VALLARSA NOTIZIE N° 33 - dicembre 2003 pag. 3


LA PAGINA BIANCA

I lettori di Vallarsa Notizie si saranno stupiti nel vedersi recapitare un numero della rivista tutto "di bianco vestito". Abituati a copertine bucoliche, con fotografie di montagne, chiesette o fiorellini si saranno chiesti il perché di questa scelta.

Qualcuno avrà pensato che questa copertina insolita stava a sottolineare il carattere "speciale' di questo numero. In effetti il motivo che ha portato la redazione a questa decisione è proprio questo: denotare come questa non sia una edizione come le altre, ma che si tratta di un numero speciale, che il consiglio comunale ha deciso di dare alle stampe alla conclusione - seppur anticipata - del proprio mandato.
La pagina bianca però ci è particolarmente piaciuta, in quanto riesce a connotare in maniera efficace la situazione che l'amministrazione comunale si trova ad attraversare.
La pagina bianca, in primo luogo, rappresenta l'idea di una storia interrotta, di una avventura non conclusa. E' la fine di una incompiuta. L'azione di governo di questo consiglio è stata impostata, e per motivi contingenti e per motivi programmatici, in una prospettiva che abbracciasse l'intera legislatura. Nei primi due anni di mandato abbiamo concentrato buona parte delle nostre energie e del nostro tempo ad una profonda revisione del bilancio comunale, affrontando i problemi amministrativi che, negli anni, si erano sedimentati. Abbiamo inoltre adottato, per ragioni di praticità e di buon senso, la strategia di dare priorità alla realizzazione e alla conclusione di opere progettate dall'amministrazione precedente. Soltanto nell'ultimo periodo avevamo iniziato a mettere in cantiere le nostre idee, a dare sviluppo alla nostra progettualità. Ce ne dobbiamo andare proprio ora che cominciavamo a divertirci, che piano piano si vedevano i frutti del nostro lavoro.
La pagina bianca vuole rappresentare anche l'idea di pulizia. Lasciamo in eredità a chi ci succede un bilancio chiaro, ordinato, intelleggibile. Sicuramente abbiamo fatto anche degli errori, ma abbiamo la ragionevole convinzione di aver contribuito a creare i presupposti per programmare uno sviluppo socioeconomico sostenibile.
La pagina bianca significa silenzio. Nella seduta di consiglio che ci ha visto dimissionari molti dei consiglieri e degli assessori hanno preferito non intervenire, non commentare le vicende, i comportamenti, le sentenze. Le circostanze che ci portano alle dimissioni sono oramai note, ed ognuno ha avuto la possibilità di farsi le proprie opinioni. Aggiungere commenti ai commenti, polemiche alle polemiche sarebbe inutile. Preferiamo esprimere il nostro rammarico e - perché no - la nostra tristezza, attraverso il silenzio di una pagina bianca.

Infine la pagina bianca rappresenta una nuova storia che sta per cominciare, con nuove idee, nuovi attori, nuovi protagonisti. Rappresenta l'invito a non perdersi d'animo, a non sottovalutare le potenzialità della nostra comunità. Mi piace pensare che l'intelligenza (di una persona, di una comunità) sia la capacità di trasformare i vincoli in potenzialità, i problemi in opportunità. La crisi istituzionale che stiamo per affrontare potrebbe essere l'occasione per risolvere, in maniera definitiva, alcuni dei problemi che gravano sull'amministrazione. L'assenza della figura del sindaco, della giunta, dei consiglieri potrebbe infine portare i cittadini a decidere di assumersi maggiori responsabilità, di avvicinarsi alla gestione della cosa pubblica, di impegnarsi in forme più dirette di democrazia. Perché, come scrisse un artista, democrazia è partecipazione.

Stefano Bussolon




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