30/08/09 - Articolo dal quotidiano "Trentino"
Geremia Gios lo conferma: l’amministrazione non farà nessun atto ufficiale contro l’accorpamento della stazione forestale di Vallarsa con Rovereto. Non perchè la cosa faccia piacere ma perchè per il sindaco e i suoi, non servirebbe. Così il sindaco di Vallarsa ha risposto in consiglio all’interrogazione di Renato Angheben, che contro la chiusura aveva chiesto iniziative ufficiali. «Quella della Provincià è un operazione pericolosa che toglie un servizio alla comunità», sottolinea Angheben. Viene a mancare un riferimento, un contatto con la gente. «Non è importante quante persone ma è importante che l’istituzione resti». «L’operazione della provincia fa parte di un piano di razionalizzazione ben preciso - replica Gios - non ha senso chiedere di mantenere la stazione così com’è: un eventuale atto della Giunta porterebbe al massimo a posticipare di qualche mese la chiusura. L’unico modo di salvare la stazione di Vallarsa era pensare al nuovo ruolo dei forestali che va aldilà della semplice polizia ambientale. Da parte della stazione forestale non c’è stata collaborazione, ed ora la Provincia ha deciso la chiusura. Il servizio rimarrà sul territorio con l’ufficio a Raossi. Un’azione di protesta del Comune non servirebbe a nulla. Mi impegno invece a redarre un progetto che riveda il ruolo dei forestali e a proporre Vallarsa come campo di prova». Tra le altre decisioni prese approvata poi la nomina a cittadino onorario del professor Artenio Gatto di Torrebelvicino (VI) quale autore del recupero di opere belliche in Pasubio. Infine è giunta la protesta dei cittadini di Speccheri per l’odore dell’allevamento di tacchini.
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