MA ALLORA A NASSYRIA SONO MORTI PER NIENTE?

Ho letto i giornali oggi, titolo di prima pagina, una frase di Silvio Berlusconi "Gli italiani si ritirano a partire da settembre" frase tratta dalla trasmissione "Porta a porta" di ieri sera, che per altro non ho nemmeno visto.

Dunque anche Berlusconi si piega in Italia ai voleri di una certa classe politica (scusate ma io la penso cosi fosse l'ultima cosa che faccio in vita mia), Non come in Spagna, dove il primo ministro ha preso questa decisione in seguito agli attentati dell'11 marzo (che strana coincidenza con l'11 settembre). Dunque diciamolo chiaramente: Bin Laden ha vinto la guerra contro l'Occidente, o perlomeno ha fatto un'enorme passo avanti.

Gli Stati Uniti piano piano rimangono da soli, con l'aiuto degli inglesi, e non vorrei che una volta che si è sfaldata l'alleanza, fossero costretti anche loro a fare dietrofront come fecero nel 1974 in Vietnam, quando furono costretti a fuggire da Saigon con le portaerei, fu uno smacco dal quale non si sono ancora ripresi.

Era più che logico che prima o poi lo si dovrebbe aver fatto, ma non era ancora giunto il momento. Adesso ragionando un attimo: se si ritirano i militari, saranno costrette a ritirarsi anche le Organizzazione umanitarie, come la Croce Rossa Italiana, che è stata la prima ad andare e rimanere in Iraq, mentre le quelle degli altri paesi, avevan già chiuso i battenti. Adesso chi garantisce l'incolumità a queste persone? Dovranno ritirarsi sen non vorranno mettere in pericolo la loro vita. E chi cura gli ammalati a Bagdad, che se non sbaglio c'è proprio un'ospedale italiano della Croce Rossa?

Le truppe dovevano rimaner là, fintantochè la situazione non si normalizzava un attimino, finchè non si riusciva a dotare questa giovane democrazia di una polizia e di un esercito proprio che fosse in grado di garantirsi l'ordine pubblico, perchè lo stato è ancora pieno zeppo di persone, anzi, di briganti, che sequestrano persone, anche irachene, non solo giornalisti o operatori stranieri, per farsi pagare in qualche modo un riscatto, altro che amor di patria, non è forse vero?

Ma allora mi chiedo, i nostri caduti di Nassyria, gli altri morti militari, l'ultimo priprio ieri, il poliziotto dei servizi segreti, che ha salvato la Sgrama, anche se magari in modo volontario, perchè adesso l'esercito di naya non esiste più, sono deceduti per niente. Cioè il loro scopo di esser proprio lì per aiutare i civili, viene annullato proprio perchè si decide di chiuder baracca e di andar via non prima di aver aiutato la popolazione fino in fondo? Ma per carità!

Una cosa che mi ha fatto arrabbiare, è stato quando, tempo fa, in una città d'Italia, durante una manifestazione è comparsa una scritta "100. 1000 Nassyria". Ma per carità! Cosa avran pensato le famiglie di questi poveri soldati, a leggere un testo simile? Io so cosa ho pensato, ma non lo voglio dire. Ma è da pazzi fare certe scritte, scusatemi!

Poi, se vediamo la storia, anche della Seconda Guerra mondiale, gli alleati (senza dei quali, anche se i partigiani combattevano per la libertà, non avrebbero mai potuto vincere contro l'esercito potente di Hithler!) sono rimasti in Italia fino al 1948, cioè fintantochè l'Italia si è data una nuova Costituzione, una nuova forma di governo. Se non sbaglio questa forma si chiamava "amministrazione controllata".

Cioè, sarebbe come voler dire, che l'Italia ha perso una seconda volta dopo la disfatta dell' 8 settembre 1943. Almeno questo è quello che penso io.




www.vallarsa.com > Indice > Forum (come partecipare) > Ma allora a Nassyria