Andando
da Massa a Resceto, dopo il paese di Gronda, si trova un
ponticello sulla destra, presso la fermata dei pullman di
linea: da qui si entra nella zona più selvaggia delle
Alpi Apuane, oggi custodita dal pastore Rolando.
La
strada, la cui prima metà è asfaltata, entra nello
stretto solco vallivo (Canale di Renara) e termina dopo
circa 1.5 km con uno slargo in corrispondenza della
biforcazione della vallata. Una baracca con copertura in
lamiera ospita l'ultimo gregge di Renara, allevato dal
pastore Rolando aiutato dai suoi simpatici cani.
La
zona, a parte il celebre percorso della Lizza di Piastreta
(la cosiddetta " monorotaia "), è praticamente
sconosciuta. La morfologia aspra, la mancanza di rifugi e
la scarsità di sentieri segnati, uniti ad una
bibliografia assolutamente carente ed una cartografia più
che modesta (eufemismo), tengono lontani i frequentatori
della montagna.
Eppure
la zona di Renara, con le sue numerose vie di lizza e i
percorsi semi-abbandonati da cavatori costituisce, per
l'amante dei luoghi selvaggi, un terreno ideale per
compiere ascensioni in perfetta solitudine ed anche nuove
ascensioni (non mancano cime, spesso rocciose, senza nome
e senza una via nota di salita).
Le
uniche, preziose, informazioni sulla percorribilità dei
luoghi provengono da coloro i quali lavorarono decine di
anni or sono nelle cave, ora abbandonate ad eccezione di
quella di Piastreta, di questa zona: persone sempre più
rare, con il passare degli anni.
Resiste
ancora oggi un pastore, Rolando di Forno, che alleva un
centinaio di capre sfruttando i magri pascoli della
vallata; nei mesi estivi si trasferisce nell'alta Valle
degli Alberghi. L'attività che svolge, imparata dal
padre, merita il massimo rispetto e suscita ammirazione
per le difficoltà da affrontare nel trarre un
sostentamento da luoghi così aspri e selvaggi.
Per
noi alpinisti sensibili al fascino di una montagna dal
sapore d'altri tempi, quando in mancanza di relazioni
scritte e carte geografiche si chiedevano ai valligiani le
informazioni sulle loro montagne, la zona di Renara
rappresenta un luogo ideale, dove si realizza il connubio
tra la passione per le esplorazioni di carattere
alpinistico e il desiderio di conoscere le genti di
montagna, instaurando con queste (se possibile) un franco
rapporto di amicizia.
Il
pastore di Renara, Rolando, fin da principio è stato
gentile e disponibile verso le nostre richieste di
informazioni su possibili itinerari, con descrizioni
minuziose di particolari. Itinerari non segnati
convenzionalmente, dunque descritti prendendo come
riferimento aspetti del paesaggio (morfologia del terreno,
vegetazione) o testimonianze del lavoro dell'uomo (muri a
secco, saggi di cava abbandonati e così via). Sulle prime
si fa un po' di fatica a seguire i dettagli della
descrizione, ma imboccando la giusta traccia i riferimenti
appaiono uno ad uno con assoluta precisione.
Riportiamo
qui di seguito gli itinerari, presentati sul sito, che
riguardano la zona di Renara. Non è superfluo aggiungere
che gran parte del merito va alle informazioni di Rolando,
che rimane pertanto il massimo esperto della zona.
Vie
di lizza |
Lizza
della Buchetta |
EE
terreno impervio |
foto |
Lizza
della Chiesa del Diavolo |
EE,
due tratti attrezz. |
foto |
Lizza
di Piastreta |
EE |
foto |
Lizza
di Piastreta: variante |
EE,
terreno impervio |
foto |
Lizze
del Vallottone |
EE
- I grado |
foto |
Taneta
- Diacceto |
EE |
foto |
|
|
|
Cime |
M.
Sella |
EE |
foto |
Penna
Rossa: cima Est (1), cima Ovest (2) |
EE
- I grado |
foto
(1), foto
(2) |
Zucchi
di Renara |
I
- II grado |
foto |
Zucco
del Chiasso |
EE
- I grado |
foto |
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Traversate
e salite varie |
Passo
del Vestito |
EE |
foto
(prossimamente) |
Serra
della Buchetta parte I |
EE,
terreno impervio |
foto |
Il
Carpinone (Chiesa d. Diavolo - Buchetta) |
Alpinistico
(II grado) |
foto |
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- Incontro con
Rolando (a destra) nei pressi di Casa Bonotti - 29
Ottobre 2006
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