Coloratissimo e slanciato uccello tropicale, il Gruccione arriva a fine aprile e subito si mette all'opera per preparare il suo insolito nido: uno stretto corridoio lungo anche 2 metri terminante con un' ampia camera dove depone le uova, scavato solitamente negli argini dei fiumi o nelle pareti delle cave di argilla e talvolta anche nel terreno pianeggiante; è un'operazione faticosa che può durare anche qualche settimana in dipendenza della durezza del terreno. Per tutto il periodo riproduttivo i gruccioni riempono il cielo volteggiando a caccia delle loro prede preferite: gli imenotteri, cioè api, vespe e affini, come il nome specifico apiaster lascia intuire; naturalmente l'animale prende tutte le precauzioni per evitare le punture che tali insetti possono infliggere, strizzandoli fino a far fuoriuscire completamente il pungiglione; si nutre anche di libellule e cicale mentre non gradisce molto le mosche. La riproduzione ha luogo fra giugno e luglio e in questo periodo i genitori visitano a brevi intervalli il nido per alimentare i piccolo; questi, quando sono prossimi all'involo a turno risalgono parzialmente il tunnel di ingresso costringendo gli adulti ad uscire all'indietro. Una volta lasciato il nido i giovani imparano le tecniche di caccia e nel frattempo vengono alimentati dai genitori ancora per un po'; poi, dalla metà di agosto, le colonie vengono abbandonate improvvisamente per far ritorno ai quartieri invernali a sud del Sahara.