08/01/2009 - di Claudio Broz

On. Giacomo Santini, ho letto con attenzione ed interesse la Sua lettera sulla “questione morale” (di cui tanto si parla in questo periodo) edita da”l’Adige” il 07.01.2009 e condivido con Lei l’intero contenuto. Una bella lettera di denuncia, pacata ma molto tangente.Ma devo dirle una cosa : lei in tutto il suo scritto non fa il benche’ minimo accenno sul come risolvere il problema. Si limita (come TUTTI i suoi colleghi, in televisione) a fare un appello all’onesta’ e all’integrita’ morale. Lei dice (ed ormai e’ un luogo comune…) che la politica e’ sporca, a tutti i livelli, che la gente si allontana sempre di piu’ da essa. Dovrebbe forse spiegare che e’ cosi’ perche’ molti dei suoi fautori sono disonesti nei confronti degli elettori e anche dei colleghi. Quelle persone, come diceLei, che entrano in politica solo per meri interessi personali e si comportano da delinquenti, quando vengono scoperti con le mani nella marmellata, devono essere arrestati, processati e condannati per quello che sono: delinquenti! Lei On. Santini e’ un senatore e fa parte del Parlamento (nonche’ della maggioranza) della Repubblica Italiana e uno dei suoi compiti e’ quello di legiferare. Anche su questo avete perso credibilita’. Siete sempre litigiosi e mai d’accordo su niente, quando le questioni sono serie e riguardano gli interessi di tutta la comunita’ nazionale, mentre avete un’intesa eccezionale (e trasversale…) quando si parla dei vostri interessi personali (come ad es. aumentarvi gli stipendi, modificare la legge perche’ basti meno di meta’ legislatura per la pensione… mentre per la povera gente indigente non ci sono risorse). Io credo che noi italiani, sul governare e far funzionare un paese, dovremmo fare un bagno di umilta’ e imparare molto da altri paesi. Ma noi o ignoriamo il tutto o copiamo il peggio. Mi viene in mente quello che Berlusconi ha fatto nella passata legislatura: aveva proposto un modello sanitario come quello che ha il suo amico in america. Sanno tutti (primi gli americani) che non va bene e lo si vorrebbe cambiare. In compenso ci ha propinato “la legge sul falso in bilancio”: adesso in Italia e’ legale falsare i conti di una azienda, mentre in USA, se ti prendono, ti appioppano svariati anni di galera. Mi sembra che non ci siamo, On Santini. La denuncia va bene, ma ci vorrebbe anche la proposta di una cura. Dall’alto della mia incompetenza,le potrei suggerire qualche punto da portare all’ordine del giorno del suddetto parlamento. Per esempio, a noi cittadini farebbe piacere vedere finire dietro le sbarre TUTTI i delinquenti, anche quelli che amministrano la cosa pubblica e non solo i piccoli spacciatori, extracomunitari o prostitute. Anzi, ancor di piu’ i primi, perche’ oltre che barare al gioco tradiscono la fiducia di migliaia di persone. Nella tanto decantata tangentopoli della prima repubblica, chi ha pagato? Che fine hanno fatto tutti gli inquisiti? Alcuni sono ancora suoi colleghi di scranno, se non vado errato. Ma nessuno si meraviglia piu’ di niente… Perche’ non c’e’ una legge (…perche’ non la fate…!!) che dice che chi delinque (nell’ambito della res publica) deve essere radiato per sempre dai pubblici uffici e quindi non possa neanche candidarsi ed evitare cosi’ di cadere in tentazione ancora? Perche’ invece di fare in quattro e quattrotto una legge che salvaguardi le cariche piu’ alte dello stato (guarda caso proposta dal pdl… chi dovevano proteggere poi…) e fare una guerra spietata contro la magistratura, non fate almeno rispettare le leggi che gia’ esistono perseguendo chi si comporta disonestamente. I vari Travaglio, Grillo e lo stesso G.A. Stella avranno anche una vena opportunistica, come dice Lei, ma non puo’ certo negare che in qualche modo sono i portavoce di noi poveri cittadini indifesi e costretti ad assistere impotenti al teatrino politico che giornalmente si svolge a Roma. I cittadini si allontano dalla politica, ma piu che altro siete voi che vi allontanate da loro. Io credo sia perche’ voi vi credete degli esseri superiori. Vi posso assicurare che per noi non lo siete… per niente.

Grazie per l’ospitalita’.

Claudio Broz