vallarsa.com - che fare?


Ciao Fabrizio.

Dopo parecchio tempo - perchè sono stato molto all'estero ed alla sera, in hotel, a malapena andavo a guardare la mia posta elettronica e basta - ho avuto l'occasione ieri ed oggi di tornare a visitare il tuo sito della Vallarsa, e scorrendo le varie pagine, vedo la tua richiesta di consigli.

Associazione culturale o...?

Innanzitutto tutto, perchè questa opzione?
Perchè un sito così debba essere trasformato in qualcosa di diverso?
Intendo dire: che io sappia il tuo sito è l'unico che parla di un luogo ad entrambi noi caro.
Lasciamo perdere quello del Comune, lasciato nell'abbandono (sono andato a rivedere anche quello), non so se per incuria, disinteresse, incredulità nel mezzo o mancanza di fondi (anche se seguire un sito del genere costa veramente pochissimi euro al mese).
E mi pare un peccato "far morire" un sito pubblico su un luogo comunque importante come una valle.

Quello che tu definisci come un punto di stasi, mi sembra più essere un momento di riflessione critica.

Ciò che voglio dire è che mi pare si sia persa un po' l'audience, o la partecipazione, se vuoi.
Vedo nomi di gente che ha scritto sul sito, che ha mandato messaggi, che in qualche modo ha partecipato a discussioni che si sono svolte, che non compaiono più.
Probabilmente lo guardano ancora, il sito, ma hanno smesso di parlare, di "partecipare".
Non è un fenomeno specifico di questo sito: in tutto il mondo di Internet vi è un ripensamento, una riflessione sulla "partecipazione" nei vari siti, forum, blog, specie se sono dedicati ad argomenti generali, come può essere una valle, invece che a quelli più specifici, quali la politica o lo sport.

Inoltre, mi sarei aspettato che lo sviluppo del sito innescasse una sinergia con le varie associazioni, Istituzioni della e legate alla valle, al fine di creare un punto di incontro mediatico nel quale poter esprimere opinioni.
Probabilmente ciò non è avvenuto (ma questa è solamente una mera ipotesi personale) sia per le traversie che l'Amministrazione Comunale ha passato - e forse sta ancora passando - sia per tue prese di posizione nei suoi confronti.
Siamo in Italia, Fabrizio - a volte mi viene da dire purtroppo -: nulla di più facile pensare che date alcune tue critiche nei confronti di certe posizioni assunte dal Sindaco, lo stesso o chi per esso abbia caldamente sconsigliato ai propri dipendenti o persone in rapporto con l'Amministrazione di intervenire in qualsivoglia maniera su questo sito, probabilmente considerato "nemico".
Lo ripeto, questa è solo una mia ipotesi, che probabilmente verrà negata anche sotto tortura, ma mi picco di conoscere la mentalità italiana, così devota al campanilismo esasperato, alla contrapposizione frontale univoca: Coppi e Bartali, Berlusconi e D'Alema, siamo sempre alle solite: se non abbiamo un nemico da individuare, da perseguire, da combattere, siamo persi, defraudati.

Infine, un ultimo appunto: il Vallarsa.com, a mio modestissimo parere, si è andato sviluppando negli anni con un occhio particolare al passato.
La maggior parte degli articoli (ai quali ho contribuito anch'io, lo ammetto) narrano di cose, di persone, di fatti di 20-30-50 anni fa.
Questo vuol forse dire che nel momento attuale non c'è nulla di cui parlare riguardo alla Vallarsa?
Non ci sono eventi, fatti, cronache, rilievi calati nel tempo presente?
Non credo proprio che gli abitanti della Vallarsa riposino il sonno del giusto, non credo che la loro esistenza si riduca a casa - lavoro - casa, senza mettere il naso fuori dalla porta, senza scambiare due chiacchiere con il vicino, l'amico, il portalettere.

L'ultima "vera" notizia di cronaca (lasciando perdere la diatriba noiosissima Gios/Scotoni) che ho letto è quella di due cervi inseguiti o che stavano inseguendo la corriera (non ho capito bene cosa effettivamente sia successo)...
Ed allora parliamo di cervi, poffarbacco!
Parliamo di animali, parliamo della fauna della Vallarsa, chiediamo segnalazioni di avvistamenti strani, facciamo un censimento mediatico della popolazione faunistica della Vallarsa, che comunque rimane patrimonio della valle e del turismo della valle, in attesa che qualcuno ci venga a dire che mentre osservava un capriolo nascosto ha scoperto una specie sconosciuta o rarissima di orchidea, o di graminacea o di sempreverde o di che accidenti sarà.
Mi sembra che la vita si nutra di cronaca, si autoalimenti di fatti, accadimenti, che danno la stura a discussioni, idee, meditazioni e comportamenti.

E sulla base di questo arrivo a dire che la tua opzione iniziale non mi sembra antitetica: un sito pubblico che parla di una valle mi pare che possa - ANCHE - essere benissimo il punto di ritrovo di un'associazione culturale, che possa essere la base di promozioni di eventi, concerti, mostre, manifestazioni.
Perchè no?
Vediamo questo punto di incontro che abbiamo come il crocevia imprescindibile di tutto quello che succede e che è legato alla Vallarsa.
Se i telefonini mandano messaggi, trasmettono la televisione, ci danno l'indicazioni sui percorsi, e tra poco faranno anche il caffé, vuoi dire che un sito su un luogo non possa fare anche la promozione a ciò che è legato a quel luogo?

Con simpatia.

Massimo F.








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