Vendemmia
Una poesia di Nadia Sartori
(da "Vallarsa Notizie" n° 34)


Palpitano i cuori
sopra le rughe della terra
senza lacrime che la bagnino
le viti allineate, assetate
adorne di violacei pendenti, tremano
al rumore delle forbici che ne interrompono la linfa
cadono i grappoli
milioni di perle perdute
ingoiate spappolate spremute
mentre i lavoranti cantano
come nei giorni di festa
canzoni che si perdono nel vento.

Muore l'estate
se ne va piano con l'uva, col sole
irrompe l'antico silenzio
la gaiezza si spegne
finita è la vendemmia
avanza l'autunno silente
nude le viti si ergono al cielo
e il giallo indora le ultime foglie incartocciate.




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