Qualche domanda


Dopo molti ripensamenti ho deciso.
Scrivo, non scrivo.
"Ma sì dai che scrivo".
Visto che posso utilizzare questo strumento moderno che è la posta elettronica, non ho neanche il costo della busta e del francobollo....

Sono reduce da tre settimane in quel di Vallarsa e come tutti gli anni torno a Rovereto con una serie di quesiti relativi a cose fatte e/o non fatte o che sarebbero da farsi in Vallarsa.
Questo, ovviamente, secondo la umile opinione del sottoscritto, che si trova nella posizione di "semi-villeggiante" , viste le mie innegabili origini "vallarsere".
Frequento la Vallarsa da sempre, infatti a causa (o merito, dipende dai punti di vista) dell'origine dei genitori che sono, entrambi, nativi della valle.
La Vallarsa è sempre stata legata alle mie vacanze estive di studente e più recentemente di genitore.
Ma qual è il punto? Perché scrivere? Perché esporsi a sicure critiche?
La voglia di esprimere, non solo a parole, non solo come chiacchere da bar, quello che vedo, penso della Vallarsa, della sua vita politica, in materia urbanistica e non ultima della parte ludica che essa offre.
E' sempre la solita storia, il classico "foresto" che critica e basta.
"Le critiche sono accette se costruttive".
Si dice, ma certo che ogni volta che se ne ha una, anche se costruttiva, ti fa girare le scatole.Ho no?
Per cui, le mie saranno delle osservazioni che voglio fare e da cui mi aspetto delle risposte anche perché, probabilmente, su tante di queste non sono al corrente di tutte le notizie.
Allora:

1. PIASTRA GHIACCIO, CON ANNESSA CASETTA, A RIVA.
Non nego che da possibile utilizzatore di un piastra del ghiaccio, tale idea non sia una cattiva idea. Ma, mi spiegate la necessità di spendere oltre 300.000,00 - trecentomila - euro per costruirla?
Mi spiegate la necessità di un'edificio di quelle dimensioni annesso alla pista?
Serve per le associazioni?
Non c'erano spazi in affitto per le associazioni?
Non ditemi che ci fate il bar della pista?
E i costi di gestione del bar? E i costi di gestione di una pista del ghiaccio? Come mai sia il Comune di Rovereto che quello di Brentonico (cui il Comune di Rovereto aveva ceduto la propria) dopo poche stagione le ha accantonate? E considerando che tali strutture erano smontabili.
Perché, se proprio si voleva la pista non la si è presa in affitto da ditte specializzate?
E' vero, si sono utilizzati fondi europei!
Sì, ma sti fondi da dove vengono? Vengono anche dalle mie tasse di contribuente italiano o no? Allora, ditemi che volevate quella bella casetta in legno da utilizzare per le associazioni della valle. Che la "furbata" per averla era il progetto della piastra del ghiaccio.
Ma quanto durerà?
Finchè ci saranno volontari che la gestiranno e poi?

2. CAMPETTO DI CALCIO A RIVA
Inaugurato in pompa magna, con tanto di presenza delle autorità provinciali, neanche dieci anni fa, è ora ridotto a campo di patate.
La palazzina degli spogliatoi, peraltro utilizzata anche d'inverno per i fruitori della piasta, avrebbe bisogno urgente di manutenzione, così come le porte e la recinzione del campo.
"L'era meio - si dice nei bar- quando l'era pu brut , se zugava de pu' e se feva pu' feste!".
Soldi buttati dalla finestra?

3. STRADA BRUNI OMETTO
NO! La strada "de Obra" NO!
Argomento "caldo", mi sembra, degli ultimi tempi.
Gli ambientalisti hanno vinto.
Hanno fatto festa..con metà paese di Obra..mentre l'altra metà è ancora incazzata.
Ma vale la pena salvare dei prati a pena di triplicare il costo della strada?
Ma perché non la lasciamo così allora?
Ma una nuova strada, in mezzo a questi maledetti campi, non significa più opportunità edificativi?
E' male o peggio?
Non sempre edificare nuove case, avere nuove aree fabbricabili è un male.

4. COLLEGAMENTO OMETTO-CAMPOGROSSO
Altro tema annoso e spinoso.
Siete mai stati a Campogrosso? Bè, che domande..
Bene.
Avete visto che belle le Piccole Dolomiti...in alto.e abbassando gli occhi l'avete vista quella, come si può dire..quella ferita, quel taglio orizzontale come un taglio su una guancia.ecco è la strada, prettamente anni 70, che da Campogrosso scende verso "le siebe".
Allora che facciamo?
La si lascia così, oppure se serve come "tagliafuoco" almeno mascheriamola, che non si veda. Oppure finiamola. Nel senso che la colleghiamo con Obra.
Forse un po' di traffico, un po' di movimento di gente che sale dal vicentino si estenderebbe verso Obra, Riva. Ossigeno per gli alberghi, rivalutazione delle aree edificabili, possibilità di affittare gli alloggi.
Movimento.
Sì, ma la zona di Campogrosso va lasciata intatta. Ok, ma ditelo anche a quelli del vicentino che arrivano fino al rifugio in macchina.
Non penso che i gas di scarico sappiano cosa sono i confini. O sì? Al confine:" Alt, me fermo.Lì no podo nar perché l'è vietà"!
Sì, ma la nuova strada ridurrebbe il movimento sulla statale. Leggi: gli alberghi e i bar di Parrocchia, Raossi, avrebbero meno guadagno.....
Ma con la nuova strada del "Parmesan" che collegherebbe Bruni con Speccheri si creerebbe un anello che servirebbe da attrattiva per "far en giret" intorno all'alta Vallarsa.
Utopia?
Può essere.

5. LE FESTE
Non ci sono più.
Ma ve la ricordate la "festa dell'ospite" di Riva? La Turina, Gianni Pettinati? Birra e patatine..ricordi di adolescente..
Si iniziava da S.Anna per proseguire ad Obra e poi Riva, Raossi, Camposilvano.
Ecco, quest'ultima è l'unica che è rimasta. L'unica che mantiene un certo tenore, stile..perché non si fanno più? Solo per problemi fiscali? Mancanza di volontari? E la Pro Loco, il Comune che parte ha in tutto questo?

Ecco, ci sarebbero anche tante altre cose, vedi le tante ristrutturazioni di edifici sui cui tetti sono comparsi i più disparati esempi di abbaini o altri tipi di finiture che nulla hanno a che vedere con la storia degli edifici caratteristici della valle. E tanto altro.
Non voglio annoiare oltre, per cui chiudo questa mia nella speranza di non aver offeso la sensibilità dei residenti ma nella speranza che serva come spunto per una discussione a cui non mi sottrarrò.

Ciao

Philippe Ripoux


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