Il mio ufficio alpino con collleghi virtuali

Denise Flury è la prima "telelavoratrice" a usare la sala cablata del Comune:
lavora a Raossi, fa riunioni via Skype con i colleghi in Bulgaria e ci guadagnano tutti.


14/02/2009 - Articolo di Federica Passamani, da www.ladige.it


Telelavorare dalla Vallarsa? Adesso si può. La prima tele-lavoratrice è già all'opera, grazie alla nuovissima sala multimediale completata appena un paio di mesi fa a Raossi. Il sindaco Gios, che in questi giorni sta redigendo il regolamento d'accesso alla struttura, preannuncia che l'amministrazione comunale ha intenzione a breve di connettere in rete anche altre piccole frazioni della valle, partendo da quelle di Foppiano e Riva, dove saranno attrezzate ulteriori piccole sale multimediali utilizzabili per nuovi progetti di formazione a distanza (e-learning). L'idea è quella di coinvolgere, nel doposcuola, gli anziani della valle con gli alunni delle scuole elementari e medie su dei progetti d'interscambio formativo a distanza, magari per il conseguimento del patentino ECDL. La sala multimediale, costata 170 mila euro finanziati per l'80% con fondi della Comunità Europea e per il restante dalla casse comunali, è accessibile sia dall'interno delle scuole elementari di Raossi, sia dall'esterno (la chiave va chiesta in Comune), ed è allestita con tutte le attrezzature più moderne: per ora 7 postazioni PC, Internet Wi-fi, webcam, stampanti, fax, fotocopiatrice, proiettore e plotter. «La sala è pulita, spaziosa e silenziosa» racconta Denise Flury, la prima lavoratrice ad aver approfittato delle nuove opportunità offerte dal suo Comune. Di origini trentine-canadesi, trasferitasi in Vallarsa nella frazione di Speccheri nel 1998, Denise lavora dal 2006 per la ditta roveretana "Cogito Srl", che da qualche settimana l'ha autorizzata a svolgere le sue mansioni «a distanza». Denise, quali sono ora i tuoi orari di lavoro? «Esattamente come se fossi a Rovereto. Lavoro a tempo pieno ed in totale autonomia. Oltre alle conversazioni telefoniche ed e-mail, sono possibili delle chat e delle teleconferenze per tenersi in contatto con i colleghi che lavorano sul mio stesso progetto. Per esempio, i collaboratori del mio gruppo sono tutti in Bulgaria. Risolviamo tutti i problemi e ci scambiamo tutte le idee tramite la rete. Insomma se io lavoro da Rovereto o da Vallarsa non cambia nulla». Che vantaggi? «Soprattutto in tempo e denaro. Mi risparmio un viaggio di 23 km andata e 23 km di ritorno su una strada montana, stretta e piena di curve. Raossi è solo a 3 km da casa mia, un notevole risparmio di benzina. Con i tempi che corrono non è poco! Sono felice di avere la possibilità di andare a lavorare in bicicletta e di poter pranzare a casa mia se ne ho voglia. E poi per le giornate di neve, non mi devo più preoccupare di mettere le catene o partire con anticipo!» Gli svantaggi, invece? «Per me non ce ne sono. Forse per alcuni la sala non sarebbe l'ideale perché si lavora in solitudine… ma questo lo facevo anche a Rovereto». Sarebbe diverso lavorare direttamente da casa? «Sì, nel passato ho provato. Non è la stessa cosa. A casa non c'è nessun tipo di "stacco"…ti alzi, fai due passi e ti siedi al tuo computer. Può diventare noioso. Per me non è una soluzione ideale per il lungo termine». Non ti mancano le relazioni sociali? «Veramente no. Ho un buon rapporto con i miei colleghi di Rovereto e ci si vede anche fuori dal contesto lavorativo. Durante la giornata vedo i loro nomi in linea su Skype…è come se fossimo comunque nello stesso ufficio insieme!»





www.vallarsa.com > indice > Il mio ufficio alpino con collleghi virtuali