VALLARSA NOTIZIE N° 35 - dicembre 2004 pag. 42, 43


STAINERI!

Un posto in cui il tempo pare essersi fermato. Molto è rimasto come una volta. Un luogo in cui regna la tranquillità ed il silenzio.

Staineri è un piccolo paesino della Vallarsa situato sulla sponda sinistra del Leno, sulla strada che collega le due sponde, fra Aste e S. Anna. E' posto in una curva che lo divide a metà. Purtroppo per questo spesso si corre via, senza accorgersi di esserci passati. Però è un peccato perché è un posto ricco di porticati e poggioli che in estate si riempiono di fiori che formano immense cascate di colori e animano le case. Anche i porticati contribuiscono a determinare la bellezza del paese. Uno in particolare, "el portego", che in modo figurativo divide il paese in due: "cae de sora" e "cae de soto". In tutto, il paese conta 6 famiglie stabili, per un totale di 14 persone di cui una ragazza e un ragazzo: Anna e Luca.
Arrivando da S. Anna si incontra una piccola cappella dedicata alla Madonna del Carmelo. In inverno è sempre arricchita da un bel presepio esterno costruito con materiali poveri dalla zia Teresa. Dato che la Madonna del Carmelo viene festeggiata il 16 luglio, in suo onore viene celebrata la S. Messa, seguita da un rinfresco a cui partecipa tutta la gente contribuendo con qualche prelibatezza e con la voglia di stare insieme a chiacchierare in allegria, mentre noi ragazzi ci divertiamo a rincorrerci.
Sì, perché a contrastare la monotonia dell'inverno ci pensa l'estate con le sue lunghe e calde giornate quando molte famiglie trascorrono le vacanze estive qui e quindi le case si riempiono di vita. Arriviamo ad essere in quattordici fra ragazze e ragazzi!
Anch'io sono una di queste e agli Staineri ci vado spesso la domenica per trovare i nonni e l'estate per passarci le vacanze.
In paese ci sono tre fontane, importante punto di ritrovo per noi ragazzi, anche per le nostre famose gare con l'acqua che caratterizzano i momenti più memorabili: una di queste fontane serviva una volta alle donne per lavare i panni perché ha due vasche lavatoio, oggi spesso vuote.
Al centro del paese, fra alcune case disabitate si trova un grande piazzale in terra battuta, a volte utilizzato come parcheggio, che spesso rappresenta il nostro campo da gioco per le lunghe e sudate partite di pallavolo. Altro passatempo favorito è il "nascondino", che spesso ci porta alla scoperta di luoghi sempre nuovi e all'esplorazione delle numerose case vecchie abbandonate del paese. Ma per fortuna ci sono già molte case che sono state ristrutturate e ora sono abitate e speriamo che questo sia un buon inizio.
Da questo piazzale partono le stradine di sassi che si snodano sotto portici e grondaie. Una di queste conduce fino a Matassone, passando tra campi, prati e boschi. Questa è una bella passeggiata tranquilla e anche ...culturale perché si passa davanti a due "calchere" dove una volta si produceva la calce. Che pace e che bellezza quando, per cercare un po' di solitudine, si passeggia fra la quiete delle case e, attenti, si ascolta quell'allegro canto di un grillo diretto alla sua compagna. Nulla può turbare questa passeggiata che poi continua nei campi che circondano tutt'attorno il paese. In questi si vede tutta la semplicità e la cura che i paesani ancora usano avere. Gli orti sono un buon punto di riferimento per gli abitanti a Staineri, perché, in essi, trovano parte del loro vivere quotidiano. È proprio un esempio di semplicità il modo con cui vengono trattati i numerosi vigneti e alberi da frutto che crescono in questi campi e che offrono frutti saporiti e gustosi. Come nel caso di mio nonno, il quale ha alberi da frutto che rappresentano anche uno svago per il divertimento di scalarli e nascondersi fra le loro foglie, in modo da far impensierire genitori e nonni che non ti trovano più. Ma oltre a questo rappresentano anche un piccolo sacrificio: la fatica di stare a lungo piegato sotto al sole a raccogliere i loro frutti (in particolare nocciole), mentre qualcuno, sopra, ti scuote i rami e te ne fa cadere talmente tanti che non sai più dove girarti.
Che bello però quando alla fine della raccolta io e i miei cugini ci sediamo esausti accanto al muro o in mezzo al prato del "campo del Lele" (famosa "meta" di amici in cerca di riposo o importante punto di ritrovo per abbuffate di pranzo o cena) e lì chiacchieriamo a lungo indisturbati sotto i raggi caldi del sole.
Che belle le lunghe estati trascorse a Staineri assieme ai miei amici.
Con loro trascorro ore di felicità e allegria che passano veloci fra un piacevole coro di urla e schiamazzi. Tutti sono disposti a giocare, nessuno si rifiuta di scendere in cortile per non perdersi quelle fantastiche ore di allegria e divertimento insieme. Al mattino ci si da appuntamento alle 9 per andare, a S. Anna a fare la spesa, scendendo per il sentiero sotto il paese. Dopo questo impegno quotidiano inizia il gioco.
Quanto sono belle le partite di pallavolo e le eterne partite di nascondino nelle quali, chi conta, deve dividersi in quattro per cercare gli altri compagni nascosti ovunque. Proprio ovunque, perché i confini partono dal paese fino ai campi circostanti. È possibile nascondersi anche nelle case vecchie e disabitate. Che bei momenti! Si sta lì a lungo a chiacchierare o talvolta ad esplorare la casa con una torcia per farsi strada, senza sapere cosa ti puoi trovare davanti.
Eccitato per alcune piccole scoperte, ti sporgi da una finestra senza vetri e osservi a che altezza ti trovi. Ma dopo una decina di minuti ecco che bisogna uscire allo scoperto: è così che termina il "lavoro" dell'esploratore, per ricominciare subito dopo quello del fuggitivo. Altrettanto divertenti sono le sere trascorse a chiacchierare alle panchine. Questo, spesso, caratterizza un punto di ritrovo anche per gli abitanti del paese, assieme ai quali si introduce una conversazione che di solito deve terminare allo scoccare delle 22.00, orario nel quale molti di noi ragazzi tornano a casa.
Il paese di Staineri, anche se senza grandi attrazioni, è per me un luogo molto bello, che mi ha sempre stimolato la fantasia nell'ideare giochi e passatempi. Spero, di poter quindi continuare a trascorrervi le mie vacanze estive.

Anna Angheben (13 anni)




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