12/02/2009 - Di Gigi Zoppello - Articolo da www.ladige.it

Non sono bastati cinque tentativi dell'elicottero dei Vigili del Fuoco di Trento con la nuova tecnologia a «bomba» di gas per far cadere le pericolose cornici di neve che si sono accumulato sul versante Est del Pasubio, sopra gli abitati di Obra e Ometto in Vallarsa. L'intervento era stato programmato dopo le nuova abbondanti nevicate di sabato e domanica, accompagnate poi dal forte vento che ha fatto accumulare sopra la cresta tonnellate di neve fresca, in bilico e pronta a cadere. Una situazione che aveva costretto il sindaco di Vallarsa, Geremia Gios, a emanare un'ordinanza di chiusura della strada per Obra all'altezza della val Rumini. Ieri sul posto erano presenti i tecnici della Commissione valanghe, coadiuvati da uomini dei Vigili del Fuoco volontari ai comandi di Mauro Stoffella, con l'assessore Stefano Gasperini e gli uomini della Forestale. Ma le rigide temperature della notte scorsa hanno modificato ancora una volta il quadro della situazione. «L'elicottero è stato disturbato dal forte vento in quota, e inoltre la massa di neve si è ghiacciata nelle ultime 24 ore. Sono state provate cinque "bombe" a spostamento d'aria, ma non si è mosso quasi niente» spiega il comandante Stoffella. «Si è riusciti a far precipitare un pezzo di cornice, ma di modeste dimensioni. Il sopralluogo ha però chiarito che con questo freddo i versanti sono stabili, e quindi la situazione è meno drammatica e la strada è stata riaperta. Il problema però potrebbe ripresentarsi in caso di nuove nevicate». L'assessore Gasperini è giustamente preoccupato: «A Obra abbiamo riaperto la circolazione, ma resta la chiusura a Camposilvano, dove sabato è caduta una grossa valanga verso Pian delle Fugazze, nella Val del Losco. Lì la neve è veramente tantissima, una cosa che non abbiamo mai visto: quello che è caduto è una minima parte. In teoria, se continua il freddo non c'è pericolo - dice Gasperini - ma non si può mai sapere... non ce la sentiamo di riaprire la strada anche là. Il problema diventerebbe veramente grave se dovesse nevicare ancora, e visto che siamo ancora a metà dell'inverno...»