VALLARSA NOTIZIE N° 41 - dicembre 2007 pag. 3


EDITORIALE

L'attuale amministrazione comunale ha passato il giro di boa. In carica dal 2004 vede, avvicinarsi il 2010 anno in cui il consiglio comunale in carica avrà completato il proprio mandato.

Per questo ritengo opportuno fare brevemente il punto della situazione richiamando quanto fatto ed individuando i possibili interventi futuri.
Una premessa sono convinto che i tempi più difficili per la nostra valle siano alle nostre spalle. E' pur vero che assistiamo ancora ad un lieve calo dei residenti, ma accanto a chi si trasferisce altrove vi sono famiglie giovani che decidono di restare ed altre che arrivano o tornano, provenendo da altre realtà ad abitare nella nostra comunità. Anche l'evoluzione prevedibile del contesto socioeconomico complessivo porta a ritenere che le caratteristiche del nostro territorio e della nostra comunità risulteranno, in futuro, meno penalizzanti di quanto si è verificato in un recente passato.
In tale quadro di riferimento ciò che l'amministrazione comunale può fare non è molto, ma può risultare importante. Sicuramente non ci si può sostituire all'iniziativa privata ne intervenire in campo economico. Si può cercare, tuttavia, di operare perché valga la pena di continuare a vivere in Vallarsa. Tre sono le condizioni perché quest'ultimo risultato sia raggiungibile: la razionalizzazione dell'azione amministrativa, la creazione di posti di lavori in loco, la garanzia di una adeguata qualità della vita.
Relativamente al primo aspetto la linea guida è la sussidiarietà: tutto ciò che possono fare privati, associazioni, comitati è opportuno non venga attuato direttamente dall'amministrazione comunale. Questa deve promuovere, sostenere, incoraggiare, ma intervenire direttamente il meno possibile. Inoltre è opportuno razionalizzare l'utilizzo del patrimonio comunale: avviati i programmi per pascoli e boschi è necessario intervenire sugli immobili localizzati nelle varie frazioni.
Relativamente al secondo aspetto l'obiettivo non è quello di creare posti pubblici, ma quello di garantire condizioni per cui si creino nuovi posti di lavoro nel settore privato e si consolidino quelli esistenti. Lo strumento principale in tale direzione è quello dei patti territoriali che nel giro di qualche anno dovrebbe poter esplicare completamente i propri effetti. Inoltre è necessario cercare di rimuovere alcune criticità che sono: la disponibilità di spazi adeguati per l'artigianato, la definizione di una strategia condivisa per il turismo, la presenza di adeguate infrastrutture per l'agricoltura. In proposito alcuni interventi sono già stati individuati ed altri sono in corso di definizione.
Relativamente alla qualità della vita sono necessari interventi in almeno quattro direzioni: salvaguardia di un ambiente a misura d'uomo, completamento delle infrastrutture di base, adeguamento dei servizi, crescita della comunità. Per il primo aspetto si prevede di attuare la revisione del piano regolatore e di completare le operazioni di ripristino fondiario, di avviare le procedure per la certificazione ambientale del comune e di attuare un piano in campo energetico. Per le infrastrutture sono da completare i piani relativi alle fognature ed alle reti interne degli acquedotti, quello relativo ai collegamenti interni ed il potenziamento della rete a banda larga. Purtroppo la scarsità di risorse non consente in questa fase di dedicare grandi risorse all'arredo urbano ed ai collegamenti pedonali e ciclabili tra le frazioni. Per i servizi sono già attive iniziative orientate a rispondere al bisogno delle diverse fasce d'età: prima infanzia, età scolare, giovani, anziani. Le iniziative in atto andranno potenziate e completate.
Infine la crescita della comunità intesa come aumento della fiducia reciproca e della capacità di condivisione è un compito in cui l'amministrazione comunale può poco, pur se si tratta dell'aspetto forse più importante. In effetti è necessario che tutti, ma proprio tutti, si convincano che ci sono alcune cose che nessuno può fare al posto proprio. Tra queste vi è il contributo che ognuno può e deve dare alla crescita della comunità.
Come è ovvio le esigenze sono molte e le risorse limitate. Per questo si potranno realizzare solo alcune delle iniziative che sarebbero utili e, forse, indispensabili. In molti altri casi sarà necessario rinviare la realizzazioni al futuro. Quello che, comunque, personalmente mi auguro è che tutti insieme riusciamo ad arrivare al 2010 con una valle un po' migliore di come era nel 2004. In questo spirito mi sento di augurare a tutti Buon Natale e Buone feste con l'augurio che il nuovo anno porti alla nostra comunità tanta serenità.

Geremia Gios




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