo modo di rivolgersi al pubblico;

· Esperienza di implosione elettronica per le società alfabetizzate, mentre è un’esperienza di esplosione violenta per le società non alfabetizzate;

· Ha il potere di re-tribalizzare l’umanità , di capovolgere l’individualismo nel collettivismo fascista.

· La Tv trasforma la radio da mezzo di svago a mezzo di informazione, e da esperienza collettiva a esperienza privata.

TELEVISIONE (Il gigante timido)

Il tatto (cioè tutti i sensi)

· Medium freddo;

· Respinge le personalità marcate: il successo di un personaggio televisivo è trovare uno stile di presentazione a bassa pressione;

· Assorbe l’individuo; è fredda e profonda, determinata dal produttore.

· Ha un’immagine a scarsa definizione e dà l’illusione di essere tridimensionale;

· L’immagine televisiva ci chiede di chiudere il mosaico con una partecipazione i tutti i sensi, che è tattile cinestetica; pertanto è un medium di reazione, non di azione;

· Ha una caratteristica paradossale: pur coinvolgendoci nel profondo non ci eccita, non ci scuote.

· attraverso la stampa ha fatto rinascere i dialetti morti;

· ha raffreddato Cuba perché i cubani traggono dall’esperienza televisiva la sensazione di partecipare alle decisioni politiche;

· In dieci anni ha europeizzato gli USA.

· I bambini abituati a questo medium hanno difficoltà a rapportarsi al medium caldo della stampa;

· Ha sconvolto ogni tecnologia (smisero di funzionare i fumetti e le riviste nazionali);

· Ha reso vulnerabili alla radio USA e Inghilterra che essendo fortemente industrializzati e alfabetizzati non si erano precedentemente fatti coinvolgere;

· È in antitesi all’alfabetismo che porta distacco e non coinvolgimento.

ARMI

La mano, le unghie e i denti

· Media caldi;

· Sono utensilii indispensabili ad accelerare la lavorazione della materia

· C’è un preciso rapporto tra maggior istruzione e maggiore mira specialmente con il fucile (perché la parola scritta abitua alla fissazione);

· Ogni nuova arma o tecnologia appare a chi non la conosce come una minaccia.

 

AUTOMAZIONE (Imparare un modo di vivere)

· L’automazione è informazione: essa mette fine ai lavori differenziati e alle materie differenziate. Sussistendo negli schemi attuali delle nozioni frammentate e prive di alcun rapporto tra loro i nostri programmi scolastici prepareranno cittadini incapaci di intendere il mondo cibernetico nel quale vivono.

· L’automazione è l’invasione del mondo meccanico da parte dell’istantaneità dell’elettricità. Essa unisce i frammenti dell’era meccanica perché la sua velocità richiede un alto grado d’ interdipendenza tra tutte le fasi di ogni operazione. Interdipendenza e accelerazione elettrica hanno condannato la catena di montaggio.

· Il processo d’automazione oltre a provocare un ritiro di manodopera industriale, fa si che l’apprendimento divenga il tipo principale di produzione e consumo. Per questo è assurdo aver paura della disoccupazione. L’apprendimento pagato diventerà presto nella nostra società la principale forma d’impiego e fonte di nuove ricerche.

· Gli schemi sociali e didattici usati nell’automazione sono quelli del lavoro indipendente e dell’autonomia artistica: la paura dell’automazione come minaccia di uniformità su scala mondiale nonè che la proiezione nel futuro di standardizzazioni e specializzazioni meccaniche che appartengono ormai al passato.

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