VALLARSA NOTIZIE N° 28 agosto 2001 pag. 20, 21


ALBERI DEI NOSTRI BOSCHI - IL MAGGIOCIONDOLO

A cura di Giorgio Broz - Custode forestale


La richiesta di riprendere questa rubrica mi fa molto piacere ed allora ecco pronta la descrizione di un’ altra pianta forestale, che è presente in forma spontanea nei nostri boschi. E’ una delle prime piante che fiorisce con appariscenti grappoli di fiori gialli:
il maggiociondolo.

Caratteristiche botaniche.

Nome laburnum alpinum. Arbusto o piccolo albero alto 5 - 7 metri con la corteccia liscia di color verde-cinereo. La formazione delle foglie è piuttosto rara; sono composte, di forma ellittica raccolte a gruppi di 3 su dei lunghi piccioli e di color verde lucido nella pagina superiore, e più chiare sotto. I fiori numerosi sono penduli, molto belli e profumati formano grappoli lunghi fino a 30 centimetri di color giallo oro. Il frutto è un legume con 6 - 8 semi. Questi come tutte le parti di questa pianta, sono velenose per l’uomo. Il maggiociondolo è una pianta molto vigorosa che ama la luce. Adatta per rinverdire e sostenere scarpate franose per la sua caratteristica di avere radici rizomatose. Ha anche la crescita veloce e facilità di attecchimento per talea. Per la bellezza dei suoi fiori è spesso coltivata nei giardini.

Situazione in valle

Abbiamo tutti sott’occhio la massiccia e quasi incontrollabile invasione di maggiociondolo sui pascoli alpini abbandonati o sottoutilizzati delle nostre malghe. Dal Bovetal a Prà di Mezzo e nella zona soprail Palù; da malga Fondi verso il Mandron e poi fino alla Storta un po’ dappertutto , dai 1200 ai 1500 metri di altezza, spuntano queste piante che, anche se sono molto belle, in questi casi sono da considerarsi infestanti. Già da un paio di anni, per favorire la pulizia delle superfici pascolive delle malghe, vengono fatti dei piccoli lotti di legna. Si delimita una zona per una stima di 40 quintali e ad un prezzo simbolico, si assegna questa legna di "gegheno", ai pochi censiti volonterosi che ne fanno richiesta. L’utilizzazione viene subordinata alla pulizia del pascolo e poi all’accatastamento delle ramaglie.

Caratteristiche del legno

La parte esterna cioè l’alburno è di color giallo chiaro, mentre il durame è castano scuro. Questo legno si conserva a lungo piantato nel terreno ed è dunque molto ricercato per paleria. Per le belle venature giallo - bruno, può essere utilizzato per lavori con il tornio, per intarsio e per fare listoni per pavimenti è per questo chiamato falso ebano. Non dimentichiamo che ha un grande potere calorico anche se abbisogna di un paio di anni di stagionatura. Come si diceva... uno all’aperto sotto le intemperie ed uno in legnaia

Curiosità

Nonostante che questa pianta sia considerata un piccolo albero, nei boschi Comunali alla Covel, si trovano alcune piante isolate di maggiociondolo all’interno del bosco di faggio, che hanno anche 20 centimetri di diametro e sono alti quasi 20 metri. Altra curiosità sta nella foto che dimostra la strana fioritura di questo "gegheno" vicino la casara di Prà di Mezzo al 15 settembre del 1999. Abbiamo detto che tutte le parti delle pianta sono velenose per l’uomo, ma in particolare lo sono la corteccia ed i semi che contengono un alcaloide che ha un’azione prima depurativa poi porta ad una paralisi respiratoria. L’altra curiosità che ho trovato è che con questo legno vengono fatte le canne per le cornamuse.


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