Un Olocausto dimenticato


All'interno del, tristemente noto, campo di concentramento di Auschwitz c'era un altro campo, separato dagli altri, chiamato "Zigeunerlager" ovvero il "campo zingaro". Al campo zingaro venivano deportati tutti i sinti e rom fatti prigionieri dai nazisti. Nella notte del 31 luglio 1944 tutti gli zingari rimasti vivi ad Auschwitz furono sterminati. Erano 4.500.

Il piano di Hitler per lo sterminio sistematico degli ebrei era lo stesso anche per il popolo zingaro, le vittime totali furono 500.000, uomini, donne e bambini. Chi per qualche motivo, (come Ansa, una rom vedova di un ufficiale tedesco), riusciva ad evitare la camera a gas veniva forzatamente sterilizzata perché non potesse più avere figli.

In questi giorni si sente, giustamente, molto parlare di olocausto e di memoria. La memoria è importantissima per evitare che simili criminali disumani orrori possano ripetersi. La memoria è necessaria e indispensabile.
Penso che sia ancora più necessaria nel caso le discriminazioni e il razzismo siano attivi e radicati ancor oggi. Parlo del nostro paese, naturalmente: personalmente, non ho mai incontrato nessuno che si augurasse lo sterminio degli ebrei, fortunatamente l'antisemitismo non è molto diffuso, ma se invece si parla di zingari ecco che i razzisti escono subito allo scoperto.
La memoria è necessaria e indispensabile.
Necessaria e indispensabile, come la tolleranza verso le minoranze di qualsiasi tipo, in un mondo che voglia in qualche modo dirsi civile.

Fabrizio



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