Vallarsa
Una poesia di Sandalè
(Da: www.liberodiscrivere.it )


Guido sola nella strada
una sigaretta dopo l’altra
ad ogni curva abbasso marcia
sbircio sotto
verso il precipizio , oltre i paracarri
i denti del gigante
che è la valle
spaccatura sghemba della terra
ruga storta di un sorriso amaro
e scorgo il fondo dell’abisso
un guizzo azzurro del serpente
che subito scompare.

L’asfalto sale ripido
accarezza il bosco
sfiora subdolo il dirupo;
il cuore batte a tempo
scandisce curve secche
assaggi storti al vuoto
che danno l’euforia
di un volo a piedi a terra.

In alto
il sole sbuca a tratti
fa un gioco di bambino;
"cucu son qui"
e poi scompare;
un raggio resta
impigliato nelle chiome alte
solletica il mio viso
a illuminare gli occhi, opachi di pensieri
e rido sola
nella strada, a picco sulla valle...
subito sotto il passo
i faggi
mi sussurrano all’orecchio
un loro canto antico
ipnotico calmante
al mio pensare astratto.





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