IL FASCISMO ERA UN'ALTRA COSA


Ho letto con attenzione l'articolo apparso sul sito Internet della Vallarsa, intitolato "Iraq - voto al Senato su missione italiana" di Fabrizio.

Vedo con molto piacere che questo è un sito pluralista, che consente una varietà di prese di posizione. Ed è per questo che intendo esprimere la mia personale opinione.

In questo articolo, la "Casa delle Libertà" viene definita "La Casa del fascio". Non penso proprio che questa coalizione si possa definire fascista.

A parte Berlusconi, nei confronti del quale io personalmente non nutro nessuna simpatia politica, Gianfranco Fini (anche se non sono di Alleanza Nazionale), lo capisco invece come un politico astuto e soprattutto intelligente. Lui è stato l'unico che è riuscito a dare un taglio netto, con l'Msi (praticamente con i veri fascisti) al congresso di Fiuggi. Fini è stato uno degli unici, se non ricordo male ad andare in Israele per tentare di fare la pace con gli ebrei.

Umberto Bossi, del quale sono un grande estimatore (solo leghista da sempre), è l'unico politico che riesce ad andare, senza tante storie al cuore della gente. Io seguo spesso i suoi comizi, l'ultimo a Schio una ventina di giorni or sono.

I suoi argomenti, che sono poi anche le argomentazioni della Lega sono: la famiglia, i problemi della gente e la propria terra, cioè tutti quegli argomenti che dovrebbero star a cuore a tanti politici, ma che purtroppo non affrontano nemmeno (anche del centrodestra.)

Ferdinando Casini, ivece, lo ritengo anche lui un politico intelligente ed astuto. Fini e Buttiglione, invece non mi piacciono proprio, perchè ragionano da democristriani doc della Prima Repubblica. Non sono mai stato democristiano e mai lo sarò.

Il fascismo, invece, da quel che ho potuto leggere sui libri, era tutto un'altra cosa. Innanzitutto era un partito unico: comandava il duce, punto e basta. Qui non c'eranno coalizioni di nessun tipo. Addirittura aveva oscurata la figura di Vittorio Emaneule, un re troppo fiacco, che doveva impedire la scalata di Mussolini al potere, e che dopo l'8 settembre, ha commesso la più grande vigliaccheria possibile, lasciando l'Italia al suo destino e scappando sotto il tetto americano.

Mussolini, per esempio, ha deciso da solo l'alleanza con Hitler, convinto anche dalla presenza delle armate tedesche sui confini del Brennero e del Tarvisio.

Invece, anche nell'attuale centro destra italiano, le liti ci sono. Se come pare, le riforme non andranno avanti, Umberto Bossi è disposto a far cadere il governo e lo farà, perchè bisgona ricordarsi che un fatto simile è successo nel 94. Le riforme sono il federalismo, cioè la distribuzione delle risorse sul territorio (non come facevano i fascisti, basta ricordarsi del processo di italianizzazione dell'Alto Adige a quei tempi). La distribuzione dei servizi sul territorio, Uno Stato centralista non va bene per nessuno. Le tasse raccolte sul territorio, almeno una larga parte devono rimanere sul territorio, sottoforma di servizi al cittadino, la salvaguarda della famiglia naturale, la salvaguardia delle nostre tradizioni locali, che ormai stanno scomparendo travolte da usi e tradizioni che non appartengono alle nostre terre.

Questo per quanto riguarda "la casa del fascio". Per quanto riguarda invece l'Iraq, non saranno state trovate armi chimiche, però se non altro è stato arrestato un dittatore che, secondo me, ha fatto della ferocia contro la popolazione, la sua preghiera. E fra qualche mese, verrà arrestato anche Bin Laden (Aspetterann, secondo me, l'avvicinarsi delle presidenziali americane, per far riprendere quota al presidente Bush).

La presidenza Bush, è stata, secondo me, una presidenza segnata dal tragico giorno dell'11 settembre. Per poterne valutare in bene o im amale l'efficienza, bisognerebbe che non ci fosse stato appunto questo drammatico attentato.


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