INTERROGAZIONE N. 89 RIGUARDANTE LA PROBABILE SOPPRESSIONE DELLA STAZIONE FORESTALE DI VALLARSA


Ciao da Rudi, con la presente invio la trascrizione integrale dell’interrogazione n. 89 sulla probabile soppressione della Stazione forestale di Vallarsa, che ho scaricato dal Sito Internet della Provincia Autonoma di Trento.

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Trento, 9 marzo 2004


Egr. Sig.
Geom GIACOMO BEZZI
Presidente Consiglio prov.le
SEDE

INTERROGAZIONE N. 89

Dalla stampa risulta, così come apparso in data 9 marzo sul quotidiano "Il Trentino" a pag. 22, l’avanzarsi di un disegno di progressiva cancellazione della Stazione periferica forestale della Vallarsa, che verrebbe trasferito a Rovereto, in nome di una supposta realizzazione dei servizi e dell’offerta ed al contempo quale ipotetico segnale di contenimento della spesa pubblica nel settore.

Ora, nella convinzione che molto spesso e secondo il motto "vox populi vox dei" dietro a tali supposizioni esista veramente un progetto di riduzione della presenza degli Uffici forestali sparsi sul territorio, diventa non irrilevante capire quali possono essere le motivazioni tecniche e politiche che stanno a monte di un simile orientamento che appare, fra l’altro, in netta contraddizione con quelle indicazioni programmatiche della Giunta provinciale che annettono una centralità non di facciata al ruolo ed ai compiti dei Servizi forestali. A tale proposito giova infatti rammentare come lo stesso programma di Legislatura del sig. Presidente della Giunta provinciale, a proposito della materia forestale e della filiera-foresta legno recita:

"- il bosco diventa "filiera del legno" che produce energia (biomasse, teleriscaldamento), artigianato (segherie, materiali per costruzioni, mobili,ecc.) ambiente (regimazione delle acque, trattenuta dell’anidride carbonica in applicazione dei protocolli di Kioto, manutenzione del paesaggio, biodiversità), offerte più attraenti per il turismo e crea dunque nuova occupazione;

- il bosco è parte fondamentale del "sistema agricolo e forestale integrato", da costruire a livello locale e in grado di produrre beni (prodotti di qualità) e servizi (pluriattività) anche tra loro diversificati, ma integrabili, migliorando la competitività complessiva".

Va da sé che simili ambiziosi obiettivi possono realizzarsi solo a fronte di un forte ed intelligente presidio del territorio, anche ai fini di un puntuale controllo degli illeciti in materia venatorio, presidio che viene ovviamente meno nella misura in cui le Stazioni forestali presenti in periferia vengono ridotte, creando fra l’altro anche notevoli disagi all’utenza. Tutto ciò insomma non mi sembra testimoniare quell’attenzione alla montagna che invece appariva centrale in passato ed anzi sembra rientrare dentro una logica di abbandono e di deriva della montagna, francamente, se così fosse, non condivisibile.


Tutto ciò premesso, il sottoscritto Consigliere provinciale chiede di poter cortesemente interrogare il sig. Presidente della Giunta provinciale per sapere:

- se corrisponde al vero la notizia di un’imminente chiusura della stazione forestale della Vallarsa;

- da quali ragioni questa scelta è eventualmente dettata;

- se si tratta di un’opzione casuale o legata a contingenze locali, oppure se ciò fa parte di un nuovo disegno di politica forestale, nel qual caso si vorrebbe conoscerne almeno i profili principali;

- se sono previste ulteriori cancellazioni di altre Stazioni forestali ed in caso affermativo quali;

- quale destinazione verrà data al Personale del Corpo Forestale Provinciale a tutt’oggi assegnato alle Stazioni di cui è eventualmente prevista la cancellazione.

A norma di regolamento si richiede risposta scritta.

Distinti saluti.

- dott. Dario Pallaoro -

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