26/08/09 - Articolo dal quotidiano "Trentino"

Vallarsa rimarrà senza la sua stazione forestale e a chi abita in valle la cosa proprio non va. In Provincia c’è una delibera, non ancora firmata, con la quale verrà sentenziata la chiusura del presidio del Corpo forestale nella valle del Leno. «Non c’è nessun disegno di chiusura - spiega Tiziano Mellarini, assessore provinciale alle foreste - la stazione verrà accorpata a quella di Rovereto». La stazione di Vallarsa è formata da 3 agenti del corpo forestale della Provincia, tra cui un comandante, che coordinano anche 2 custodi forestali comunali. Gli agenti hanno il compito di garantire l’osservanza delle leggi in materia di ambiente, foreste, caccia e pesca e di controllare il territorio. Devono verificare che vengano rispettate le leggi sul maltrattamento degli animali e controllano e gestiscono il taglio dei boschi. Tra le loro mansioni c’è pure quella di tenere sotto controllo valanghe, frane e incendi. Si teme che con la chiusura della stazione forestale rimangano sguarniti i 13 mila ettari compresi tra i comuni di Vallarsa e Trambileno. «Si tratta di un piano di riorganizzazione progressiva delle stazioni forestali della Provincia - spiega il sindaco Geremia Gios, che si prepara a rispondere a un’interrogazione del consigliere Renato Angheben sul tema. Non cambia molto dal punto di vista pratico, gli agenti saliranno da Rovereto, i guardia boschi rimaranno nelle valli». «Il servizio non sarà interrotto - precisa Mellarini. Gli agenti rimarranno sul territorio, ma ci sarà un unico comandante per Vallarsa e Rovereto. Anche l’ufficio rimarrà aperto in valle, in una stanza messa a disposizione in Municipio, una volta a settimana». La sede di Anghebeni, inaugarata solo un paio di anni fa, non verrà più utilizzata. «Perchè la Provincia ha speso soldi pubblici per una nuova sede? - si chiede Maurizio Costa, che si fa portavoce di molti abitanti della valle - i vecchi uffici erano proprio a Raossi dove stanno per tornare. Perchè il sindaco e la giunta non intervengono? Se si va avanti di questo passo finiremo per restare senza servizi sul territorio». Mentre in valle serpeggia il dubbio che la chiusura della stazione sia dovuta più a motivi di tipo politico che a una riorganizzazione amministrativa, ieri sulla questione è intervenuto Cludio Civettini. Il consigliere provinciale della Lega Nord se l’è presa con Geremia Gios sostenendo che, al sindaco, la decisione della chiusura va benissimo, nonostante la perdita economica per la valle. «Non tema Gios - scrive Civettini - anche se da Rovereto la forestale continuerà a fare le pulci anche all’amministrazione comunale».