VALLARSA NOTIZIE N° 28 agosto 2001 pag. 21,22


UN’ INIZIATIVA DIDATTICO-AMBIENTALE
ALLA MALGA SIEBE DI VALLARSA


Da alcuni anni a questa parte, gli obiettivi e gli sforzi condotti dal Servizio Foreste della Provincia Autonoma di Thento, accanto a quelli "tradizionali" di pura gestione forestale, si sono arricchiti di nuove iniziative che nel contesto ambientale montano tendono ad equilibrare e a valorizzare le "biodiversità".

La mappa del sito


Questa azione è giustificata da un aumento notevole dell’indice di boscosità e da un miglioramento dei boschi a vario livello conseguito, favorito sia da un minore sfruttamento sociale che da un "risparmio" nel prelievo di materiale legnoso dai boschi pubblici dopo quasi cinquant’anni di selvicoltura naturalistica.

Gli interventi di seguito descritti, da realizzarsi a cura dell’ufficio Distrettuale Forestale di Rovereto e voluti dal personale forestale che vi opera in valle non costituiscono un’invasione di campo per la Comunità, ma intendono proporre nuovi modelli di ‘valorizzazione’ del territorio coerenti con un certo tipo di turismo diverso, teso a qualificare un’offerta culturale e ambientale compatibile.

Gli interventi nel dettaglio mirano al recupero delle pozze di abbeveraggio del bestiame, all’interno di un pascolo prealpino, su matrice calcarea, dove l’assenza di acque di scorrimento superficiale, rendono necessario impedire l’allontanamento dell’acqua meteorica, impermeabilizzando il fondo delle doline, con un impasto di argilla e fogliame di faggio. Per la scarsa/nulla manutenzione, si stanno progressivamente riducendo e solo in occasione di piogge prolungate ne assumono l’aspetto originario. La valorizzazione ambientale a scopo "didattico" di MALGA SIEBE che si è in procinto di intraprendere, con il contiguo pascolo di Monte di Mezzo, costituiscono un unicum di elevato pregio paesaggistico e naturalistico.

La zona, ubicata alla testata della valle del Leno, in sinistra orografica, ricopre un’area pascolava di 14.4 ettari, attualmente monticati da bestiame asciutto (manze) con carico inferiore alla sua potenzialità e con assenza di una manutenzione costante del cotico erboso, si assiste, alla progressiva colonizzazione di vegetazione arboreo-erbustiva.

Nel corso degli anni 1998-1999, si è già provveduto a contenere tale processo evolutivo, con tagli finalizzati a delimitare il perimetro bosco-pascolo.

Si intende ora proseguire, su tale linea completando gli interventi con il recupero multifunzionale di nuove aree foraggiere ma soprattutto, risaltandone i valori naturalistici didattico-turistici dell’area. Si tratta, di n. 4 pozze n. “a malga Siebe, n. 2 sul pascolo di monte di mezzo, mantenute attive grazie all’alimentazione di altrettante piccole sorgenti ospitanti la rana, il tritone alpino*, l’ulone dal ventre giallo*, la biscia d’acqua e altri ofidi.

In tale contesto, verrà dato risalto anche alla componente flogistica tipica di zona umida coinvolgendo per tutti gli aspetti operativi, un esperto arpetologo e naturalista del Museo di Scienze Naturali di Rovereto il quale, si è già espresso con pareri e consigli.

L’intervento si concluderà anche con la ridefinizione e sistemazione di mulattiere e sentieri già esistenti tra i due pascoli, con un percorso che si andrà a definire ad "anello", presupposto per un accesso umano ed animale più consono e rispettoso dell’uso civico a della realtà ricreativo didattica programmata.

L’opera principale sarà rappresentata dal rifacimento del vecchio selciato le cui origini si perdono nel tempo, e hanno visto generazioni di uomini percorrerlo, sostando all’ombra dei faggi centenari radicati al suo margine.

Di seguito saranno approntate chiudende e tratti di steccato sia per disciplinarne il transito che per garantire un minimo di sicurezza e un migliore approccio di accesso ai siti più rappresentativi. Anche il bestiame monticato, avrà un proprio separè, su un settore di pozza specifico al momento dell’abbeveraggio, garantendone privacy. Nello schema riportato, si ha l’idea grafica dell’intervento con alimentazione di acqua sorgiva scaturente a valle della strada forestale di "Comperlon". Ritenendo l’opera assai espressiva per la comunità di Vallarsa è spontaneo chiedersi se non sarebbe il caso di compiere un’ulteriore passo: 1) ripristinare la Cascina esistente di MALGA SIEBE per un supporto logistico confortevole e 2) mettere in atto una seria segnaletica didattico-consultiva per evidenziare a un pubblico meno esperto tutti gli aspetti naturalistici peculiari dell’ area.

Un sasso che viene lanciato con buoni propositi e che si spera venga raccolto.

* Specie indicatrici di qualità ambientale


Vettorrazi Stefano
Vic isp. q.f.

Broz Giorgio
Custode forestale




www.vallarsa.com > Indice > Vallarsa Notizie > Malga Siebe