La poesia di Ahmed


Ho incontrato Ahmed una decina d'anni fa, in un bar di Trento dove si teneva una singolare iniziativa: un concorso di "poetry reading" come si chiamerebbe oggi ovvero di letture poetiche. Una sera in settimana chiunque poteva presentarsi nel bar e leggere in pubblico le sue poesie, alla fine della serata il pubblico con una scheda votava il vincitore.
Io ero stato "ingaggiato" per suonare la chitarra fra un poeta e l'altro ed eventualmente accompagnare con un sottofondo musicale la lettura delle poesie. Era un "lavoro" che normalmente faceva un mio amico chitarrista, molto più bravo di me in questo genere di cose, ma che quella sera aveva un altro impegno.
Proprio quella sera capitò Ahmed, un ragazzo magrebino, che lesse la sua poesia in arabo, seguita dalla traduzione. Sembra impossibile, ma la lingua araba rivelò una sua musicalità tutta particolare, indescrivibile, così la poesia mi risultò molto più bella e affascinante nella sua versione originale che non in italiano. Naturalmente non posso proporvela in quella versione, comunque alla fine della serata chiesi al ragazzo una copia della traduzione, l'ho conservata e ora vi propongo di leggerla.

Fabrizio

______________________________

"Dedicato alla gente di Trento"

STRANIERO VADO

Ho perduto i fiori della primavera,
perduto la giovinezza
La mia vita scorre
come il passare delle nuvole
E non ne tocco
che un vago miraggio
Straniero senza terra
vado senza rifugio
Potete darmi una risposta?
Straniero percorro
tutte le contrade alla ricerca
dei perché
Nessuno ode il mio richiamo
Nessuno mi rende risposta
Abbiate pietà della debolezza
del cuore
perché non so più
che cosa è giusto
Straniero vado -
Straniero mi lamento -
straniero strappo
i sipari e le quinte

Gente di Trento,
accettate il mio saluto!
Troverò mai dimora
nel vostro abbraccio?

Io, straniero che vaga
tra i deserti
e gli oceani -
straniero sanguinante
per le lame del mondo
e dei giorni

Gente di Trento,
udite la mia voce!
Gente di Trento,
io aborrisco il mondo
che devasta i sogni

Deluso navigo
in un mare d'incertezza -
straniero nella vostra terra
alla ricerca di un abbraccio
che a sé mi stringa .......
E che semini
nel mio cuore la speranza.
Questa, la mia poesia,
Questi i miei versi,
messaggio di saluto e pace

Gente di Trento,
le mie lacrime
si sono cristallizzate
dentro gli occhi
E il mio cuore
è esploso di dolore.

A voi, il mio saluto!
Avrò mai nel vostro abbraccio
una dimora?
Io, uno straniero
che ha perduto la vita
e che dal tempo è ferito.


Ahmed Meskine

______________________________


www.vallarsa.com pagina precedente