LA SINISTRA E LA GUERRA IN SERBIA PRIMA E DOPO

Ho letto la lettera inviata aperta al Consiglio Comunale di Vallarsa, riguardo al ritiro delle truppe americane e italiane in Iraq.

A parte il fatto che purtroppo penso che il Consiglio Comunale non potrà fare molto, perché non ha di questi poteri, la sinistra italiana (scusate se parlo di politica ma è così) prende a proprio uso e consumo la Costituzione della Repubblica italiana.

In che senso, facile: adesso sbandierano l'articolo 11 che dice: "L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo delle controversie internazionali", poi però si dimenticano che la sinistra al governo nel 1999, ha concesso l'uso delle basi militari in Italia e non solo, perché dopo si è parlato addirittura di uso di nostri aerei per bombardare alla faccia della Costituzione stessa.

Forse qualcuno non si ricorderà quel periodo, ma a me è rimasto impresso eccome. Fu bontà di Putin se la Russia non inviò le proprie truppe nel Mediterraneo, sai che scintille avremmo visto!

Me lo ricordo io quel periodo! Nel marzo del 1999. La sera del 24 marzo quando la Nato dichiarò la guerra alla Serbia di Milosevic, erano circa le 19.30. Per tutto il giorno la televisione dava la diretta della discussione sulla guerra in Serbia in Parlamento. Un deputato disse che lo spazio aereo sull'Adriatico era stato chiuso. Allora ho pensato: eccoci ci siamo, chiudono gli spazi per concederli ai bombardieri. Stavo andando a Rovereto, per gli allenamenti dell'Unione Sportiva Vallarsa, che sento la radio annunciare che 170 bombardieri si erano alzati in volo dalla base aerea di Aviano. Eccoli qua. Nemmeno il tempo di arrivare a Rovereto che dalla radio (sempre lei prima di tutti) che cominciamo le straordinarie a gogò.

Per tutto il periodo, mi è rimasto impressionato, che i bombardieri ci passavano sopra la testa in Vallarsa. Si perché probabilmente i bombardieri Nato seguivano la rotta che seguono generalmente gli aerei civili, (che in quel periodo non si sono più visti), pasando sul Trentino, passavano sopra il Pasubio, poi scendevano verso Vicenza, e poi puntavano sull'Adriatico, immagino, quella che in termine aereonautico se non vado, è denominata l'aerovia 12, quella appunto anche chiamata "del Pasubio" perché sorvola la nostra zona. Era impressionante sentire il rombo dei motori degli aerei (non si vedevano perché volavan alti, ma il rumore si sentiva eccome) che sembrava di essere tornati indietro alla seconda guerra mondiale.

Mi ricordo due particolari inquietanti: il venerdì santo di quell'anno, verso le 20.30 stavamo in processione a Raossi, alla via crucis, quando nel tratto da Raossi a Costa si cominciò a sentire il rumore degli aerei, in maniera forte e chiara, in quanto stavamo tutti in silenzio, un particolare da far accattonare la pelle.

Il secondo particolare successe, sempre nello stesso periodo. Un jet proveniente da una missione sopra Belgrado, scarica per improvvisi problemi un serbatoio nei boschi sopra Valli del Pasubio, ad una manciata di chilometri da casa nostra e altre cinque bombe nel Lago di Garda. Abbiamo la guerra sopra la testa senza volerlo. Siamo stati fortunati che non si arrivò mai all'attacco di terra…..

Ma noi abbiamo dovuto subire senza dire una parola. Checchè se ne dica non ci fu una sola voce che si levò contro la guerra in Serbia. Li bisognava andare a liberare il Kossovo , punto e basta.

E i morti innocenti furono molti e molti. Ma vi ricordate quando un jet militare colpì un treno civile pieno di passeggeri, che poi si disse che è stato uno sbaglio? E quando sempre per errore si colpì l'ambasciata cinese? Sai che bello se anche la Cina fosse entrata nel conflitto, sai che bell'esplosione in piena Europa! Li non abbiamo corso il pericolo di essere trascinati in una terza guerra mondiale? E non mi pare che ci fossero stati Berlusconi e Bush, ma bensì D'Alema e Clinton. (Non c'è lo mai avuta col presidente Clinton, ma qui ha rischiato grossissimo). E l'Europa? Ma la Nato non è forse la forza di guerra dei paesi europei? Allora andava tutto bene, non mi pare. Abbiam rischiato grosso tutti, quella volta.

E prima? Il 3 febbraio 1998 ci fu la strage del Cermis. Un aereo americano in vena di acrobazie, sale verso Cavalese in direzione Passo Pordoi e poi verso la base di Aviano e nel pomeriggio, trancia i cavi della funivia del Cermis, provoca una strage, una cabina piena di gente precipita, e cosa succede al capitano che guidava l'aereo? Viene espulso dai marines solo per aver distrutto la cassetta della registrazione…

E la sinistra? Rispettosamente inchinata alle scuse americane e nulla più. Solo Clinton ha avuto il coraggio di chiedere scusa all'Italia.

Il bello è che questo mica se lo ricordano alla sinistra. Ma adesso pur di buttar giù questo governo le pensan veramente tutte. Non sono mai stato e mai sarò né berlusconista né di Forza Italia, anzi, ma diamo pane al pane e vino al vino.

La guerra è terribile, la nostra valle è stata nel secolo scorso teatro di uno scontro terribile fra due eserciti; quello austro-ungarico e quello italiano (assieme ai loro rispettivi alleati) Molti morti da una parte e dall'altra. Nella seconda, la Valle ha avuto maggior fortuna, anche se alcuni dei suoi giovani di allora non sono più ritornati. Ma la guerra è brutta per tutti..

Poi faccio un ultima precisazione personale: io son convinto che George Bush non abbia tutti i torti, d'altronde ricordiamoci che mica l'ha ordinato lui l'11 settembre, e che anzi la guerra al terrorismo, è cominciata prima: Bin Laden ha cominciato nel 1995 con l'attacco all'ambasciata americana in Kenya, poi con l'attacco alla nave militare. Sinceramente io ero stra convinto che Bush non avrebbe ottenuto un secondo mandato, perché, secondo me, questo doveva dipendere dalla cattura di Bin Laden o meno, ma visto i voti che ha preso, ho capito che la sua gente, la gente dell'America ha avuto fiducia in lui e in quello che ha fatto ed in quello che farà.

Non ha mai dato importanza alle manifestazioni Bush, e son convinto che non la darà nemmeno d'ora in avanti. Perché se non sbaglio lui fece capire agli alleati "O venite con me o vado da solo". E se ha l'appoggio della sua popolazione, lui va e lo fa, con o senza il permesso di alcuno.

Ciao Rudi




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